Cristina D’Avena: “Mi hanno proposto tante volte Sanremo, ma ho detto no”
Cristina D’Avena: “Mi propongono tanto di partecipare in gara, però non è ancora arrivata la canzone giusta”. Su Berlusconi: “Mi manca come riferimento. Quando avevo bisogno c’è sempre stato”
“Ho un grande magazzino dove ho ancora le lettere che mi spedivano”. A rivelarlo è stata Cristina D’Avena, ospite al podcast di Gianluca Gazzoli. “Ormai non so più dove metterle. Conservo pure troppo. Ogni tanto, quando vado in questo magazzino mi soffermo e ogni tanto ne apro qualcuna. E’ bellissimo. Ricevevo mille lettere al giorno, non potevo leggerle tutte. Se ci fosse scritto un numero di telefono, mi piacerebbe chiamare e dire ‘amore, l’ho letta oggi’. Se mi dovesse capitare, lo farò”.
Cantante di centinaia di sigle di cartoni animati, la D’Avena ha ripercorso gli inizi della sua carriera: “Quando nacque Mediaset, dovettero acquistare i cartoni per contrastare la Rai. Stavano improntando la tv per ragazzi e cercavano una voce femminile che interpretasse una-due sigle. Vennero all’Antoniano di Bologna, mi convocarono, mi fecero qualche domanda e la cosa finì lì. Poi mi richiamarono dopo qualche settimana. Dovevo realizzare una sigla. Ho interpretato Bambino Pinocchio, ero abbastanza impaurita, ero una pischellina. Cantai e la sigla andò in hit parade, a quel punto mi ricontattarono. Mi dissero che la voce piaceva molto e mi fecero il contratto”.
Il grande successo arrivò con i Puffi, brano che vendette 500 mila copie e conquistò il disco d’oro: “Ancora non mi rendevo conto, quando andavo a lezione all’Università mi chiedevano di cantare la canzone dei Puffi. Dopo ci fu una bella carrellata di sigle, fino al boom di Licia che mi ha fatto conoscere al grande pubblico. A quel punto non ero più una voce”.
La D’Avena ha anche parlato della sua vita privata: “I bimbi ti idealizzano. Una volta ero con un mio truccatore che mi teneva a braccetto. Un bimbo si avvicinò e domandò: ‘lui chi è?’. E’ una cosa un po’ particolare. Però io sono molto discreta, riservata, preferisco tenermi le mie cose per me. La mia vita privata è la mia vita privata. Ho sempre cercato di mantenere Cristina un po’ ovattata, sennò un pochino vieni mangiata da questo mondo. Ho sempre cercato di stare nel mio”.
Tra i progetti rifiutati c’è, a sorpresa, il Festival di Sanremo: “Mi propongono tanto di partecipare in gara, però non è ancora arrivata la canzone giusta. Se ci vado devo essere me stessa, devo portare me e non devo assomigliare a nessuno“.
Immancabile un ricordo di Silvio Berlusconi: “L’ho conosciuto bene, è stata una persona straordinaria. Ha amato tutto quello che ho fatto, mi ha sempre dato forza e coraggio. Mi ha voluto bene e io ho voluto bene a questo uomo così elegante. Quando avevo bisogno c’è sempre stato. Ha sempre trattato gli artisti da essere umani. I figli erano miei fan e vennero a vedere le riprese di Licia. L’ho conosciuto quando avevo 16 anni, mi manca come riferimento“.