Non tutta la tv ha deciso di “chiudere per ferie” durante il ponte del 1° maggio. Il Grand Hotel del Titolare Piero Chiambretti, questa sera (ore 23.15 circa), rimane aperto alla sua “gente che viene, gente che va”. E, come tutti i veri Hotel che si rispettino, non può farlo senza il suo Direttore, Cristiano Malgioglio. “Sono molto felice di lavorare con Chiambretti”, dice l’artista a Blogo.
Cristiano, ti sento entusiasta…
“Lo sono perché faccio un programma cult. Piero è uno dei migliori in assoluto. Io non vedo quasi mai la tv italiana, guardo solo a tv straniera. Però Piero ha qualcosa di diverso rispetto agli altri”.
Prima di questa esperienza ti avevano “relegato” al ruolo di opinionista. Ti dava fastidio?
“Chiambretti mi ha tolto quella patina di opinionista di cui ero molto spaventato. Certo, quando mi chiamano per parlare di musica, esce la parte migliore di me, quella dell’esperto, e mi diverte stuzzicare i vari cantanti. Ma quando andavo a La vita in diretta e mi chiedevano di commentare il parto di Michelle Hunziker o il matrimonio della Rodriguez, mi veniva l’angoscia. Era una grande disperazione. Sono stato io il primo ed unico personaggio-opinionista grazie a Carlo Conti ne I Raccomandati, ero felice di quel ruolo. Ora per fare un Cristiano Malgioglio devono metterci dieci opinionisti. Questo mi rende orgoglioso”.
Bisogna ammettere che il Grand Hotel rappresenta un po’ un’eccezione: è l’unico programma che prova a fare “varietà” in seconda serata.
“Siamo tornati a fare il grande spettacolo. Certo, non c’è Celentano o Sharon Stone. Però Chiambretti studia tutto e non ha mai un copione, riesce a portare avanti una puntata solo con l’improvvisazione. Sono pazzo di lui, non so se lo sposerò ma lo amo. Ho sempre sognato di lavorare con questo ragazzo – perché io lo chiamo così – ed avrei accettato qualsiasi altro ruolo con lui”.
Ti ha fatto anche cantare…
“Nessuno mi faceva più cantare in tv. Mi ha reso ancor più felice. Mi ha fatto riscoprire i grandi testi degli anni ’50: non sapevo di essere così bravo a fare queste cose”.
In tutto questo cosa c’entra Francesca Cipriani?
“La Cipriani è una macchia, fa soltanto ridere. Non sa fare assolutamente niente, ma è simpatica. Quando vedi la Cipriani prima di tutto devi pensare che, da un momento all’altro, potrebbe scoppiargli il seno e bisogna starle a debita distanza. Poi, poverina, non fa niente. Ci vogliono anche personaggi così, c’è tutto in questo programma: gente che va, gente che viene. Abbiamo avuto anche Freccero, Rossella ed altri personaggi più ‘alti'”.
E’ vero che Piero Chiambretti si è arrabbiato con Maurizio Costanzo?
“Chiambretti è superiore a tutti. Forse i vertici avranno pensato che non era giusto far scontrare due bei programmi, loro sanno cosa devono fare. Ma ti posso garantire che Chiambretti non ha fatto niente, figurati se si arrabbia con Costanzo, è troppo intelligente per arrabbiarsi per cose così. Noi facciamo il nostro spettacolo. E’ vero che contro Costanzo abbiamo perso due-tre punti, ma lo zoccolo degli ascoltatori è rimasto. Noi non vogliamo i cinque milioni di ascoltatori del pomeriggio, ma grazie a Dio il programma va bene ed è molto commentato sui social. E’ questo l’importante. Io mi arrabbio quando dicono che Chiambretti è sempre uguale a se stesso. Gli altri come sono? Cosa deve fare? Chiambretti ha il suo stile, guai se cambiasse”.
E dopo quest’esperienza con Chiambretti, cosa succederà?
“Io non so cosa farò dopo Chiambretti, non so cosa succederà nella mia vita. Ho fatto tutto, ho vinto tutti i premi. Forse lavorerò ancora quattro-cinque anni e dirò addio con il mio ciuffo biondo. Scriverò dei grandi romanzi come Agatha Christie, andrò su un battello nel Nilo e racconterò tutto quello che avrei voluto raccontare nella vita…”.
Hai qualche altro desiderio legato alla tv?
“Mi piacerebbe fare un programma di musica per far capire ai giovani che abbiamo avuto dei cantanti meravigliosi. Anche se il mio desiderio più grande rimane quello di fare Striscia la notizia con Piero Chiambretti”.
Ho notato questo amore verso la trasmissione di Antonio Ricci. Su Twitter, pochi giorni fa, hai scritto: “Love forever”.
“Hanno trasmesso la telefonata con quella tizia là, quella che si sente la James Franco italiana. Oddio, come si chiama? La Del Santo, ecco. Pensa che non so neppure il suo nome. Ci sono queste persone che fanno bene, sono persone che non sanno fare niente e stanno bene dove non devono saper far niente”.
Lei ti vorrebbe nel suo The Lady. Accetti?
“La sua serie sta diventando cult perché è brutta. Non lascia niente. Lei mi invita per fare un cameo e mi vorrebbe mettere insieme a quegli altri? Io vorrei dire alla signorina che Cristiano Malgioglio ha rifiutato una parte in un film di Fassbinder, i miei genitori me l’hanno impedito perché il film era troppo forte…”.
Ti piacerebbe fare il giudice in un talent?
“Ho fatto qualcosa con Simona Ventura ad X Factor dove ho intuito il talento di Giusy Ferreri. Addirittura mi volevano in un talent francese, ma ho dovuto dire di no perché non so la lingua. Anche la Spagna mi aveva chiamato per un programma del genere, ma ho rifiutato a causa degli impegni con Chiambretti. Io voglio parlare di musica. Forse hanno paura a prendere me, io do delle grande bastonate, poverini. Forse hanno ragione. Oggi si buttano tutti su The Voice, X Factor e compagnia bella: fanno questi programmi e poi cosa succede? Sono spariti dalla circolazione tutti. Grazie a Dio che Maria De Filippi aiuta questi ragazzi”.
Ti piace Amici?
“Ho guardato le prime edizioni, guardo soltanto l’inizio dei programmi. Non guardo quasi mai la tv italiana. Guardo solo Striscia la Notizia, sono pazzo di Blob e dico evviva Carlo Conti quando fa Tale e quale. Poi guardo la tv straniera”.
La tv italiana cosa dovrebbe “imparare” dalla tv straniera?
“La tv italiana non deve imparare niente. In Italia dovrebbero aprire un canale dedicato alla tv del dolore. Non mi piace quella televisione, metta angoscia. Ormai hanno abituato i telespettatori, soprattutto gli anziani, a quel tipo di televisione. Non va bene”.
E’ vero che Raffaella Carrà vuole fare Forte forte forte in Spagna?
“L’ho sentito dire, c’è questa possibilità. Spero di poter fare il giurato. C’è un’altra cosa molto triste della tv italiana: ci sono delle persone che non aspettano altro che un programma faccia flop per poterne parlare male. Ma, visto che ci sono persone così intelligenti ed astute, perché non si fanno avanti loro? Perché non propongono dei programmi? Hanno massacrato Raffaella Carrà, è un’icona e non ne nasceranno più. E’ stato vergognoso. Gli unici difetti di quel programma sono stati due. La scelta dei ragazzi, potevano essere bravi per La Corrida. Ed i giudici, non c’entravano niente né Asia Argento, mia amica meravigliosa, né quei due là (Cortés e Plein, ndr) che non parlavano neppure l’italiano. Non servivano a niente. C’era una scenografia bellissima, balletti ottimi”.
E in Spagna potrebbe funzionare, secondo te?
“Se Raffaella farà Forte forte forte sarà uno dei programmi più visti in assoluto della tv spagnola. Se, invece, dovesse fallire, non lavorerò più ed andrò in pensione. La Spagna ha dei grandi talenti, con una grande ricerca può venir fuori una grande trasmissione. In italia pensano solo a cantare, bisogna saper fare tutto e bisogna fare la gavetta. Io mi vergogno a dirlo, ma ascolto pochissima musica italiana, quasi niente: amo Ero Ramazzotti, Andrea Bocelli, Laura Pausini è straordinaria ma da tanto tempo non fa canzoni belle”.
Prima di lasciarci, Cristiano, un’ultima cosa: è uscito da pochi giorni il video della canzone Piensa en me. E’ un video contro l’omofobia…
“Ci tengo molto a questo progetto. Nel video indosso dei tacchi altissimi, non avevo mai camminato sui tacchi a spillo. E’ un travestimento molto elegante. Lo faccio per far capire alla gente che non ci dev’essere nessun tipo di discriminazione. Io non mi sono mai affiancato a Dolce e Gabbana, ho solo detto la mia idea. Non sono d’accordo se due gay adottano un bambino, ma è solo la mia idea che va rispettata. Giorgio Armani ha detto che i gay si devono vestire da maschi, ha sbagliato pure lui. Io mi vesto di colore, voglio avere il colore nella mia vita, è fondamentale”.