Così amavano così ameremo, la “lezione” dal cinema alle tv, e di nuovo al cinema
Una delle scoperte che ho fatto lavorando al libro “Così amavano (così ameremo?”, edito da RaiEri, è quella che riguarda la famiglia. La famiglia culla dell’amore, secondo chi considera l’amore come momento di preparazione alla famiglia, e la famiglia come sede stabile dell’amore codificato (anche in tempi di separazioni e divorzi). La scoperta è questa, e pare banale: la famiglia è in crisi, anzi è in trasformazione (non solo per le coppie gay), anzi è morta.La tv, anzi le tv sono i killers che lavorano nel silenzio. Pollici (i pollici degli schermi) armati, cone piovre. Una dimostrazione, dal cinema alla tv e viceversa. Nel 1998, due raccontano gli “assassinii” delle tv. Uno è il famoso “Truman Show” di Peter Weir, in cui il protagonista è una creatura umana inventata in uno studio e ripreso in ogni istante della vita, dalla nascita agli anni della famiglia e del lavoro delle telecamere infilate dappertutto in un finto paese dove il paese è uno scenario. L’altro, meno fa