Così amavano, così ameremo: alla tv serve qualcosa di più (5)
Vado alla Mostra del cinema di Venezia. So più o come quel che mi aspetta. Qualche buon film, molte chiacchiere sul futuro del cinema, le nuove tecnologie, i riciclo del vecchio e caro cinema, i rapporti con la televisione che corrode sempre più la base del pubblico delle sale, e lo cambia. So anche che la situazione si è fatta delicata per la televisione che ha servito il cinema, sul piano della informazione, con molto zelo,e da tempo si morde le mani per la sua inadeguatezza sul piano dei contenuti e delle forme. La tv avrebbe bisogno di libertà creativa, anche imprenditoriale, e si trova invece a pestare acqua bolsa nel mortaio. I treni sono stati tutti perduti? Può darsi, ma la televisione così potente e così “mondiale” è ancora in tempo, per darsi una regolata (basta con i telefilm made in Usa e con le fiction fatte in casa). Ci sono state fasi positive in passato, guardiamole. Erano gli anni Cinquanta. Fuori dalla libertà del cinema che cercava e suggeriva idee e for