Corrado Tedeschi, dalla parodia dei talk a Splendida Cornice all’approdo a Dritto e rovescio
Corrado Tedeschi era stato protagonista giovedì di una parodia dei talk politici a Splendida Cornice. Ma domenica è approdato a Dritto e rovescio nel medesimo ruolo
Dalla parodia alla realtà, nel giro di tre giorni. Strana e oggettivamente bizzarra la strada percorsa da Corrado Tedeschi, passato in settantadue ore dallo studio di Splendida Cornice a quello di Dritto e rovescio.
Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che il conduttore si è ritrovato prima a prendere in giro le costruzioni dei talk show per poi finirci dentro in veste di protagonista.
A monte c’era il tentato furto subito da Tedeschi in pieno centro a Milano nei giorni scorsi. “Avevo parcheggiato la macchina e a un certo punto ho sentito uno che mi bussava sul finestrino dalla parte della guida. Mentre ero voltato verso di lui, dall’altra parte uno mi ha aperto la portiera per prendermi lo zainetto”. Un tentativo non andato fortunatamente a buon fine, che il volto tv aveva denunciato in un video pubblicato sui social, invitando le persone a prestare attenzione.
Un’occasione ghiotta per Geppi Cucciari, che nell’ambito di uno sketch irrisorio nei confronti dei talk politici in onda sulle reti generaliste aveva invitato proprio Tedeschi, ribattezzato ‘il cittadino spaventato’. Nel finto salotto messo in scena erano state quindi aperte le porte, tra gli altri, anche a Greta Scarano, nel ruolo della politica progressista di sinistra, e a Filippo Nigro, nei panni esilaranti di un esponente del centrodestra di governo.
Tutti schierati per dire la loro sul caso Tedeschi, con un Nigro perfettamente immerso nel personaggio, a tal punto da scagliarsi brutalmente contro la ‘collega’ del Pd: “Dove eravate voi quando il signore è sbarcato in Italia per rubare lo zainetto? Io non sono razzista, ma voi della sinistra avete rovinato questo Paese”.
Nel frattempo i concetti venivano rafforzati da esilaranti titoli in sovrimpressione, come “Caso Tedeschi, dal Pd la solita fuffa”, “Catastrofe Tedeschi, la destra chiede il pugno di ferro”, “Tedeschi in festa: lo Stato risolve il caso zainetto”.
Il corto circuito, però, doveva ancora compiersi. Tedeschi, infatti, è riapparso domenica a Dritto e rovescio per parlare di emergenza sicurezza nelle città. E, seppur a Splendida Cornice non ci fossero citazioni esplicite, il collegamento tra i due contesti è sembrato evidentissimo. Al suo fianco spiccavano, come per magia, la politica progressista del Pd (quella vera) Elisabetta Gualmini e l’esponente e il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, che scaricava tutte le responsabilità sulla sinistra.
Tedeschi, dal canto suo, illustrava a Del Debbio il medesimo episodio in una sorta di déjà-vu, ma stavolta con toni più seri: “La microcriminalità è una cosa molto seria, mi è presa una grande rabbia, volevo far sapere questa cosa. Ho visto la faccia di questo che mi bussava alla porta. L’impressione che ho avuto è che avesse scritto in faccia ‘impunità’, era tranquillissimo. Cosa rischia uno che fa una rapina? Nulla”.
La presa in giro più forte dei veri talk. O viceversa. Da capire se Tedeschi si sia reso conto o meno di essere stato percepito, suo malgrado, come la caricatura di se stesso.