Tv Talk – Corrado Formigli risponde ai lettori di TvBlog. La prossemica e le etichette politiche
Ecco le risposte di Corrado Formigli alle due domande dei nostri lettori scelte dalla redazione di Tv Talk
Corrado Formigli ha risposto alle domande poste dai lettori di TvBlog nel corso della puntata di Tv Talk che sta andando in onda su RaiTre: il giornalista, ospite insieme ad altri colleghi per parlare del giornalismo italiano e di come affronta determinati argomenti di attualità, è stato anche oggetto di una parte a lui dedicata – come di consueto, con l’ospite in studio -, in cui si è parlato, naturalmente, di Piazzapulita
Vediamo quali sono le domande, fra le tante arrivate, che sono state scelte dalla redazione di Tv Talk. E soprattutto, vediamo come ha risposto Formigli.
La prossemica di Formigli
Koba aveva chiesto:
Cosa dovrebbe rappresentare, giornalisticamente parlando, quell’eccesso di INTIMITA’ nel sedersi accanto all’ospite alla stregua di un padre confessore, più interessato al tormento animistico che alla notizia, al fatto, al dato giornalistico? Non Le sembra una ricerca forzata dell’ennesima forma di eccesso di protagonismo del giornalista rispetto all’intervistato?
Corrado Formigli ha spiegato:
Quando un giornalista cerca un contatto quasi fisico con l’intervistato lo fa per tirargli fuori un pezzetto di verità in più: avvicinare un ospite, sedersi accanto gli permette di strappare un brandello di verità anche in diretta. Lo faccio io, lo fanno alcuni colleghi.
Un esempio pratico: un politico, Pini (della Lega Nord, che in prima serata abbiamo lanciato noi) che era appena uscito da una riunione segreta con la Lega (in cui si era deciso di votare contro l’arresto di Milanese), quindi mi sono avvicinato per rubargli il segreto di quella decisione della Lega. Credo che funzioni.
L’etichettatura politica
megadream, invece, aveva chiesto, fra l’altro:
Lei rappresenta la sinistra moderata, quella giusta insomma, perche’ non parla anche della debacle della sua parte politica?
A questa domanda, Formigli, ha detto di non voler rispondere. In verità, qualcosa ha detto eccome:
Io faccio il giornalista e credo che l’etichettatura politica sia la peggiore peste che ti possa capitare. Chi cerca di dare un etichetta politica al giornalista lo fa per non rispondere alle sue domande