Home Notizie Il Coronavirus e le serie tv: tra doppiaggi che saltano e novità che (non) arriveranno

Il Coronavirus e le serie tv: tra doppiaggi che saltano e novità che (non) arriveranno

Il coronavirus travolge la pilot season americana e i broadcaster corrono ai ripari

pubblicato 14 Marzo 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 04:50

Prima o poi il Coronavirus sarà il tema di una puntata di una serie tv, la pandemia sarà affrontata dai vari medical, i family drama racconteranno la vita con le varie limitazioni (se queste arriveranno anche negli USA), i political drama la racconteranno dal punto di vista della politica. Nel frattempo però c’è l’oggi e quello che questo comporta su un’industria e un comparto dalle ramificazioni globali come quello del sistema audiovisivo.

Un aspetto da non sottovalutare, soprattutto per il nostro paese, è l’inevitabile blocco dei doppiaggi, sia per prodotti pronti ancora da doppiare in vista del loro rilascio televisivo o via streaming, sia per tutto quello che si svolge in contemporanea o quasi rispetto alla messa in onda americana, soprattutto per quello che riguarda le produzioni da broadcaster come The Good Doctor o Grey’s Anatomy, come i Chicago Fire, PD che arrivano in Italia con le stagioni ancora in corso negli USA e che stanno ancora girando (come nel caso di Grey’s Anatomy fermata al ventunesimo episodio su 25). Per esempio Westworld in contemporanea con HBO dal 15/16 marzo, arriverà soltanto in versione originale sottotitolata.

Un sistema che dovrà trovare le giuste contromisure perchè proprio in queste settimane stavano partendo i set per le riprese dei vari pilot dei principali canali come NBC, ABC, CBS, The CW e Fox, valutati e poi scelti a ridosso degli Upfront di maggio. Gli appuntamenti di presentazione sono stati cancellati e per lo più si riorganizzeranno con incontri in video-conferenza o live streaming con gli investitori. Ma qualcosa i vari network dovranno presentare.

Dei 55 progetti presentati solo il pilot della comedy B Positive è stata completata, un progetto Warner Bros per CBS prodotto da Chuck Lorre (quello di The Big Bang Theory) con Thomas Middletich come protagonista. Una serie che tutti già davano per certa prima del Coronavirus e che ora è praticamente sicura visto che è l’unico pilot pronto. Sembra che saranno completati anche i pilot della comedy This Country di Fox e di The Lost Boys di The CW.

Tutti gli altri sono stati al momento rimandati e i network avrebbero assicurato i produttori che saranno girati, sicuramente per una valutazione oltre maggio. Probabilmente diversi progetti riceveranno a breve l’ordine almeno per lo sviluppo di ulteriori sceneggiature così da avere un quadre della direzione da prendere.

Sembra però che bene o male siano già stati identificati dei progetti che potrebbero essere ordinati anche senza il passaggio per il pilot come The Lincoln Lawyer e Clarice di CBS, con il secondo che ha come protagonista l’agente FBI de Il silenzio degli Innocenti. In casa ABC Rebel con Katey Sagal ispirato alla vita di Erin Brockovich potrebbe ricevere a breve un ordine a serie.

Inoltre non bisogna dimenticare che in questa stagione i network hanno puntato su alcuni progetti ordinandoli direttamente e senza passare per i pilot. L’idea per queste serie era di girare comunque un primo episodio e poi valutare la linea da seguire ma ora potrebbero entrare direttamente in produzione.

NBC ha tre comedy già certe: The Keenan Show ordinata addirittura lo scorso anno, L.A. Mayor con Ted Danson nei panni del sindaco di Los Angeles e Young Rock sulla vita dell’adolescente Dwayne Johnson. ABC ha il progetto di David E. Kelley The Big Sky, Fox ha ordinato la comedy Call Me Kat con Mayim Bialik e The CW ha già Walker e Superman & Lois che sono solo da girare.

Insomma i progetti una volta che tutto potrà riprendere, non mancano. Sicuramente poi questa pandemia aiuterà quelle serie tv in bilico a ottenere un rinnovo perchè è più facile proseguire qualcosa di già pronto che dar vita a qualcosa di nuovo.

Su tutto questo sistema della serialità americano incombe però ancora la minaccia di un nuovo sciopero degli sceneggiatori previsto per il prossimo maggio e che potrebbe compromettere ulteriormente la situazione. Sembra però che le trattative tra le parti siano ancora in corso e che considerando che l’ipotesi di uno sciopero potrebbe dare la botta definitiva a tutto il sistema della serialità scripted, tutto potrebbe essere rimandato a tempi migliori. L’importante per il momento è ripartire poi si vedrà.