Conto alla rovescia, la puntata di Capodanno e l’inutile insistenza della finta diretta
Nella puntata di Capodanno di Conto alla rovescia Gerry Scotti interroga i concorrenti come se la puntata fosse in diretta. Inutile escamotage che nulla aggiunge al racconto e che ‘rompe’ il rapporto fiduciario col pubblico
Le festività ci stanno regalando una televisione in gran parte in ferie, con la riproposizione di repliche, montate sotto forma di ‘meglio di’ e programmi inediti, confezionati anzitempo.
E’ successo anche a Capodanno, dove qualche trasmissione è sopravvissuta al deserto generalizzato.
A non risentire delle vacanze sono certamente i game preserali, che godono della cosiddetta lunga scadenza. Accade tuttavia che si voglia a tutti i costi accennare alla contemporaneità, con i concorrenti costretti a stare al gioco e a rispondere alle domande anomale dei conduttori.
“Buonasera al pubblico che ce l’ha fatta a raggiungermi nonostante la stanchezza della serata di Capodanno”, è stato l’esordio di Gerry Scotti nella puntata di Conto alla rovescia del 1° gennaio 2020.
“Siete stati in casa o siete usciti?”, ha chiesto ancora il padrone di casa alla campionessa, fino ad arrivare a ringraziare apertamente il pugliese Giuseppe per essere arrivato in tempo a Milano:
“Aveva deciso di fare il Capodanno in Abruzzo. Lo ha fatto, poi questa mattina presto è arrivato alla Stazione Termini, ha preso un treno ed è qui da noi stasera”.
Nulla di eccezionale, soprattutto per chi ha vissuto l’epoca dei Capodanni registrati di Canale 5. Ma è comunque lecito domandarsi come mai si insista nel ricorrere ad escamotage che nulla aggiungono al racconto e che, al contrario, non fanno altro che tradire il rapporto fiduciario con il pubblico.