Confessione Reporter, su Italia 1 la quarta stagione: Stella Pende tra Argentero e Mastelloni
Otto puntate con un tema portante, le donne: nella stagione un reportage di Domenico Quirico e la partecipazione di vip ‘giornalisti per un giorno’.
Parte stasera, mercoledì 16 aprile, su Italia 1 la quarta stagione di Confessione Reporter, programma di approfondimento giornalistico condotto da Stella Pende, volto storico di Mediaset.
Un’edizione più lunga di quella lanciata lo scorso anno, con tre settimane di anticipo rispetto per coprire le tre puntate in più. Il programma, realizzato da Videonews, prevede infatti otto puntate, di cui solo le prime due nella collocazione del mercoledì sera, visto che dal 27 aprile ci si sposta alla domenica. Certo, un cambio di palinsesto così lascia alquanto perplessi, visto che l’abitudine è importante nel consumo tv, ma non è certo una novità nell’organizzazione degli slot del Biscione.
Al di là delle questioni di ‘posizionamento’, Confessione Reporter quest’anno ha intenzione di guardare soprattutto ai temi sociali e al racconto di una certa ‘quotidianità’ all’italiana. Al centro dell’edizione le donne, soprattutto nella loro lotta di ‘indipendenza’, ancora in atto, combattuta sia in casa nostra – come dimostrano i tanti casi di omicidio in ambito familiare o ancor peggio il fenomeno dello sfregio – che nelle aree del mondo in cui il rapporto tra sessi è ancora drammaticamente sbilanciato, come in India, dove operano i ‘sari rosa’ di Sampat Pal Devi.
Ma la società emerge anche dai servizi realizzati dai vip ‘reporter per un giorno’: da Luca Argentero, ospite della prima puntata, prof. in un liceo romano, Cristiana Capotondi che raggiunge la Nazionale femminile italiana di calcio, passando per Alessio Boni nello Zimbabwe, Malika Ayane in un call center e Filippo Timi alle prese con la regista Andrée Ruth Shammah.
Ma anche grandi firme, come Domenico Quirico, giornalista de La Stampa, tenuto in ostaggio per 5 mesi in Siria, che racconta la sua storia per spiegare anche il lavoro del Ministero degli Esteri e dell’Intelligence di casa nostra nei casi di pericolo per i cittadini italiani.
Per chiudere ricordiamo che tra gli ospiti delle otto puntate c’è anche Leopoldo Mastelloni, grande attore italiano sempre piuttosto restio alle telecamere. Diciamo anche che causa di un suo lungo allontanamento dalla Rai fu una bestemmia pronunciata in diretta in un programma di Gianni Minà, Blitz, nel lontano 1984. A suo fianco c’era proprio una giovanissima Stella Pende, che ne seguiva il dibattito col pubblico proprio sull’essere gay. E scappò la bestemmia. Dopo trent’anni Mastelloni torna a parlare di omosessualità con la Pende per capire se davvero in Italia sia nel frattempo cambiato l’atteggiamento degli italiani.
Appuntamento a questa sera, in seconda serata, su Italia 1 per la nuova stagione di Confessione Reporter.