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Concerto del 1° maggio in diretta su RaiTre

Mentre scrivo è ricominciata da pochi minuti la diretta del Concerto del 1° maggio, su RaiTre, e va in onda una delle più belle performance musicali che si possa immaginare nel panorama italiano: Stefano di Battista, Fabrizio Bosso, Dario Rosciglione, Eric Harland, Rita Marcotulli e Giovanni Tommaso, la All Star Jazz Band reinventa una base

1 Maggio 2008 18:15

Fabrizio De Andr�© - All Star Jazz Band
Mentre scrivo è ricominciata da pochi minuti la diretta del Concerto del 1° maggio, su RaiTre, e va in onda una delle più belle performance musicali che si possa immaginare nel panorama italiano: Stefano di Battista, Fabrizio Bosso, Dario Rosciglione, Eric Harland, Rita Marcotulli e Giovanni Tommaso, la All Star Jazz Band reinventa una base musicale per Ho visto Nina Volare, con la voce di Fabrizio De André che fa tremare i polsi. Le immagini di quello che a giudizio del sottoscritto è il più grande cantautore di sempre che scorrono sul maxischermo di Piazza San Giovanni mentre questi straordinari jazzisti suonano sul palco. Semplicemente meraviglioso, così come meraviglioso è il viva Fabrizio che Di Battista accoglie dalla piazza.

Caparezza E’ un (raro) momento di grande musica in televisione, che prosegue anche quando il jazz non contamina più De Andrè e si può ascoltare, in access prime time, un brano di Nat Adderly. La conduzione del concerto di quest’anno è affidata a Claudio Santamaria, la regia televisiva è di Stefano Vicario, gli autori sono Sergio Rubino e Paolo Biamonte. Dopo il jazz, è il momento di Caparezza, uno degli artisti italiani più in vena in questo periodo: fa saltare la piazza come nessun altro, ironizza su Rete4 e le presenze al concerto, gioca in maniera intelligente col numero ’68.

A guardarla, questa musica live, viene da pensare con un po’ di tristezza a fenomeni ormai in decadenza come il Festival di Sanremo: sono eventi come questo che riconciliano la televisione con la musica vera, e forse bisognerebbe ripensare tutto il rapporto della generalista con l’universo musicale. E non solo, ovviamente. Il Primo Maggio di quest’anno è un omaggio ai 70 anni di Adriano Celentano, al ’68 e quindi, fatalmente, ai lavoratori e a temi sociali troppo spesso assenti – come la grande musica – dal servizio pubblico.

Molto bello il palco girevole che evita troppi tempi morti. Vi segnalo, nel frattempo, due dirette-blog: Gino Castaldo e Ernesto Ansante.

Poco prima delle nove, salgono sul palco i mattatori del Dopofestival 2008, Elio e le Storie Tese. Si sente la mancanza – mi sia concesso dirlo – di una regia musicale come si deve, ma non dell’intrattenimento intelligente: artisti straordinari, gli Elii non risparmiano satira, quella vera, e musica a altissimi livelli. Anche Elio non si fa mancare niente e si leva qualche sassolino dalle scarpe, e poi si commemorano i morti sul lavoro.
Il palco del concerto del primo maggio

La serata proseguirà come da scaletta: Afterhours, Subsonica, Baustelle, soli e con Irene Grandi, ovvero tutta quella musica che il Festival di Sanremo si dimentica troppo spesso. Forse anche per colpa degli artisti. Non è solo musica, e i commenti qui sotto lo dimostrano. Be’, cari lettori, che dire. Forse, invece di lasciarsi andare a certi commenti che non sono nemmeno politici bisognerebbe studiare un po’ di storia. Per esempio, citando da wikipedia:

La Festa dei lavoratori, detta anche Festa del lavoro, è una festività celebrata il 1° maggio di ogni anno che intende ricordare l’impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte.


Tutto il resto, lascia il tempo che trova.

Come la tv, che sul più bello, dopo i Marlene Kunz e i Tiromancino, se ne va e ci priva di Max Gazzé, di Ascanio Celestini, del gran finale. Un vero peccato, inspiegabile – come sempre avviene – quando si segue un evento in diretta. D’altro canto, come detto, la tv in questo non ha brillato, non ci è piaciuta. Salvo poi tornare – a giochi fatti – a proporre quel che mancava in differita.

Rai 3