Con la Cuccarini è una Domenica (in) di Pasqua serena. Ma non le rinnovano il contratto
Vedere Lorella Cuccarini senza controprogrammazione, in una giornata dai ritmi più lenti come quella festiva, è come riscoprirne la funzione catartica. La sua Domenica In… Onda è stata un sottofondo perfetto per il dì di festa pasquale, valorizzandone la conduzione rassicurante. Siamo talmente abituati alla tv urlata e sensazionata, che solo in momenti più distesi
Vedere Lorella Cuccarini senza controprogrammazione, in una giornata dai ritmi più lenti come quella festiva, è come riscoprirne la funzione catartica. La sua Domenica In… Onda è stata un sottofondo perfetto per il dì di festa pasquale, valorizzandone la conduzione rassicurante. Siamo talmente abituati alla tv urlata e sensazionata, che solo in momenti più distesi riscopriamo la buona fede (non solo vaticanista) di certe conduttrici.
La Cuccarini, quest’oggi, ha confermato la sua vocazione ecumenica, ma con un’onestà intellettuale di fondo, nel dividersi tra l’esclusiva sul viaggio verso la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, i reduci dai talent Loredana Errore e Il Volo e il mattatore Enrico Montesano. In più, l’abbiamo vista “ritrovare” l’ex compagno di avventura Massimiliano Rosolino, che era nel cast fisso di quest’edizione sino a che non se ne è separato consensualmente, ammettendo l’inutilità della sua presenza. Oggi, in compenso, era con la compagna in dolce attesa, Natalia Titova, facendosi quindi aiutare dall’appeal del gossip.
A Lorella va dato atto di aver mantenuto una coerenza di fondo: mai trovate sollevaudience, nessuna caduta di stile né tentativi estremi per far parlare di sé. Risultato? Stanno per farla fuori, anche se lei non recrimina, anzi si conferma una “signora” sulle pagine di Leggo:
Domenica in di Pasqua con Lorella Cuccarini
“Ho un contratto solo per Domenica in, ad oggi nessuno mi ha chiamato per parlare di futuro. Eppure sono molto contenta del percorso fatto fin qui. Con grande difficoltà abbiamo sperimentato e io stessa sono cresciuta e mi sono messa in gioco. Io credo di essere in grado di continuare. Aspetto una chiamata del direttore di Raiuno Mazza. Facciamo finta che io sia una contadina, ora è giunto il tempo di dissodare la terra per la semina, ma non c’è più il tempo, è tutto finito. Mi piacerebbe rifare Domenica in proprio per quel discorso del contadino”.
L’ex regina di Buona Domenica, che ultimamente avrebbe dato a vedere di sentirsi trascurata dal suo agente Lucio Presta, non crede di aver perso del tutto la sfida degli ascolti:
“Dopo un avvio difficile, abbiamo recuperato e alla fine la media è la stessa della scorsa stagione. E gli altri, come chiamiamo quelli della concorrenza, sono andati avanti con reality e gossip. Cose lontane dalle emozioni pulite che diamo noi. L’ansia da ascolti c’è sempre stata, è la piattaforma tv che è cambiata. Basti pensare che due anni fa la domenica la pay-tv prendeva il 15%, oggi siamo al 40%. Noi addetti ai lavori dovremmo capire che l’Auditel andrebbe riletta: vista la crisi si deve spendere di meno e mettere in campo più idee”.
Proprio le buone idee, purtroppo, sono mancate alla Domenica passatista e liturgica di Lorella, visto che quelle iniziali della pattumiera parlante e del gioco sui dialetti sono state subito cassate. Luca Tommassini, invece, pare sia stato congedato per le sue richieste esose e fuori target (in effetti flashmob e schecchate horror non sono proprio da ammiraglia Rai). A tal proposito è lo stesso Paolo Taggi, autore del segmento domenicale in questione, a dire la sua sul blog Realityshow di Fabio Traversa:
“Credo che la chiave che ha trovato Lorella – un intrattenimento non giornalistico ma basato sulle conversazioni e su tentativi piccoli di spettacolarizzazione – vada continuata. Dall’inizio a oggi lei ha dimostrato delle carte in più: non doveva dimostrare di saper cantare o ballare ma è riuscita a usare la canzone giusta al momento giusto o i giusti toni nelle interviste. I ko veri sono avvenuti quando dall’altra parte si parlava del delitto di Avetrana. In questi anni, poi, il programma-contenitore di intrattenimento generico è in crisi. La domenica pomeriggio prevale la cronaca o la funzione promozionale della Rete. In tal senso la domenica di Canale 5 ha tratto benefici anche dal Grande Fratello. A noi è mancato l’aggancio a qualcosa. Noi, poi, non siamo una struttura giornalistica a differenza della concorrenza”.
Tutte “scusanti” legittime, a cui aggiungere un aspetto da non trascurare:
“L’anno scorso poi Baudo partiva subito dopo L’Arena, quest’anno in mezzo ci sono Domenica In…Amori e il Tg1 che ci lascia il 9-10% al massimo”.
Insomma, la Cuccarini rischia di risalutarci proprio adesso che iniziava a farsi rimpiangere per la sua misura a prova di cattivo gusto. Ma, in fondo, basterebbe trovarle il suo Ballando con le Stelle per garantirle una lunga e meritata vita catodica.
Perché, diciamo la verità, se una fatina come Milly Carlucci ce l’ha fatta a sopravvivere, è solo grazie a un format vincente. Non si può dire lo stesso di Domenica In, diventata negli ultimi anni fanalino di coda della tv.