Home Notizie Con il cuore 2014 – Nel nome di Francesco: il dietro le quinte di una festa rovinata dall’allerta meteo

Con il cuore 2014 – Nel nome di Francesco: il dietro le quinte di una festa rovinata dall’allerta meteo

I malumori che nascono dalle previsioni meteo errate e da un piano b che non accontenta tutti fanno passare in secondo piano la finalità benefica dello spettacolo.

pubblicato 15 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:23


Parto da una breve premessa: il mio intervento sull’evento Con il cuore 2014 – Nel nome di Francesco non era oggi previsto. Dopo essermi occupata della conferenza stampa e degli aggiornamenti sulla situazione connessa all’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile che riguardava anche l’Umbria, mi sarei dovuta solamente godere lo spettacolo da spettatrice pagante. Insieme a tanti altri cittadini di Assisi – ma anche moltissimi arrivati da altre regioni d’Italia per seguire i propri beniamini – mi sono messa in fila per accedere all’evento, biglietto alla mano.

Le cose però, come avrete potuto seguire in diretta su Raiuno e sul nostro liveblogging, sono andate in maniera molto diversa. All’ultimo momento, viste le previsioni meteo di criticità elevata, si è deciso di optare per un’altra location da quella inizialmente prevista, cioè l’affascinante piazza della Basilica Inferiore. Così, in tempi record, i tecnici della Rai hanno dovuto allestire un palco di emergenza in una delle sale del Sacro Convento che, a differenza dei circa 2 mila posti della piazza, può ospitare al massimo 400 persone.

A questo punto i problemi sono due: ad Assisi ieri e oggi, nonostante le previsioni, non è scesa nemmeno una goccia d’acqua e molti spettatori paganti non erano comunque a conoscenza del fatto che non avrebbero potuto usufruire dei biglietti. Le condizioni meteo, insomma, avrebbero consentito lo svolgimento all’esterno del concerto, ma il palco e l’allestimento, per paura dei temporali, non erano completati. Il servizio d’ordine all’ingresso del Sacro Convento, a questo punto, ha indicazioni di far entrare solamente i possessori dei biglietti blu – che corrispondono agli inviti riservati alle autorità e agli sponsor – e di tenere fuori chi ha invece il biglietto rosso, quello ottenuto dietro versamento di un’offerta da devolvere in beneficenza.

Con il cuore 2014 - il dietro le quinte e le polemiche

Gli animi si scaldano: volano insulti e fischi, e i tanti che attendevano da ore di poter accedere alla sala interna minacciano di chiamare Striscia la notizia, di non pagare più il canone Rai, di rivolgersi alla stampa nazionale e di andare in massa a lamentarsi in Comune. Alcuni pretendono il rimborso del biglietto. Nemmeno le ripetute uscite di Carlo Conti e di alcuni artisti riescono a rasserenare gli animi. Chi ha pagato il biglietto si sente preso in giro, ancora di più quando inizia a circolare la voce che chi usufruisce del famoso invito blu non ha pagato nulla. Ma come stanno davvero le cose?

A quel punto, visto che il mio biglietto era ormai carta straccia, avrei potuto tornare a casa e limitarmi a riportare quanto visto e sentito. Ma non sarebbe stato corretto nei confronti di chi si è speso per organizzare un evento di tale portata e che alla fine ha visto andare in fumo gran parte del proprio lavoro per questioni fuori dalla propria portata.

Ho quindi deciso di raggiungere la poco distante sala stampa del Sacro Convento e di chiedere spiegazioni al direttore, Padre Enzo Fortunato. Quest’ultimo – va detto – per tutto il tempo ha cercato di gestire come meglio poteva la situazione: ha accompagnato i cantanti e Carlo Conti tra il pubblico urlante per calmare le acque; si è offerto di fare da tramite per gli autografi e le foto con dedica, andando in più di un caso al di là del proprio compito; ha messo la sala stampa a disposizione dei tanti rimasti fuori per seguire il concerto dai monitor presenti; ha fatto in modo che il costo del biglietto – che ricordiamo essere un’offerta da destinare in beneficenza – venisse rimborsato a chi ne facesse richiesta.

Con il cuore 2014 - il dietro le quinte e le polemiche

Padre Fortunato non si è sottratto alle mie domande, spiegando che quanto accaduto non poteva essere previsto:

Avevamo un’allerta meteo della Protezione Civile che non poteva essere ignorata. Avremmo voluto rischiare e andare comunque in onda dalla piazza, ma chi si prendeva poi la responsabilità? La Rai ha preferito evitare. Non potevamo nemmeno rinviare il programma, che tra l’altro quest’anno è stato posticipato di una decina di giorni proprio per far sì che l’evento benefico avesse il traino della partita dei Mondiali. Ci siamo trovati in questa situazione e abbiamo dovuto prendere una decisione, sapendo che non potevamo accontentare tutti.

Bisogna allora chiarire come si è arrivati alla decisione di far entrare nella sala del Sacro Convento chi aveva l’invito blu e non chi aveva invece comprato un biglietto:

La sala in cui si è svolto il concerto è un ex teatro che può contenere al massimo 400 persone, contro le quasi 2000 che avremmo invece ospitato nella piazza. Gli inviti blu erano destinati alle autorità e agli sponsor, non potevamo fare diversamente, ed erano comunque in tutto 700. Questo significa che nemmeno loro sono entrati tutti. Oltre alle autorità e agli sponsor, abbiamo poi deciso di dare la precedenza ai ragazzi della comunità Rondine, ad alcuni disabili, ad alcune persone povere della città. Anche questo è spirito francescano.

Con il cuore 2014 - il dietro le quinte e le polemiche

Gli si legge in faccia tutto lo stress e il dispiacere delle ultime ore:

Tra l’altro è successo proprio quest’anno che siamo riusciti ad avere un cast così importante. È una delusione anche per noi, ma non potevamo fare diversamente. I nostri volontari hanno cercato di avvisare quante più persone possibili, tra coloro che hanno acquistato i biglietti.

Da 12 anni la manifestazione raccoglie fondi per le missioni e per le zone del pianeta che hanno dovuto fare i conti con guerre o calamità naturali:

Nonostante tutto la raccolta fondi sta andando bene, stanno arrivando tanti sms solidali (45505, fino al 22 giugno, ndr) .

Per fortuna, visto che c’è chi – mentre noi parlavamo – si è presentato per chiedere indietro l’offerta versata per il biglietto (che si aggirava intorno ai 20 euro a persona).

Anche Carlo Conti durante la diretta si è scusato più volte per l’accaduto, così come ha fatto prima dell’inizio della diretta, quando è uscito tra la folla inferocita per dare spiegazioni. Scuse che forse non basteranno a chi, oltre al danno, ha subito anche la beffa: una serata estiva con tanto di cielo stellato e luna piena che ha reso ancora più amara la delusione.

A questo punto non posso che essere d’accordo con la mia collega Giorgia Iovane, che ha seguito in liveblogging per noi l’evento: ci vorrebbe quasi una serata ‘riparatrice’ per questo show mancato, almeno per ‘risarcire’ i frati che hanno investito tempo e energie in un progetto che da anni li contraddistingue.

Aggiornamento 16 giugno

Messe da parte le polemiche, per i frati del Sacro Convento è il momento di gioire, non solo per gli ascolti della trasmissione, ma soprattutto per una raccolta fondi che sta andando fortissimo e si aggira intorno a 1 milione di euro. Padre Enzo Fortunato, commentando i quasi 5 milioni e mezzo che tra la serata in diretta e il giorno dopo in replica hanno seguito in tv la manifestazione, ringrazia tutti:

Un grazie grande agli italiani per la loro attenzione e generosità. I poveri e gli ultimi sono la nostra ricchezza. Gli ascolti premiano una serata di impegno e di entusiasmo. Sarà comunque possibile continuare a donare fino al 22 giugno inviando un sms al 45505.

Padre Fortunato ha quindi ringraziato il direttore di Rai1 e la direzione generale dell’azienda “sempre attenti ai temi cari al francescanesimo”.

I fondi raccolti saranno destinati per le missioni francescane in Kenya e le popolazioni delle Filippine colpite dal tifone Yolanda.

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