Come un delfino 2 – Valentina Imperatori a TvBlog: “Sul set ho riscoperto la passione per il nuoto”
Valentina Imperatori è una delle nuove giovani protagoniste di Come un delfino – La serie. TvBlog l’ha intervistata per voi.
Parte questa sera la seconda attesissima stagione di Come un delfino 2, che vede tra i protagonisti non solo Raoul Bova, nei panni dell’allenatore Alessandro Dominici, ma anche tanti giovani attori nei panni dei nuotatori suoi allievi. Alcuni li abbiamo già conosciuti lo scorso anno, e altri ne arriveranno di nuovi per questa stagione che promette di riconfermare il successo di due anni fa. Una di loro è Valentina Imperatori, giovane e brava attrice che abbiamo già avuto modo di conoscere ne La vita che corre, dove è stata protagonista, e Nero Wolfe. La passione per la recitazione nasce in Valentina sin da giovanissima, e la voglia di farsi strada in questo mondo non facile la porta a dividersi tra questo impegno lavorativo e l’università, che ha deciso comunque di proseguire, riuscendo nel frattempo a diplomarsi alla Scuola Internazionale di Cinema e Televisione. Valentina ci ha raccontato il suo personaggio in Come un delfino 2 e di come questo set sia stato importante per lei, permettendolo anche di incontrare colleghi che oggi sono diventati amici.
Dopo i successi in “La vita che corre” e “Nero Wolfe”, ti ritroviamo in tv in un ruolo completamente diverso per “Come un delfino 2”. Ci racconti il tuo personaggio?
Il mio personaggio si chiama Marina, è una giovane nuotatrice. È la bella della situazione, apparentemente superficiale e molto consapevole della propria bellezza. Marina è la più entusiasta dell’arrivo dei Ragazzi del Sole alla Taurus. Da subito si mostra interessata a Nasca, ad un certo punto però sarà costretta a fare i conti con il difficile passato del ragazzo.
Per prepararti a questo ruolo ci sono voluti anche duri allenamenti in piscina. Come hai vissuto questo impegno?
Molto bene. Io nella mia vita ho sempre fatto e tutt’ora faccio sport, oltretutto quando ero bambina nuotavo, poi ho lasciato per dedicarmi ad altre attività fisiche. Tornare in acqua è stato allo stesso tempo faticoso ma bello. Dopo aver girato “Come un delfino 2” mi è tornata la voglia di nuotare infatti mi sono iscritta a nuoto per proseguire quello che ormai da tanti anni avevo interrotto.
La prima stagione della fiction ha ottenuto un grandissimo successo. Credi che si possa fare il bis, e soprattutto, quale credi sia il punto di forza di questa stagione?
Credo fermamente in un secondo grandissimo successo e credo anche che i punti di forza siano i temi trattati, il grande cast della vecchia serie e l’avvento dei nuovi personaggi di cui anche io faccio parte
Pensi che anche una fiction come questa possa essere di buon esempio per i giovani?
Assolutamente sì, e non solo per il tema trattato, ma anche perché soprattutto in questa seconda fiction ci sono moltissimi giovani. Una fiction di giovani non può che essere di buon esempio al giorno d’oggi.
Il vostro è stato un set con tanti giovani attori. È stato piacevole lavorare in un’atmosfera così ‘frizzante’?
Piacevole? È stato pazzesco! Non mi sono mai divertita tanto come nel set di “Come un delfino2”.
E poi ci sono stati anche attori di grande esperienza come Maurizio Mattioli, Raoul Bova, Ricky Memphis. Lavorare con attori come loro può servire ad ampliare la propria preparazione e conoscenza del mestiere?
Certo. La prima cosa che insegnano ai giovani attori in qualsiasi scuola è di imparare dal lavoro altrui, rubare e fare proprio il lavoro degli altri, il che è diverso da copiare. L’attore deve essere un bravissimo osservatore.
Cosa ti accomuna al tuo personaggio di Come un delfino 2?
La passione per il nuoto, la sensibilità e, perché no, anche la bellezza.
Quale è il ricordo principale di questa esperienza che porterai con te?
Porterò sempre con me tutte le persone che ho conosciuto e che mi hanno dato tantissimo, sia professionalmente che umanamente parlando, e che ancora oggi vedo.
Nonostante la tua giovane età, stai già ottenendo grandi soddisfazioni professionali. Quale credi siano le difficoltà maggiori, oggi, per chi vuole intraprendere la strada della recitazione?
In questo specifico momento le difficoltà sono molteplici. In primo luogo c’è poco lavoro e tendono a lavorare sempre le stesse persone che rientrano nella categoria di quelli già avviati. Essendoci poco lavoro c’è poco spazio per i volti nuovi che devono cercare di emergere e farsi vedere in qualche modo. Oltretutto c’è molta concorrenza.
Diciamo che le difficoltà sono tante e tutte collegate. In sintesi quello che posso dire è che purtroppo questo mondo è instabile, nel senso che non è detto che ti assicuri qualcosa, non è un lavoro fisso. Un attore potrebbe lavorare per sei mesi ad un film e poi trovarsi per sei mesi a spasso. Infatti, nonostante io mi ritenga molto fortunata, in quanto per la mia giovane età ho già un buon curriculum, sto portando avanti anche l’università per avere una sorta di piano b.
Hai mai pensato, di fronte a queste difficoltà, di lasciar perdere?
No. Anche se è un mondo difficile non lascerò mai perdere. Ho studiato e studio tutt’oggi per fare questo lavoro e non manderò mai all’aria tutti i miei studi e sacrifici, senza contare il fatto che questa è la mia passione. Io vivo per fare questo lavoro. Se qualcuno mi toglie questo lavoro non vivo più.
Sei giovane e molto bella. Come curi il tuo aspetto e come ti tieni in forma?
Intanto grazie del complimento! Devo dire che su questo aspetto sono molto fissata. Tengo molto al mio fisico e al mio aspetto e cerco di mantenerlo facendo sport in primis e in secundis avendo un’alimentazione molto sana.
Nel tuo lavoro l’aspetto fisico è fondamentale o è solo una marcia in più?
Dipende. Sicuramente essere belli è una marcia in più non solo nel lavoro, ma anche nella vita. Insomma è bello essere belli. Però c’è un piccolo risvolto della medaglia, ad esempio a me a volte è capitato di non essere presa per alcuni ruoli perché ero “troppo bella”.
Non credo comunque che l’aspetto fisico sia fondamentale, ci sono moltissimi attori che non sono la bellezza fatta persona ma sono talmente bravi che lavorano lo stesso. In ogni caso a prescindere da quanto una persona possa essere bella, nella vita e nel lavoro bisogna essere più bravi che belli.
Come riesci a conciliare i tuoi impegni lavorativi con i tuoi studi universitari?
Quando non lavoro studio e vado a lezione e quando lavoro, lavoro. Ovviamente il lavoro lo prediligo, l’università è il mio piano b, però devo dire che alcuni esami sono stati utili anche per il lavoro.
Per concludere e salutarci, se pensi alla tua carriera tra 10 anni, cosa immagini e speri?
Spero tra 10 anni di essere una persona che nella vista ha studiato e soprattutto lavorato tanto. Spero di poter dire che la mia carriera è effettivamente avviata e che non si fermerà. Questa sarebbe la mia più grande soddisfazione.
Ringraziamo Valentina Imperatori per il tempo che ci ha dedicato, e Katya Marletta Press Agent.