Colorado: TvBlog intervista Marzio Rossi: “Sto preparando un pizzaiolo zozzone e un uomo sposato che ci prova con gli uomini”
Dopo l’intervista a Gigi & Ross, oggi raddoppiamo con la carrellata sui comici di Colorado proponendovi un personaggio approdato al programma solo quest’anno, Marzio Rossi. Nel varietà di Italia 1 condotto da Rossella Brescia e Nicola Savino interpreta il personaggio del pony-express sempre pronto a menar le mani. Inoltre Rossi è autore del comico Marco
Dopo l’intervista a Gigi & Ross, oggi raddoppiamo con la carrellata sui comici di Colorado proponendovi un personaggio approdato al programma solo quest’anno, Marzio Rossi. Nel varietà di Italia 1 condotto da Rossella Brescia e Nicola Savino interpreta il personaggio del pony-express sempre pronto a menar le mani. Inoltre Rossi è autore del comico Marco Bazzoni (Baz) che abbiamo intervistato qualche settimana fa.
E’ il tuo primo anno di Colorado, ma non sei certo di primo pelo. Sei un comico con un curriculum abbastanza ampio.
“Più che da comico il curriculum è da autore e teatrante. Sotto il punto di vista comico mi sto divertendo a sperimentare, per quanto riguarda l’esperienza, mi sento navigato avendo lavorato tanto con Baz (Marco Bazzoni ndr), del quale sono autore e con il quale lavoriamo nel gruppo Le Lumache“.
A Colorado proponi il personaggio del pony-express decisamente fuori dalle righe. Prendi spunto da qualcuno?
“Da nessuno in particolare, o meglio da tutti. Se uno prova a buttarsi nel traffico di Milano si vede gente che impazzisce per un non dare precedenza, per 5 secondi di ritardo al semaforo verde… In realtà, la mia idea era quella di raccontare la follia e la violenza che in questo mondo sta propagandosi e sta diventando tale per colpa della tensione che viviamo tutti i giorni”.
Un personaggio che si inventa gli insulti.
“Sì, è un attaccabriga, vuole arrivare in tutti i modi al contatto fisico, è quasi disperato perchè non riesce a picchiarsi. Lui ha voglia di picchiare perchè sarebbe l’unica soddisfazione per lui in questo mondo dove non ne ha. Considera che questo disgraziato passa tutta la giornata su un furgone a fare consegne, a correre da un parte all’altra. E’ una vittima sociale totale per me”.
Ma non dice parolacce, gioca molto sui doppi sensi…
“Il gioco perverso di questo personaggio è quello di non dire nessuna parolaccia ma sollevarla dalla mente umana. Sono tutti schemi mentali zozzi che abbiamo in testa tutti noi e che non vengono mai citati direttamente. E’ un modo per sorridere di questa società”.
Questo pony-express è un simbolo di un degrado sociale?
“Non esageriamo! Alla fine noi siamo sempre comici e lanciare denunce così pesanti è eccessivo. Senz’altro vuol dire raccontare un’altra roba della società che non sta andando molto bene. La gente è violenta, vuole sfogarsi in tutti i modi perchè vive una sorta di repressione continua”.
Va in questa direzione anche quello che purtroppo abbiamo letto in queste settimane con quanto accaduto alla rumena nella metropolitana di Roma e al tassista di Milano?
“Sì perchè in realtà questi fenomeni di violenza partono dal tormentone divertente del mio personaggio (Testa de che, faccia de cosa…) ma è la tragedia di questa società. Non so più come fare, ti tiro un pugno in faccia. La gente dovrebbe pensare e trovare un sistema diverso. La mia speranza è quella che raccontando queste cose in questo modo potrebbe, nel caso si verificasse una situazione del genere, che uno scoppi a ridere in faccia all’altro. Detto questo credo che questa sia una risposta ad un’altra violenza: la mancanza di libertà, lo schiavismo e dello sfruttamento di alcune classi di lavoratori. Se questi impazziscono è perchè vivono in un degrado culturale così profondo che l’unico modo che hanno per riabilitarsi è quello di picchiare”.
Cambiando argomento, come sei approdato quest’anno a Colorado?
“Sono arrivato qui da Central Station, il programma condotto da Omar Fantini su Comedy Central. Ho partecipato all’ultima edizione dove questo personaggio del pony express è nato. Da lì, su consiglio di amici e colleghi, l’ho portato ai provini di Colorado al Litta e sono stato scelto per far parte del cast di quest’anno”.
Qual è il tuo rapporto con Nicola Savino con il quale ti vediamo spesso interagire in trasmissione?
“Ottimo. All’inizio nelle prove era particolarmente spaventato da questo personaggio rissoso ma poi abbiamo capito la quadra e siamo riusciti a tenere ognuno i propri spazi e lavorare insieme per portare a casa il prodotto comico”.
Mancano 4 puntate al termine di questa edizione. Dopo cosa farai?
“Ci metteremo io e Baz a scrivere il suo nuovo spettacolo perchè credo che ne farò parte anch’io la prossima stagione. Come si dice in vacanza, ci siamo trovati bene a lavorare insieme e quindi sarà una cosa che ripeteremo anche perchè sia in scena che nello scrivere abbiamo creato un rapporto molto immediato, ci capiamo subito”.
Come si chiamerà questo spettacolo?
“Dipende da quanti grappini berrò io e quanti mirto berrà lui!”
E poi?
“Ho almeno 6-7 personaggi nuovi che non hanno ancora visto la luce della tv. Tra gli altri faccio un pizzaiolo zozzone e un bisex sposato che ci prova con gli uomini. Poi se dovessero richiamarmi a Central Station, che ritengo essere l’ambiente migliore per poter sperimentare, sarei solo felice”.
mb