Claudio Lippi su TvBlog /2
Come già accaduto in passato, Claudio Lippi ha lasciato nuovamente un commento su TvBlog, che mi sembra giusto riportare in home page fra i post, visto che contiene una serie di considerazioni su eventi televisivamente attuali. Spero di far cosa gradita a tutti (grassetti e link sono del sottoscritto). Sto guardando le fasi finali di
Come già accaduto in passato, Claudio Lippi ha lasciato nuovamente un commento su TvBlog, che mi sembra giusto riportare in home page fra i post, visto che contiene una serie di considerazioni su eventi televisivamente attuali. Spero di far cosa gradita a tutti (grassetti e link sono del sottoscritto).
Sto guardando le fasi finali di Porta a Porta ed ancora una volta mi permetto di occupare uno spazio in questo blog per esprimere un personalissimo pensiero: si è analizzato un po’ tutto il mondo dei realities, hanno detto tutto e di più.
Difese, accuse, banalità, affermazioni che parevano riguardare più la guerra in Iraq che dei programmi televisivi. Mi avvilisce che, ancora una volta, si sia persa l’occasione di fare una considerazione di base: chi pensa al pubblico?
Ho sentito difendere persino le bestemmie, non si è parlato delle volgarità che vengono malamente coperte da bip e altre amenità. La televisione che si parla addosso. Proprio in questi giorni sto vivendo il periodo più difficile della mia carriera in quanto sono sotto accusa da parte del responsabile autorale di Buona Domenica per aver lasciato lo studio nel corso della discussione di due domeniche fa tra Rocco Casalino e Vittorio Sgarbi, non condividendo la televisione delle ingiurie e del litigio che mi impediva di esprimere un parere. In concreto si è persa l’occasione di sentire il parere del pubblico.
Quanta ipocrisia quando si dice che il pubblico ha a disposizione il telecomando. C’è una grossa fetta di pubblico che avrebbe il diritto di non rimanere incastrata dalla sequenza di volgarità che fanno felici solo coloro che leggono i numeri il giorno dopo. Vi ringrazio per l’ospitalità e mi auguro di avere la possibilità di portare, insieme alle risse, una televisione che voglia anche ricordarsi che esiste il dovere della civiltà dell’espressione e che non crei solo illusioni di poter ottenere immediatamente quello che molti altri hanno fatto fatica a conquistare con lo studio. Se non continueranno a censurarmi…..