Home Interviste Claudio Lippi: “Da 60 anni col sorriso per il pubblico, la tv per me è tutto. Nuovo programma in Rai? Trattative in pausa” (Esclusiva TvBlog)

Claudio Lippi: “Da 60 anni col sorriso per il pubblico, la tv per me è tutto. Nuovo programma in Rai? Trattative in pausa” (Esclusiva TvBlog)

Claudio Lippi, intervista esclusiva TvBlog: gli esordi in tv, la svolta con Berlusconi, i nuovi programmi per la Rai, il futuro

26 Gennaio 2024 13:48

Sono pochi, anzi pochissimi, coloro i quali possono vantare una carriera lunga 60 anni. Tra questi c’è senza dubbio Claudio Lippi, decano della televisione italiana, simbolo di un certo modo di intendere il piccolo schermo, tra ironia intelligente, eleganza e versatilità. Da sempre ha indicato come suoi Maestri personaggi del calibro di Maurizio Costanzo, Raimondo Vianello, Corrado e Mike Bongiorno.

Claudio Lippi, 78 anni, ha scelto TvBlog per raccontarsi in esclusiva dopo alcuni mesi di silenzio. I suoi esordi da cantante e poi nelle tv di Silvio Berlusconi, i rapporti con i colleghi, gli alti e bassi che il mondo dello spettacolo riserva, le riflessioni su social e futuro. Ma anche le recenti polemiche per alcune dichiarazioni sulla Rai attribuite a lui (che nega tutto). Il conduttore di Buona domenica, Mai dire gol, Il pranzo è servito, Giochi senza frontiere e tanti altri titoli storici svela di aver detto no ai reality, si espone sulla Premier Giorgia Meloni, ricorda di aver fatto debuttare in tv Barbara d’Urso, si commuove parlando di Costanzo. E molto altro.

Claudio Lippi, l’intervista esclusiva a TvBlog

Claudio Lippi, come sta?

Fisicamente bene. Moralmente un po’ meno

Come mai, se posso?

Troppi compagni con cui ho condiviso amicizia e lavoro sono scomparsi tutti insieme.

La sua fortunata carriera è lunga 60 anni.

Iniziò per una non felice situazione economica subita da mio padre da parte di un amico socio che scappò con la cassa. Serviva liquidità ed ebbi il permesso, alla vigilia della maturità, di firmare un contratto discografico. Ad essere onesto, per me fu una gran bella occasione.

Dopo la carriera da cantante, la svolta vera è stata rappresentata dall’incontro con Silvio Berlusconi?

Non fu una svolta solo per me. Lo fu per tutti. Finiva il monopolio arrivando alla concorrenza. Per me rimane l’orgoglio di essere stato il primo ad essere scelto di diventare il volto di una nuova televisione fondata da Silvio Berlusconi.

Il debutto a Telemilano 58 nel 1978. 

Furono due i programmi con i quali debuttai nell’intrattenimento Telemilano 58: il primo “Un bel giorno ci incontrammo”, che fu anche il debutto di Barbara D’Urso, ed il secondo “Sprolippio”. Rappresentarono, indubbiamente, il brivido per una nuova avventura.

Prendo in prestito la sua nota ironia e le chiedo: si è pentito di aver fatto debuttare la d’Urso, per anni considerata il simbolo di una certa tv trash?

Non mi sono mai pentito. Aver aiutato una giovane è motivo di orgoglio.

Negli anni Novanta un momento di difficoltà. Ha raccontato: “Persi tutto per colpa di un agente che fece investimenti sbagliati. I miei guadagni erano spariti”.

I momenti di difficoltà rafforzano. Sono preziose esperienze dalle quali puoi uscire più forte e, sicuramente, non mi sono mancate le occasioni per diventare fortissimo.

Anche di recente ha raccontato di non navigare nell’oro. Adesso com’è la situazione?

Sotto controllo.

Per lei televisione cosa significa?

Tutto. Significa un filo diretto con il pubblico, un modo per portare un sorriso nelle case con il massimo rispetto per il pubblico e con la massima onestà.

Pensi a Claudio Lippi e in automatico ti viene in mente La Corrida. Eppure lei non l’ha mai condotta.

È così. E sinceramente ancora mi chiedo perché.

Lei è stato protagonista di programmi che hanno fatto la storia della tv: Giochi senza frontiere, Buona domenica, Mai dire gol, Il pranzo è servito. Ha dimostrato di saper cantare, condurre e intrattenere. Ha lavorato con i grandi. Dunque: perché da qualche anno non è alla conduzione di una trasmissione tutta sua?

Perché va chiesto a chi fa le scelte. Chi sa come lavoro potrebbe rispondere. Ma certamente non è una mia scelta. Una cosa è certa: non accetto proposte che modifichino il mio modo di entrare nelle case. I progetti non mancano. Sempre pronto.

Deduco che in questi anni proposte di reality o programmi simili non siano mancate.

Non sono mancate, ma la risposta è sempre stata la stessa: “No, grazie”. Non è questo il genere che preferisco, ma lo rispetto.

Ha mai avuto paura di essere dimenticato dal pubblico?

Mai. Ho sempre testimonianze di un sincero affetto. Di essere parte di una famiglia. Questa è la mia più grande soddisfazione.

Nella sua lunga carriera, più le tensioni con i colleghi (penso a Bonolis e Perego) o i veri rapporti di amicizia?

Mai avuto tensioni con alcun collega, tantomeno con Bonolis o Perego. L’amicizia è un sentimento troppo importante per pensare che sia facile stabilirla. Rimane importante il rispetto.

Nel 2006 abbandonò la Buona Domenica di Paola Perego perché “non posso condividere una televisione spazzatura fatta di parolacce e bestemmie allo scopo di fare audience”. Una battaglia che rivendica anche oggi?

Se esprimere una propria idea sui contenuti è una battaglia, che dire del Medio-Oriente?

Claudio Lippi

Le recenti tensioni con la Rai

Veniamo a quanto accaduto a giugno scorso con la Rai. Viale Mazzini aveva diffuso una nota: “Alcune affermazioni di Claudio Lippi riportate dagli organi di informazione sono lesive della reputazione della Rai e dei propri dirigenti. Pertanto è da escludere qualsiasi tipo di collaborazione con il conduttore”. Le sono state attribuite dichiarazioni forti contro Fabio Fazio, Lucia Annunziata e il dirigente Stefano Coletta.

 

La prima cosa che deve essere chiara è che non ho mai rilasciato un’intervista, soprattutto con contenuti che non ho mai pronunciato. Per questo sono in atto tutte le azioni legali necessarie per portare alla luce la verità e per le quali mi sono affidato ad un pool di avvocati civilisti e penalisti facenti parte di un primario studio internazionale.

Addirittura avrebbe definito Fazio “un farabutto“.

Ribadisco: non ho mai pronunciato tali affermazioni.

Risulta che lei abbia bollato Lucia Annunziata come “cattiva e aggressiva”.

Non ho mai bollato nessuno, né mai lo farò.

Mi scusi, ma allora come si spiega quanto successo?

Non sta a me spiegare. Sarà argomento trattato dai miei legali in ambito processuale.

Come da lei stesso raccontato, era pronto per il ritorno in Rai con due programmi, “uno, in prima serata su Rai1, lo vorrei chiamare ‘Condominio Italia’. Parliamo di cause condominiali: quanto tempo, denaro e bile costano. Forse è meglio risolverle con un aperitivo fra condomini, no? C’è poi ‘Ieri, oggi’, è un vecchio programma che parla di televisione, usa degli spezzoni d’archivio. Ne ho visto uno bellissimo dove c’è Sophia Loren che si ‘offre’ a un vigilante di Cinecittà per entrare e provare col cinema. Tutti li fanno i compromessi, ma poi solo il talento ti porta avanti. Ecco, è il momento di portare il talento in Rai”. 

Preciso che un format che era già in fase di attuazione si intitola “Mr. Condo” e affronta il modo affollatissimo dei litigi condominiali che saturano i tribunali. L’altro in fase di studio è un programma che ha segnato la storia della televisione e che mi intriga ed è “Ieri e Oggi”. Tengo a chiarire che l’aneddoto su Sophia Loren parlava di una accorata richiesta di avere accesso per fare dei provini. Mai detto “si offre”.

Il futuro di Claudio Lippi

Saltato tutto o ancora ci spera, magari fuori dalla Rai?

Al momento c’è stata una pausa nelle trattative. Per quanto riguarda l’immediato futuro sono un professionista e sceglierò chi mi darà le garanzie per fare la televisione che ho imparato a fare grazie a grandi Maestri.

Se dovesse spiegare a un bambino i motivi per i quali Claudio Lippi è una risorsa per la televisione di oggi, cosa direbbe?

Preferirei spiegare al bambino quanto sia pericoloso passare ore davanti ad un cellulare. Mi sembra più importante.

Cosa ne pensa del caso Chiara Ferragni, accusata di mescolare attività commerciale e beneficenza?

Non mi elevo a giudice sui comportamenti altrui, soprattutto quando non sono a conoscenza della realtà.

Continua a stimare la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni? La nuova Rai è stata ribattezzata dai detrattori TeleMeloni…

Non ho motivi per non stimare la Presidente del Consiglio. Il problema, semmai, ce l’hanno i detrattori.

Parteciperà alla serata-evento di Canale 5 condotta da Maria De Filippi e Fabio Fazio dedicata a Maurizio Costanzo?

Al momento non ho ricevuto alcun invito. Mi basta conservare, gelosamente, il ricordo privato, di un rapporto fondato su vera stima e fiducia reciproca.

Cosa le piace della televisione di oggi e cosa proprio cambierebbe, se potesse?

Non è possibile giudicare un sistema che è diventato un insieme di generi immenso. Mi piace la televisione che porta conoscenza, sorrisi e che porti ciascuno a farsi una propria idea rispettando le idee altrui. Basta con la frase: “Lo hanno detto in televisione”.

Se guarda al futuro, cosa vede?

Spero di vedere un recupero di valori che sembrano persi quali la buona educazione, il rispetto, il sorriso. Ma non solo nel mondo della televisione, ma nella società intera dove dovrà vivere la mia adorata nipotina Mya Summer che oggi ha 11 anni.

Sta per iniziare il Festival di Sanremo, il quinto di Amadeus.

Se permette, mi lasci mandare un in bocca al lupo ad Amadeus. E poi mi consenta di mandare un augurio di pronta e completa ripresa a Paola Perego.

Foto di Melissa Fusari