Claudio Lippi a Tv Talk risponde a Blogo: “Non sono stato io la lasciare Tale e quale show”
Tv Talk, Claudio Lippi risponde alla domanda di TvBlog.
Ospite della puntata di Tv Talk di oggi, sabato 6 maggio 2017, il conduttore televisivo (ma con una carriera anche come cantante nel passato) Claudio Lippi. E’ lui l’ospite chiamato a rispondere alla consueta domanda settimanale proveniente dagli utenti della community di Blogo.
Tra i vari quesiti arrivati, la redazione del programma di Rai 3 ha scelto quello di Marcolearn che chiede:
La decisione di lasciare la giuria di Tale e quale è stata sua? Ha visto i nuovi giudici? Le piacciono?
Questa la risposta di Claudio Lippi:
Intanto mi sembra doveroso ammettere che non sono stato io a lasciare la giuria di Tale e quale show, ma è stata l’azienda a prendere questa decisione, che peraltro io ho saputo dai giornali. Ho guardato, ma è meglio non guardare perché si diventa critici. I nuovi giurati hanno fatto il meglio che potevano fare.. Forse dopo 4 anni avevo anche io un filo di stanchezza e dovevo fingere un certo rimbambimento, più di quello naturale. Auguro lunga vita a Tale e quale show, l’importante è che ci sia la Goggi sennò cade tutta l’impalcatura.
Il conduttore ha ricordato anche le sue domeniche tv e come sono cambiate oggi:
Io rimango dell’idea, e non è una polemica, che la domenica pomeriggio è un momento in cui la famiglia si riunisce e servirebbe qualcosa che faccia sorridere.
Su Baudo e la sua Domenica in:
Intanto è ingiudicabile, sarebbe come bestemmiare. Ha fatto Baudo, non ha cercato di innovare. La logica della domenica è che questo spazio non è più quella Domenica in. Per il pubblico anziano di Domenica In è strano che abbia raccolto un po’ meno… La domenica, che si verifica a Quelli che il calcio, anche altrove si potrebbe tornare a sorridere? Io sono disponibile..
Parlando de I migliori anni, è particolarmente ironico e pungente su Anna Tatangelo e sulla polemica del look (“Vorrei sapere da Gigi se la riconosce a casa“), mentre su Carlo Conti dice:
Penso ci sia una sorta di ragnatela in cui sia costretto a ripetersi. Fra poco si faranno I migliori anni dei migliori anni. Credo che Carlo, sia per la qualità degli autori che per la sua credibilità, abbia la possibilità di fare come a Sanremo: portare la novità, facendolo tradizionalmente.