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Claudio Baglioni Al Centro su Rai 1: l’impeccabile spettacolo della professionalità

Claudio Baglioni Al Centro all’Arena di Verona, il concerto in diretta su TvBlog.

pubblicato 15 Settembre 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:08

Una lezione di straordinaria professionalità in diretta tv: queste, in estrema sintesi, le tre ore e mezza di Al Centro, il concerto-evento all’Arena di Verona con cui Claudio Baglioni ha festeggiato col pubblico di Rai 1 i suoi primi 50 anni di carriera. In realtà la festa non finisce, ma prosegue nei palasport col Tour indoor. Ma questa data in diretta tv dall’Arena di Verona è un unicum per location, allestimento, costruzione teatrale e visiva. E per perfezione.

Uno show ‘essenziale‘ – Il grande spettacolo di Baglioni non è nella maestosità, ma nell’essenzialità: potrà sembrare strano di fronte ai numeri roboanti della produzione, ma di fatto al centro di tutto c’è la professionalità di chi vi ha lavorato. Più essenziale di così. In questo caso, l’essenziale è visibile agli occhi. Qui c’è la cura per il dettaglio, c’è il rispetto per la creatività propria e altrui, c’è tanto lavoro e lo dimostrano le tre ore e mezza di diretta realizzate fuori da uno studio tv, anzi in un’arena all’aperto, piena di pubblico, con 200 persone sul palco e solo due mini break pubblicitari, portate a termine senza una sbavatura. Nulla. Non nella regia video, non in quella audio, non nelle coreografie, nelle luci, nell’ingresso degli artisti. E dire che veniamo da una settimana di esordi stagionali segnati da microfoni aperti, ospiti che saltano le entrate, jingle che non partono, grafiche incerte, telecamere che impallano e megashow che non trasferiscono emozioni neanche in differita e col montaggio.

Gli ‘artigiani della qualità’ Baglioni, Peparini e Forzano confezionano un gioiello. Da una parte c’è il repertorio di ferro di Baglioni, un viaggio nella propria e l’altrui vita condito da un’energia e una capacità interpretativa rara – e sconosciuta agli eroi delle classifiche contemporanee; dall’altra ci sono i quadri di Peparini, che costruiscono un racconto nel racconto col movimento dei corpi e la cura dei costumi, con la forza del gesto e l’uso degli oggetti (e penso alla poesia delle scatole che diventano ali in Poster, alle sbarre luminose di Io me ne andrei, ai sacchetti di carta di Uomini persi, a quell’inattesa pièce teatrale che diventa Le ragazze dell’Est, prima della magia di Notte di note, note di notte, giusto per citarne alcuni). Il tutto arriva a casa nel pieno della sua potenza espressiva con la regia di Duccio Forzano che riesce a raccontare quello che succede sul palco e intorno, sul volto di Baglioni e su quello del pubblico, senza sacrificare la dinamicità delle scene di Peparini, anzi restituendone la profondità, e peraltro senza ripetere mai le stesse inquadrature: non so quanti occhi avesse in Arena ma ce li ha fatti vedere tutti e mai nella stessa maniera. Il resto lo fanno le luci che vestono l’Arena e il mapping studiato per ‘esplodere’ dal palco anche se su una sola dimensione. E se Baglioni, alzando lo sguardo, trova subito l’occhio delle telecamera, se sa dove guardare per inseguire la misteriosa donna di Poster, se sa come e in quanto tempo deve attraversare il palco vuol dire una sola cosa: avere esattamente in mente come deve essere lo spettacolo, aver disegnato un piano camere dettagliato, aver fatto tante prove. Vuol dire, per l’appunto, professionalità. Una professionalità che si fa essa stessa spettacolo e che detta il vero ritmo della serata.

Il film di una vita, anche del pubblico a casa – Al centro di tutto c’è, comunque, davvero la musica che scorre senza soluzione di continuità. E’ un concerto. Amen. Ad accompagnare la cavacata in 35 brani c’è anche la grafica (ecco cos’è la classe) che varia ad ogni album. Perché le copertine sono parte dell’album visivo della nostra vita, puntellano il film delle esperienze di ciascuno di noi. E in fondo questo concerto-evento ha i suoi titoli di testa, è “tratto da una storia vera”, si struttura in (almeno) tre atti, ha un suo prologo (ovvero l’anteprima confezionata in esclusiva per la tv con Baglioni novello Romeo che intona Signora Lia sotto il balcone di Giulietta), insomma è un film esso stesso, prima di essere un live che macina hit senza neanche un tempo morto, un’incertezza, una sbandata. Perfetto ed emozionante, e in questo caso non è un ossimoro. A proposito di ritmo, lo detta anche la scaletta, che parte altissima e si ‘spegne’ forse un po’ sul finale con due brani cronologicamente più recenti, ma anche per questo meno coinvolgenti. Entra però in scena l’emozione di Baglioni: su Tutti qui sembra che l’Arena trattenga il fiato mentre il cantautore si racconta. Un percorso sempre più intimista, in fondo, che va dagli entusiasmi romantici e anche un po’ nichilisti della gioventù al racconto più consapevole di chi si rivede 50 anni dopo e si canta da almeno 40. Ma non basta un bel repertorio per fare uno show: casi più e meno recenti lo dimostrano. Qui c’è una scrittura dettata dai brani, ma anche dalla loro scelta, dal loro ordine, dalle coreografie, dalle luci, dalla fotografia, dalla resa tv: ci sono le idee. C’è un racconto. E si vede.

Acqua dalla luna – “Volevo essere un grande mago – incantare i re ragazzi ed i serpenti – mangiare fuoco come un giovane drago – far meraviglia agli occhi dei presenti [… ] far sulla corda salti da capogiro – passare muri e tenebre attraverso […] uno che sa stralunare la luna – polsi di pietra e cuore alato“: a mio avviso, la filosofia di questo show è tutta in Acqua dalla luna. Lo spettacolo ideato da Baglioni, che Peparini ha tradotto nella sua arte e Forzano ha raccontato nella sua complessità pur attraverso le due limitanti dimesioni dello schermo tv, sembra la trasposizione visiva del sogno di Cucaio – il Claudio infante che non sapeva pronunciare il suo nome – che diventa “pifferaio” (l’ingresso in Arena, valigia in mano, alla testa dei suoi uomini), presenta il suo “numero magico”, chiama a raccolta il pubblico, fa apparire colombi e visioni. Il quadro di Notte di note, note di notte di Peparini, del resto, sembra un diretto omaggio al brano, con la regia di Forzano che intrappola l’immagine di Baglioni nello specchio magico dei costumi e l’equilibrista che fa sulla corda salti da capogiro.

Un live da togliere il fiato – Claudio Baglioni, come detto, va dritto senza pause e con mestiere, anche quando la voce sembra tradirlo. Il finale toglie gli acuti, sottratti da giorni di prove, dal live dalla vigilia e dalla pioggia presa al debutto. “Grazie di tutto. Essere qui al centro, con tutta questa musica che ci batte dentro non pensavo potesse succedere 50 anni fa … poi quando ho iniziato ho pensato che finisse subito e invece è durato ed è stato sublime”. E’ durato ed è stato sublime anche il live di Baglioni. Certo, chi non ama il suo repertorio non si sarà neanche avvicinato a Rai 1, ma chi ha appezzato almeno solo una canzone dei suoi 50 anni di carriera penso si sarà lasciato portare dallo show avvolgente anche in tv. E immagino l’emozione nell’Arena. Al netto dei gusti musicali, però, su Rai 1 è andato in scena uno spettacolo di grande qualità artistica e tecnica. Chapeau.

 

 

 

 

Claudio Baglioni Al Centro | Diretta | Rai 1 | 15 settembre 2018

  • 20.50

    Nessun collegamento in diretta dall’Arena al termine del Tg1, ma solo servizio sulla data di ieri.

  • 20.54

    Tanto per fare un po’ di ‘traino’ ci si mette anche una puntata di Techetechetè su Benigni. Una serata comunque senza concorrenza. Rai 1 vuole il pieno nel primo sabato di Garanzia.

  • 21.05

    E per la chiosa di Techetechetè ci sono Benigni, Baudo e Baglioni. Niente a caso…

  • 21.21

    Anteprima sotto al balcone di Giulietta con Signoria Lia accompagnato dalla sola chitarra. Un contenuto esclusivo per la tv, che ieri il pubblico dell’Arena non ha avuto. Bene così.

  • 21.19

    Una sigla, una valigia, per un programma di Claudio Baglioni che si apre con il brano strumentale Al Centro. Confezione totalmente tv, anche nel ‘pre-testo’.

  • 21.21

    Questa cosa un po’ di massa non è che mi fa impazzire, ma dal b/n della sigla si entra nel live, in Arena.

  • 21.22

    Eccolo Claudio a colori.

  • 21.22

    “Claudio Baglioni in 50 Al Centro. Tratto da una storia vera”: è un film la vita di Baglioni. E inizia il primo atto, da Questo Piccolo Grande Amore. Senza una parola. Direttamente il brivido.

  • 21.24

    Eh beh, non male come effetto.

  • 21.25

    La grafica ci ricorda l’anno. Beh, il titolo è per quelli che hanno 6 anni, credo…

  • 21.25

    Colpo d’occhio dell’Arena, dall’alto. Un occhio.

  • 21.26

    Baglioni si spoglia piano piano: prima la sciarpa, poi il cappotto, ora la giacca… quante strofe mancano alla fine?

  • 21.27

    Ma quante camere ci sono all’Arena? A ogni stacco ce n’è una diversa…

  • 21.28

    Quel Claudio là dietro è troppo perfetto per essere casuale…

  • 21.28

    “Bentornati in questo mio mercato delle emozioni che sta qui da 50 anni”: e via con Porta Portese. Ma la bellezza del coro che si sente fisso sotto la sua voce? E ottomo Peparini.

  • 21.34

    Quanto ti voglio. Forzano riesce a portare la tv al centro dell’Arena con una prospettiva davvero esclusiva. Ma mai come questa volta, vedendo un concerto in tv, ho la sensazione che l’Arena ‘sfondata’ sia qualcosa di ‘inafferrabile’.

  • 21.38

    Con tutto l’amore che posso, con voci femminili e tangueri sul palco.

  • 21.42

    La grafica ci dice che stiamo entrando nel 1973: la 2CV nella grafica è un tocco di classe.

  • 21.50

    W l’Inghilterra: da una parte hai Peparini, dall’altra un palco splendido e ovunque Baglioni. L’imbarazzo della scelta, ma la capacità di far vedere tutto. Chapeau. Ma che colori ci sono? Luci magnifiche.

  • 21.53

    Non c’è un secondo di esitazione e pausa. Dritti su Io me ne andrei. Anche se questo arrangiamento…

  • 21.55

    “che importa noi…”

  • 21.56

    Santo Peparini con le sbarre luminose. Più prigione di così…

  • 21.58

    E Tu. L’Arena è una sola voce e Forzano ce la fa vedere.

  • 22.01

    Io sono certa che l’ambaradan del palco al centro, Baglioni lo ha fatto solo per quel giro su se stesso col dito in alto. E l’ovazione del pubblico.

  • 22.02

    E qua si entra nei verbi difettivi: Poster, con bandoneon.

  • 22.05

    Bella la coreografia di Peparini, as usual. La scatola che si va ali in Poster è un racconto nel racconto.

  • 22.07

    Si continua con Sabato Pomeriggio, altro successo 1975. Figlio mio, manco un attimo si è fermato…

  • 22.10

    Su, e dite che quando Baglioni si mette così, al centro della scena, con la posa anche un tantino affranta non state pensando che stia chiedendo proprio a voi di non andar via….

  • 22.13

    Quante Volte. Cos’è la classe? Cambiare la grafica per indicare ogni LP.

  • 22.15

    Ma che meraviglia il disegno del palco.

  • 22.17

    “Quante volte ti ho guardato
    Mentre mi cavavi gli occhi”

  • 22.17

    E ora tocca a Solo.

  • 22.20

    Un po’ di più. Più di questo è difficile, Claudio… lo sai.

  • 22.27

    “State tutti bene?”: apre sempre così Tu come stai.

  • 22.31

    Forzano riesce a non mettere due inquadrature uguali neanche per sbaglio: la sequenza 1-2-3-1-2-3 non sa cosa sia. Ed è la bellezza. Ora I Vecchi.

  • 22,35

    Restiamo nel 1981 con Le Ragazze dell’Est, altro pezzo di grande poesia. E qui tornano le coreografie di Peparini.

  • 22.41

    Via. Ed è il delirio. Lo si sente da qua. Da oltre mille km di distanza.

  • 22.43

    Baglioni che alza lo sguardo e trova la telecamera vuol dire solo una cosa: tante prove. E tanto lavoro.

  • 22.46

    E sugli straccivendoli c’è chi si straccia le vesti, con assolo poi di batteria: quando si dice fare spettacolo.

  • 22.47

    Primo e unico break finora. Bellezza.

  • 22.53

    Si torna con un’Arena tutta Rossa Gialla e Blu in onore del periodo dei tre tour che hanno segnato un’epoca: erano i primi anni ’90. E siamo a Strada Facendo, 1987

  • 23.00

    Avrai. E l’Arena e un cielo di stelle.

  • 23,03

    Arriva anche un tweet di Fiorello.

  • 23,06

    Uomini persi. E Peparini ci mette il suo.

  • 23.10

    Un nuovo giorno un giorno nuovo: la prima strofa è tra i pezzi che preferisco di Baglioni. Che intanto si avvicina allle platee.

  • 23.16

    Cambiano posizione anche le coriste: non avendo un palco tradizionale anche loro diventano parte della scena e dello spettacolo.

  • 23.17

    Notte di note, note di notte. Che bellezza lo specchio di Peparini.

  • 23.20

    E la magia di un circo visionario con un vero funambolo… Il numero che segue è straordinario. Un omaggio ad Acqua dalla Luna, mi verrebbe da dire. “Far sulla corda salti da capogiro..”.

  • 23.23

    E adesso la pubblicità.

  • 23,28

    La vita è adesso. Che bella l’inquadratura che gira con Baglioni. Io ho finito le parole. Non ne ho più.

  • 23.34

    Mille Giorni di Te e di Me: e qui si fermano gli orologi. Arrangiamento classico e ora tutti a cantare.

  • 23,37

    Beccare le amiche che cantano, complici, sorridenti, è l’essenza di un concerto.

  • 23.39

    Acqua dalla Luna è esattamente la sintesi di questo spettacolo. E’ la filosofia di questo show, di questo tour.

  • 23.43

    “Se crescesse acqua dalla luna..” Baglioni, Forzano e Peparini ce l’avrebbero fatta assaggiare stasera.

  • 23.44

    “ho sperato in un mondo migliore che fosse di tutti e di nessuno”: Noi No.

  • 23.47

    Fiori dal cuore..

  • 23.50

    Secondo break.

  • 23.54

    “Rimanete ben svegli dopo Baglioni” dice Duilio Gianmaria. Qua c’è l’adrelina in circolo, altrochè.

  • 23.55

    Io sono qui: era l’inizio del Tour Rosso. E’ come se si cominciasse ora. Sono passate solo tre ore circa dall’inizio…

  • 23.50

    Sugli alti dopo tre ore all’Arena si inizia a sentire un po’ di stanchezza nella voce. Ma non sposta nello spettacolo. E’ un live e sta cantando senza soste e senza risparmiarsi, dopo la pioggia presa ieri.

  • 00.01

    Bentornati a casa…. dice Baglioni prima di cantare Le Vie dei Colori.

  • 00.07

    Cuore di Aliante, 1997. Fu il prmo video realizzato da Forzano per Baglioni.

  • 00.10

    Equilibrista e altra bella coreografia di Peparini, mentre l’Arena direnta un arcobaleno.

  • 00.13

    Anche gli effetti speciali sul palco. Ed è già il momento degli anni 2000 con Sono Io (2003).

  • 00.18

    “L’uomo della storia accanto sono io” canta Baglioni prima di ringraziare il pubblico. “Abbiamo provato a raccontarvi nel tempo quello che è successo. Non sembra sia passato tanto tempo eppure 50è unbel numero. E’ bello essere circondato in questo teatro tornato a essere anfiteatro dopo 100 anni. Grazie di tutto. Essere qui al centro, con tutta questa musica che ci batte dentro: 50 anni fa non pensavo potesse succedere, quando ho iniziato ho pensato che finisse subito e invece è durato ed è stato sublime” dice Baglioni.

  • 00.20

    Tutti qui, al piano per Baglioni.

  • 00.21

    Anche il profilo di Baglioni sul palco. Ora però a Sanremo 2019 non facciamo come lo scorso anno, vero?

  • 00.22

    Anche le foto sul palco. Non c’è una cosa fuori posto. Non una.

  • 00.34

    Tutti qui, Baglioni canta i suoi anni e da casa mi sembra che l’Arena abbia trattenuto il fiato. O forse sono io.

  • 00.25

    La scaletta chiude Con Voi, non proprio la più esplosiva del repertorio. Spero in almeno un bis. Anche se Petrolio non credo abbia voglia di aspettare…

  • 00.29

    Volano i palloncini, rossi.

  • 00.3′

    Baglioni Al Centro. Meraviglia. Sull’ultima nota partono i titoli di coda. E’ solo la seconda tappa del suo tour ma questo resta un evento unico. La voice over nomina tutti i musicisti, i ballerini, gli artisti. Baglioni ringrazia Peparini e Forzano. “E’ una notte bellissima” e potrebbe continuare. Uno spettacolo meraviglioso. Durato 3 ore e mezza. E potrebbe continuare.

  • 00.36

    Un montaggio del meglio del concerto per chiudere dopo la pubblicità. Pure questo siete riusciti a fare in diretta…

  • 00.39

    Ah è il montaggio fatto ieri, con Baglioni che canta sotto il diluvio. Bravi bravi bravi!

Claudio Baglioni Al Centro, concerto all’Arena di Verona su Rai 1 | Anticipazioni

Claudio Baglioni Al Centro dell’Arena di Verona questa sera, 15 settembre 2018, in diretta su Rai 1 dalle 21.05 per la prima tappa del suo tour del cinquantennale di carriera che proseguirà nei palasport d’Italia. Un concerto-evento che seguiremo live su TvBlog. Dopo il concerto dei Capitani Coraggiosi in diretta dal Foro Italico di Roma con Gianni Morandi di qualche anno fa, Claudio Baglioni torna in solitaria in tv e in tour, tra un Sanremo e un altro: dopo lo straordinario esordio con Sanremo 2018 ora si attende il bis con Sanremo 2019. Nel mezzo un tour che si prevede senza esclusione di ‘colpi’ e di cui avremo molto probabilmente un assaggio, anche se l’allestimento dell’Arena sarà difficile da replicare altrove. E al chiuso.

Claudio Baglioni Al Centro | Scaletta

208′ minuti di musica per ripercorrere 50 anni di carriera, dagli esordi negli anni ’60 all’ultimo singolo, con almeno un brano da ciascun album pubblicato.

  1. Signoria Lia
  2. Al Centro: nuovo brano strumentale, presentato in anteprima su Rai 1.
  3. Questo Piccolo Grande Amore
  4. Porta Portese
  5. Quanto ti voglio
  6. Con tutto l’amore che posso
  7. Amore Bello
  8. W l’Inghilterra
  9. Io me ne andrei
  10. E tu
  11. Poster
  12. Sabato Pomeriggio
  13. Quante volte
  14. Solo
  15. Un po’ di più
  16. E tu come stai
  17. I vecchi
  18. Le ragazze dell’est
  19. Via
  20. Strada Facendo
  21. Avrai
  22. Uomini persi
  23. Un nuovo giorno un giorno nuovo
  24. Notte di note, note di notte
  25. E adesso la pubblicità
  26. La vita è adesso.
  27. Mille giorni di te e di me
  28. Acqua dalla luna
  29. Noi no
  30. Io sono qui
  31. Le vie dei colori
  32. Cuore di Aliante
  33. Sono io
  34. Tutti Qui
  35. Con Voi

 

Claudio Baglioni Al Centro | Il Palco

Per la prima volta l’Arena ospita uno spettacolo in platea, col pubblico in gradinata con posto numerato.

Il palco vede 8 pedane computerizzate nella parte centrale che creano movimenti verticali di diverse misure e forme, per un palco di 450 mq in continua evoluzione: 20 cambi d’abito

Quasi 4 ore all’insegna dei suoi successi, presentati in ordine cronologico. In scena 22 musicisti polistrumentisti, che spaziano tra fiati e archi, e 26 artisti di altre discipline per i quadri spettacolari, con 100 performer in scena. Un vero e proprio show a 360° con coreografie, scenografie mobili e movimenti innovativi che rappresentano gli stili del mondo della danza, del teatro e della rappresentazione mimica.

Tra gli elementi scenografici scelti per rappresentare questi primi 50 anni in viaggio e al centro della musica italiana c’è di sicuro una valigia. Grande attenzione ai dettagli, dalle luci ai costumi, passando per gli effetti speciali, come il video mapping su tutto il palco.

Claudio Baglioni, il programma

Prodotto da F&P Group e Bag, programma è scritto da Massimo Martelli, Duccio Forzano e Guido Tognetti con la regia televisiva di Duccio Forzano. La regia teatrale e le coreografie sono di Giuliano Peparini.

La direzione musicale è di Claudio Baglioni e Paolo Gianolio, il palco e la scenografia sono stati disegnati da Claudio Baglioni con Igor Ronchese, il direttore della fotografia è Marco Lucarelli, il Light Designer Carlo Pastore.

 

Claudio Baglioni Al Centro, come seguirlo in diretta e in live streaming

Al Centro va in onda sabato 15 settembre 2018 alle 21.05 su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501) e in live streaming su RaiPlay.

 

Claudio Baglioni Al Centro, second screen

L’hashtag ufficiale è #AlCentro. Video e clip sulla pagina FB di Claudio Baglioni, sul suo profilo Twitter, sul suo account Instagram, sulla pagina ufficiale FB di Rai 1,