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Claudia Mori – Fiction bloccate: “La RAI mi vuole umiliare”

Su Il Corriere della Sera di oggi appare una lettera di Claudia Mori – che, dopo la parentesi a X Factor si era dedicata in maniera estensiva alla sua attività di produttrice, che aveva portato, fra l’altro, al bel C’era una volta la città dei matti – con un duro attacco alla RAI. Si comincia

pubblicato 12 Agosto 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 13:37

Su Il Corriere della Sera di oggi appare una lettera di Claudia Mori – che, dopo la parentesi a X Factor si era dedicata in maniera estensiva alla sua attività di produttrice, che aveva portato, fra l’altro, al bel C’era una volta la città dei matti – con un duro attacco alla RAI. Si comincia parlando delle enormi difficoltà nel produrre e realizzare le fiction già andate in onda.

«De Gasperi», «Rino Gaetano», «Einstein» e «C’era una volta la città dei matti». Progetti realizzati lottando contro teoremi e poteri che si muovono all’interno di logiche che nulla hanno a che fare con gli interessi di una televisione veramente libera e pubblica come dovrebbe essere la Rai e non una tv di Stato come la chiamano molti politici, inviando un subdolo messaggio. La mia società di produzione, nei suoi nove anni di vita, ha prodotto soltanto 4 fiction ovvero 4 miniserie, una ogni due anni. Altri produttori, come ad esempio la Lux Vide e la Casanova di Luca Barbareschi ne producono quasi altrettante, ma all’anno.

E ora le avrebbero bloccato la fiction su Fred Buscaglione. Il tutto accadrebbe secondo decisioni che hanno a che fare anche con il mondo politico.

Chi spaventa di più produce più fiction. Sono stanca di decisioni che penalizzano le persone e professionisti seri e liberi a scapito del prepotente di turno, ovvero Barbareschi che, forte anche del suo ruolo politico, sta cercando di «scipparmi» questa fiction.

Difenderò fino alla fine il mio lavoro e le mie produzioni, oggi a rischio. Fino in tribunale se ne fossi costretta.

Secondo la Mori, che attacca a spada tratta, ci sarebbe una manovra da parte di Luca Barbareschi, che vorrebbe produrre la fiction sul cantante. Ma la Mori rivendica di aver parlato da tempo con il direttore di RAI Fiction Fabrizio Del Noce, afferma che il progetto sarebbe già stato accettato con entusiasmo dalla direzione RAI e che sarebbero già pronti e noti anche regista e attore protagonista: Davide Ferrario il primo, Filippo Timi il secondo. Il tutto, sarebbe dimostrabile attraverso un’ampia corrispondenza.

E qui interverrebbe Barbareschi. Scrive la Mori:

Anche di questa corrispondenza stranamente Barbareschi è venuto a conoscenza. Quindi mi ha telefonato minacciosamente dicendomi che io non avrei fatto la fiction su Buscaglione ma l’avrebbe fatta lui, nonostante solo quest’anno il produttore/parlamentare produca 4/5 fiction tra tra cui Il sogno del maratonetae Edda Ciano, presentate dalla ‘Ciao Ragazzi’ (la casa di produzione della Mori, ndR) 3/4 anni fa.

Secondo la Mori, infine, ci sarebbero anche i casi di altre tre miniserie che avrebbe proposto alla RAI: un progetto su Caruso, uno su Enzo Tortora, uno su Pier Paolo Pasolini. Tutti e tre i progetti sarebbero stati bloccati. Senza spiegazioni. L’attacco si chiude con una sferzata:

Non credo rientri nel ruolo di un produttore dover ogni volta rischiare di fallire a ogni cambiamento di direzione e di ‘casacca’ politica per il governo del momento’.