Citofonare Rai2, a giudicare dalla prima puntata, andata in onda domenica 3 ottobre su Rai2 (meglio ricordare la data, considerando gli ascolti non esaltanti), era un programma innocuo, banaluccio e dal sapore di già visto.
Citofonare Rai2, guardando la seconda puntata, è un programma più godibile, che mantiene la sua spiccata (e ostentata) vocazione popolare e che mostra più armonia nei contenuti. Anche se il limite principale resta nei testi (qual è il senso di commentare la notizia – di dieci giorni fa! – di Shakira aggredita dai cinghiali?).
Se il feeling tra Simona Ventura e Paola Perego era sembrato buono sin dall’esordio (la prima, più irriverente, fa da spalla alla seconda, più lineare), è vero anche che la migliore riuscita del secondo appuntamento è dovuta sostanzialmente dalla presenza di Giancarlo Magalli, vero trascinatore.
Emblematico il dialogo con la Ventura che gli chiede – non a caso – “Pensi di essere una vecchia volpe in televisione?“. Lui risponde: “Cambiamo animali, lasciamoli alle pelliccerie“. E poi ‘‘Mi sento come il limone tra le cozze” (riferito alle due conduttrici) e “Volevo salutare le ragazze di Macao. Sono rimaste qui da vent’anni’‘ (riferito al pubblico in studio). Ed ad un certo punto, quando le due conduttrici si alzano dal tavolo per spostarsi dall’altra parte dello studio, Magalli fa lo stesso, come se si sentisse implicitamente il terzo conduttore della trasmissione.
I punti deboli restano anche nella seconda puntata gli sketch in studio, ma anche alcune rubriche fisse, che danno al programma una coralità che appesantisce il ritmo, anziché renderlo più fluido. In questo senso va segnalata la tremenda imitazione di Belen Rodriguez ad opera di Alessandra Rametta, che nella seconda puntata ha proposto, invece, una Chiara Ferragni un filino più azzeccata (siamo generosi, lo sappiamo).
I punti forti? La scena, la dinamica tra le due conduttrici, la risata e l’attitudine all’improvvisazione da parte di Supersimo, in buona forma. Il gioco dei fagioli ha senso solo se considerato un omaggio alla Carrà (anche se Magalli oggi ha ricordato di averlo inventato lui, in versione autore), quello di Frigo è totalmente anacronistico (basta consultare Google e in 5 secondi si conosce la risposta giusta).
Citofonare Rai2, in definitiva, è un programma che non rischia (il segnale più chiaro in questo senso è quando affidi più spazi all’oroscopo) e che non fa nulla per nasconderlo. Ma il leggero miglioramento dalla prima alla seconda emissione lascia a Rai2 e alle due conduttrici qualche flebile speranza per il futuro.