È morto l’ex Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita
Lo storico leader della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita, Presidente del Consiglio nel 1988, è morto all’età di 94 anni.
L’ex Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, storico segretario della Democrazia Cristiana, è morto questa mattina a 94 anni nella casa di cura Villa dei Pini di Avellino, dove era ricoverato per un percorso di riabilitazione in seguito a un intervento al femore a cui era stato sottoposto lo scorso febbraio.
A renderlo noto è stato Walter Vigilante, vice sindaco di Nusco, piccolo comune in provincia di Avellino in cui De Mita era nato e di cui era sindaco dal 2014.
Il simbolo della Prima Repubblica e figura di rilievo della Democrazia Cristiana
Tra i simboli della Prima Repubblica, De Mita raggiunge l’apice del successo politico quando fu il Presidente del Consiglio per poco più di un anno, tra il 1988 e il 1989, della grande coalizione formata da DC-PSI-PRI-PSDI-PLI. In quei mesi di guida dell’esecutivo rimase anche segretario della Democrazia Cristiana, diventandone Presidente sul finire della sua permanenza a Palazzo Chigi, dal marzo 1989.
L’esecutivo da lui guidato non resse alla crisi aperta dal suo storico alleato-rivale, Bettino Craxi, ma la carriera politica di De Mita non si interruppe lì. Dopo essersi dimesso da Presidente del Consiglio, De Mita rimase deputato fino al 1994 – era alla Camera ininterrottamente dal 1963, passando da Ministro per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno a Minestrò del Commercio con l’Estero e Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato – e tornò alla Camera dal 1996 al 2008 accavallando il suo ruolo da deputato a quello di europarlamentare dal 1999 al 2004.
Il terremoto dell’Irpinia e Tangentopoli
Dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 De Mita fu coinvolto in prima persona nell’inchiesta penale Mani sul terremoto, legata al filone Mani Pulite, sulla gestione dei fondi destinati ai comuni danneggiati, ma tutto si concluse con la prescrizione di tutti i principali capi d’imputazione. Lo scandalo si protrasse fino alla metà degli anni ’90, quando De Mita fu coinvolto anche in Tangentopoli. Accusato di finanziamenti illeciti, De Mita uscì senza condanne dall’inchiesta grazie all’amnistia del 1990. De Mita fu coinvolto anche in un filone laterale dello scandalo Parmalat e, sul finire degli anni ’90.
Dalla DC a L’Italia è Popolare: gli ultimi anni di Ciriaco De Mita
Definito “intellettuale della Magna Grecia” da Gianni Agnelli, De Mita visse anche l’ultimo periodo della Democrazia Cristiana, anche se non più da segretario del partito. Fu tra i primi a entrare a far parte del Partito Popolare Italiano dopo lo scandalo Tangentopoli, ma non assunse mai un ruolo di rilievo, anche se nel 2002 contribuì all’ingresso del partito nella Margherita di Francesco Rutelli. Dopo una brevissima parentesi nel Partito Democratico tra il 2002 e il 2008, De Mita si candidò al Senato come capolista in Campania per l’Unione di Centro nel periodo di presidenza di Casini.
Negli ultimi anni, dopo esser stato eletto sindaco di Nusco nel 2014 proprio con l’Unione di Centro, De Mita abbandona il partito dopo il riavvicinamento dello stesso al centrodestra e, insieme al nipote Giuseppe De Mita, dà vita al movimento “L’Italia è Popolare” e riesce a farsi confermare alla guida del comune di Nusco col 60% delle preferenze.
La politica italiana ricorda Ciriaco De Mita
Palazzo Chigi ha prontamente diffuso una nota per ricordare De Mita:
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa di Luigi Ciriaco De Mita. Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, più volte Ministro, protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all’ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come Sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo.
Enrico Letta ha affidato a Twitter un breve messaggio di cordoglio:
Un appassionato di politica. Un grande leader che non si è mai tirato indietro nel compiere scelte difficili. E che ha investito come pochi altri sull’apertura della politica ai giovani in un tempo in cui avveniva esattamente l’opposto. Tanti, intensi ricordi.
E anche il leader della Lega Matteo Salvini ha speso due parole per ricordare la figura di De Mita:
Una preghiera per Ciriaco De Mita: al di là delle diverse opinioni, la sua passione per la politica e l’attenzione per la comunità meritano rispetto. Condoglianze alla sua famiglia.