Cino Tortorella: “La Rai se ne infischia dei bambini”
Il nostro necrologio alla tv dei ragazzi era profetico. Ad unirsi al lutto è un presentatore simbolo della tv pedagogica: Cino Tortorella. Alla presentazione del 50° Zecchino d’oro, lo storico patron spara a zero sulla rete ammiraglia e la sua scarsa attenzione all’intrattenimento per bambini:“E’ chiaro il disinteresse di Raiuno per i bambini e dunque
Il nostro necrologio alla tv dei ragazzi era profetico. Ad unirsi al lutto è un presentatore simbolo della tv pedagogica: Cino Tortorella. Alla presentazione del 50° Zecchino d’oro, lo storico patron spara a zero sulla rete ammiraglia e la sua scarsa attenzione all’intrattenimento per bambini:
“E’ chiaro il disinteresse di Raiuno per i bambini e dunque per le famiglie”.
Il mitico Mago Zurlì ha espresso anche un’accusa piuttosto accesa contro il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, reo di non essersi presentato (come sempre) alla conferenza stampa:
“Mi chiedo a che numero di edizioni devo arrivare per poter avere in una conferenza stampa anche il direttore. Non ho mai avuto la fortuna e il piacere di vederlo seduto davanti a me, e sicuramente non ha mai baciato nessuno allo Zecchino”.
Il Capostruttura di Raiuno, Massimo Liofredi, si è affrettato a chiarire che Del Noce era stato bloccato in una riunione e ha ammesso che quella di quest’anno sarà probabilmente l’ultima volta che la gara canora verrà presentata in una veste defilata e retrocessa al pomeriggio:
“Delle variazioni nel tempo ci dovranno essere, forse anche tornando al passato”.
Alla conduzione del programma, che andrà in onda dal 20 al 24 novembre, si alterneranno Lorena Bianchetti per le prime due serate, Massimo Giletti al venerdì e Veronica Pivetti in occasione della finalissima. Accanto a loro, a fare gli onori di casa, ci saranno Veronica Maya, Francesco Salvi e Cino Tortorella.
Per festeggiare il traguardo storico delle cinquanta edizioni, il 21 dicembre andrà in onda uno speciale in prima serata su Raiuno, alla quale parteciperanno grandi personaggi dello spettacolo per interpretare i migliori successi della rassegna. Alla conduzione Pupo, che racconta di aver già dato anni fa il proprio contributo in veste di autore:
“La prima volta che ho partecipato allo Zecchino era il 1987 e nessuno si occupava di me, tranne banche e strozzini. All’annuncio della canzone vincitrice, che era Canzone amica, scritta da me, io ero a casa a piangere, in mezzo ad un mare di problemi, ma quella fu la molla che mi restituì la voglia di andare avanti”.
In occasione della serata-evento ritroveremo la mascotte Topo Gigio, altro grande assente dell’edizione in partenza per motivi di budget. Pare, infatti, che per farlo muovere occorrano sei persone, un dispendio ritenuto troppo esoso per un day time…
[Fonte Leggo]