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Cicchitto contro Fazio: quando la critica è automatica

Di Pietro è stato uno degli ospiti a Che Tempo che fa sabato scorso. L’intervista di Fazio non può naturalmente vertere esclusivamente sul libro (Il Guastafeste, scritto con Gianni Barbacetto) che il leader dell’Italia dei Valori è lì per presentare, si parla di politica. Apparentemente ci sono le domande del conduttore e le risposte rustiche,

8 Aprile 2009 23:40


Di Pietro è stato uno degli ospiti a Che Tempo che fa sabato scorso. L’intervista di Fazio non può naturalmente vertere esclusivamente sul libro (Il Guastafeste, scritto con Gianni Barbacetto) che il leader dell’Italia dei Valori è lì per presentare, si parla di politica. Apparentemente ci sono le domande del conduttore e le risposte rustiche, genuine ed a loro modo indubbiamente efficaci di Di Pietro. In realtà, con un minimo di attenzione, ci si rende conto che le domande di Fabio Fazio in questa particolare occasione sono molto diverse rispetto a quelle riservate agli ospiti che normalmente si accomodano sulle poltroncine bianche di Che Tempo che fa.

Niente salamelecchi, niente piaggerie (alle quali, invero, Fazio ci ha abituato), ma domande (tutte) che in rapida successione affrontano temi spinosi, quelli che mettono più in difficoltà Di Pietro. I cittadini, o forse sarebbe meglio chiamarli “elettori” vista la prossimità delle Europee, possono ascoltare l’ex magistrato di Mani Pulite che cerca di svicolare, quando può, e di giustificarsi di fronte ad interrogativi che un intervistatore prezzolato non gli porrebbe di certo.

La questione della candidatura dello stesso Di Pietro come capolista alle Europee, candidatura fittizia vista la contemporanea presenza nel parlamento italiano, di quella di Luigi De Magistris che attenderà la sua (probabile) elezione per dare le dimissioni dalla magistratura, il caso De Gregorio, il famoso senatore eletto con l’Idv nella breve legislatura del secondo Governo Prodi che dopo poche settimane aveva già fatto il grande passo verso Berlusconi, l’accusa di voler indebolire gli alleati (il Pd) piuttosto che l’avversario dichiarato (il Pdl). Il tutto accompagnato da una sistematica sottolineatura ironica su tutti gli scivoloni linguistici che Di Pietro regala.

Di Pietro è così costretto ad esibirsi in zig zag retorici, che decisamente non gli si attagliano, per rintuzzare il colpo e cercare ugualmente di far passare il suo “messaggio”. Nonostante tutto l’intervistato si presta, non agita il dito denunciando una lesa maestà, nonostante Fazio sia parso esclusivamente impegnato a punzecchiarlo. Il giorno dopo accade l’incredibile. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl, rilascia alle agenzie la seguente dichiarazione:

La trasmissione di Fabio Fazio con la performance concessa a Di Pietro è stata assolutamente indecente e ha superato ogni limite di faziosità.

Sarebbe il caso, tanto per cambiare, che l’automatica insofferenza per lo spazio riservato in tv ad un politico della parte avversa sia quantomeno accompagnata da una reale visione dei programmi oggetto delle critiche. Così, tanto per non fare brutte figure e dare l’impressione di volerla semplicemente e sistematicamente buttare in cagnara.

Chi non volesse fare come l’On. Cicchitto può rivedere il video dell’intervista di seguito.

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