Chris Noth accusato di violenza sessuale: bufera sull’attore di And Just Like That
Due donne accusano l’attore di Sex and the City e The Good Wife di aver abusato di loro nel 2004 e nel 2015, ma lui nega: “Mai superato quel confine”
Anche il mondo di Sex and the City è stato travolto da una delle -purtroppo- numerose accuse che siamo ormai abituati a sentire a proposito della cattiva condotta di alcuni attori, che avrebbero abusato in passato di alcune donne. Questa volta, nell’occhio del ciclone delle accuse è infatti finito Chris Noth, meglio noto per i fan della serie tv come Mr. Big, l’amore della protagonista Carrie (Sarah Jessica Parker).
Cos’è successo? A pochi giorni dal debutto di And Just Like That, l’atteso sequel della serie cult degli anni Duemila, due donne hanno pubblicamente accusato Noth di aver abusato sessualmente di loro. Le due donne -che oggi hanno 40 e 31 anni e che non si conoscono- hanno raccontato le loro storie separatamente a The Hollywood Reporter, che per primo ha dato la notizia.
Quando Noth la invitò a visitare New York ed a passare del tempo con lui nella piscina di un palazzo in cui aveva un appartamento, lei accettò, sapendo che in quello stesso palazzo viveva un suo amico e che sarebbe andata a visitarlo insieme ad un’amica del college. Noth aveva con sé un libro, e chiese alla donna -appena entrata nello showbusiness- di riportarglielo poco dopo nel suo appartamento, per avere un’opinione sull’idea di realizzare un progetto tratto da quel volume. Nell’appartamento, si sarebbe consumata la violenza: dopo qualche bacio, la vittima ha chiesto di fermarsi, ma Noth l’avrebbe portata in camera da letto, ridendo quando lei gli chiese di usare delle precauzioni.
Il secondo episodio risale invece al 2015, quando Noth era ancora nel cast di The Good Wife. A New York Noth incontra una ragazza, al lavoro come responsabile dell’area vip di un locale oggi chiuso. Inizialmente, si sentì lusingata dalle attenzioni dell’attore, di cui era fan, ed accettò un invito a cena pur sapendo che era sposato. La cucina del ristorante era chiusa, e così i due rimasero a bere vino, fin quando lui non l’avrebbe invitata a casa a proseguire la loro chiacchierata. E’ lì che si consumò la violenza, in una maniera molto simile a quella raccontata dall’altra vittima.
La replica di Noth è stata immediata:
“Le accuse su di me fatte da persone che ho incontrato anni, se non decenni fa, sono categoricamente false. Queste storie potrebbero essere di trent’anni o trenta giorni fa, ma un ‘no’ vuol dire sempre ‘no’, e no ho mai superato quel confine. Gli incontri erano consensuali. E’ difficile non chiedersi della tempista dell’uscita di queste accuse. Non so perché ne stiano parlando ora, ma so di non aver mai violentato queste donne”.
La “tempistica” a cui fa riferimento Noth riguarda l’uscita di And Just Like That, e tutto il lancio promozionale a proposito: ma proprio questo continuo parlare di Sex and the City e di Noth avrebbe scatenato nelle due donne ricordi dolorosi che le hanno spinte a parlare.
-ATTENZIONE: SPOILER SU AND JUST LIKE THAT-
Le accuse, e ciò che ne potrebbe derivare, non dovrebbero comunque avere delle ripercussioni sulla messa in onda di And Just Like That: chi ha visto i primi episodi della serie (in onda in Italia su Sky e su Now), sa che il personaggio di Mr. Big muore alla fine della prima puntata, colto da infarto dopo essersi allenato su una cyclette.
Il fine settimana scorso, proprio quella scena aveva spinto la Peloton, azienda produttrice dell’attrezzo su cui si allena il personaggio e che viene citata più volte nella trama, a realizzare uno spot diffuso sui social con testimonial proprio Chris Noth, per rimarcare che i propri prodotti non sono pericolosi per la salute di chi li usa, come invece -secondo loro- si sarebbe potuto evincere dalla serie.
Ad ogni modo, Peloton nelle ore scorse ha deciso di rimuovere lo spot. “Ogni accusa deve essere presa seriamente”, dice l’azienda. “Non le conoscevamo quando abbiamo chiesto a Chris Noth di realizzare lo spot in risposta alla serie. Mentre cerchiamo di saperne di più, abbiamo smesso di promuoverlo”.