Chopped USA su Food Network: intervista a Ted Allen (esclusiva Blogo)
Chopped USA, celebre cooking show di Food Network, sbarca in Italia. Ted Allen ci spiega in cosa consiste e cosa dobbiamo aspettarci.
In attesa della versione italiana di Chopped con Gianmarco Tognazzi e in giuria i 3 chef di fama internazionale Philippe Leveillé, Rosanna Marziale e Misha Sukyas, da domani, lunedì 10 luglio alle 21.10, ogni lunedì e giovedì su Food Network (Canale 33 del digitale terrestre) arriva la versione americana del celebre cooking show condotto da Ted Allen, in onda dal 2009 ad oggi, per un totale di 35 stagioni e oltre 400 episodi.
Chopped è una gara culinaria adrenalinica in cui 4 chef professionisti trasformano ingredienti fuori dal comune in uno straordinario menù di tre portate per aggiudicarsi un premio in denaro del valore di 10.000 dollari. La gara si sviluppa in tre round, alla fine dei quali tre giudici, prestigiosi chef americani, devono decidere chi far proseguire e chi eliminare. Il temuto verdetto viene comunicato a Ted Allen che lo annuncia pronunciando la famosa frase: “sei tagliato fuori”. Il celebre conduttore ci spiega in esclusiva il programma.
Spieghi, a chi non lo conosce, che tipo di programma è Chopped e perché è diverso dalle altre sfide culinarie?
Chopped è una competizione culinaria tra 4 chef di talento. Uno contro l’altro, si fronteggiano in 3 round di gara che consistono nella preparazione di 3 portate: un antipasto, un primo e un dessert. Ogni concorrente deve creare un piatto originale in poco tempo, utilizzando le combinazioni di ingredienti misteriosi scelti per ogni round. I giudici del programma, alcuni dei più prestigiosi chef degli Stati Uniti, devono poi decidere, per ogni round, chi mandare avanti e chi “tagliare fuori”. In palio per il vincitore 10 mila dollari. Ciò che rende diverso Chopped, rispetto agli altri talent culinari, è la varietà dei partecipanti, le loro storie personali e ovviamente gli ingredient misteriosi all’interno dei cestini. Ai telespettatori da casa sembra impossibile creare un piatto con ingredienti di questo tipo e li fa letteralmente impazzire scoprire cosa riescono a creare questi talentuosi chef, nonostante il poco tempo a disposizione, che spesso rappresenta la difficoltà più grande di ogni sfida.
Negli anni com’è cambiato il format? Ci dici qualcosa sui concorrenti?
Una delle caratteristiche più importanti di Chopped è che non è necessario essere uno chef popolare per partecipare. Abbiamo avuto episodi speciali con chef che si sono messi in competizione uno contro l’altro, ma anche membri delle forze dell’ordine, pompieri, nonne e teenager.
Quanto ci mettono i giudici a decider chi “tagliare fuori? Ricordi un’eliminazione particolarmente sofferta?
Il tempo che i giudici si prendono per decidere chi eliminare varia a seconda dei partecipanti e da come vengono percepiti i loro piatti.
Sei il conduttore di Chopped dal primo giorno. Oggi il programma è giunto alla sua 19esima stagione e recentemente ha vinto il James Beard Award e anche tu hai vinto un James come suo presentatore. Che sensazione si prova ad essere parte di questo successo e che significato hanno per te questi riconoscimenti?
Sono molto onorato. Il James Beard Award negli Stati Uniti è il premio più prestigioso nell’industria del food. Inoltre, mi reputo fortunato di poter lavorare con alcuni dei più stimati chef al mondo che sono anche diventati amici. E, alla fine della giornata, quando il lavoro è anche divertimento, non c’è niente di meglio.
Da dove arriva la tua passione per il cibo e come hai iniziato a lavorare in questo mondo?
Scrivo per Esquire magazine, ma sono anche un consulente di Chopped per il food e il vino. Ho sempre avuto una grande passione per le arti culinarie e amo cucinare da quando sono bambino.
Sei sempre voluto diventare un presentatore tv? Come lo sei diventato e quale è il segreto del tuo successo?
Mi considero una persona fortunata: questo lavoro fa combaciare perfettamente le mie passioni. E, come in ogni lavoro, bisogna lavorare sodo per avere successo.
L’essere il presentatore di Chopped ha cambiato il tuo stile di cucina?
Ho imparato tantissimo grazie a Chopped. Abbiamo passato intere giornate a parlare di cibo e ingredienti vari e su come sia meglio prepararli. Spesso mi ritrovo a pensare alle combinazioni di ingredienti più diverse per preparare una ricetta. E’ la sfida di provare qualcosa sempre nuovo.
Perché secondo te il pubblico è affascinato dalle cooking competion in tv?
Normalmente gli chef hanno il pieno controllo degli ingredienti e degli utensili del mestiere. Così è interessante vederli in sfida con ingredienti complicati e sotto pressione per il poco tempo a disposizione. Ho presentato ogni singolo episodio dello show – quasi 400 puntate – e ancora oggi tutto questo continua ad affascinarmi.