Home Italia 1 Addio a “Invisibili”: mancanza di sponsor

Addio a “Invisibili”: mancanza di sponsor

La notizia è passata completamente sotto silenzio, invisibile, come il titolo del programma (Invisibili per l’appunto), ma vale la pena parlarne. La trasmissione condotto da Marco Berry, dedicata alle storie di chi vive per strada e andata in onda su Italia1 per varie edizioni, è stata costretta a chiudere i battenti. La motivazione sembra uno

20 Novembre 2007 16:58

InvisibiliLa notizia è passata completamente sotto silenzio, invisibile, come il titolo del programma (Invisibili per l’appunto), ma vale la pena parlarne.
La trasmissione condotto da Marco Berry, dedicata alle storie di chi vive per strada e andata in onda su Italia1 per varie edizioni, è stata costretta a chiudere i battenti. La motivazione sembra uno scherzo, ma è realtà:

gli inserzionisti hanno rifiutato di occupare gli spazi, non ritenendoli commercialmente interessanti

E’ stato Fabio Calvi, il regista, ad annunciarlo qualche giorno fa al Grande Talk.

Ora, che un programma venga chiuso, spostato, tagliato e quant’altro per esigenze di palinsesto, ci sta – bisognerebbe aprire una lunga parentesi sul rispetto del telespettatore, ma evitiamo – , soprattutto quando si tratta di reti commerciali. Il fatto però che degli inserzionisti si rifiutino di pagare spazi pubblicitari all’interno di una trasmissione che ha fatto buoni ascolti e che ha vinto svariati premi (premio Ilaria Alpi, Telegatto della critica, ecc.) e che di conseguenza tale trasmissione venga accantonata, mi sembra assurdo, irreale.
Uno spot all’interno di un programma sui barboni? Per carità!” avrà pensato chi “sborsa”, credendo forse che il target di riferimento della trasmissione sia quello degli squattrinati.

Possibile che qualche rete minore non possa prendersi il programma? La7 per esempio, che proprio recentemente ha dimostrato di non essere così legata al Dio Denaro trasmettendo Il sergente di Marco Paolini senza alcuna interruzione pubblicitaria. Che, tra l’altro, ha visto alla regia lo stesso Calvi.
Forse sarebbe il caso di fare un piccolo appello. Chissà che questo blog non possa essere d’aiuto…

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