Sanremo 2023, la lettera-monologo di Chiara Ferragni a se stessa
Il monologo di Chiara Ferragni nella prima serata di Sanremo 2023 è una lettera scritta alla sé bambina, tra retorica e commozione.
“Ciao bimba”.
Inizia così la lettera che Chiara Ferragni a scritto alla sé bambina, piena di retorica e di tenerezza, che ha letto a Sanremo 2023.
“Le sfide più importanti sono quelle dentro la tua testa” dice alla bambina che è stata. Insicurezza è una delle parole chiave, ma è tutto un incoraggiamento a non avere paura, perché “quando hai paura vuol dire che stai facendo bene” legge la Ferragni, che si commuove più volte leggendo la lettera che ha scritto di proprio pugno: quando parla di sé piccola e quando parla ai figli. “La cultura ci ha insegnato che quando diventi mamma sei solo una mamma: quante volte la società fa sentire sbagliate le donne che stanno lontane per lavorare e quanto lo stesso trattamento è riservato agli uomini? Mai. Ma se loro saranno sempre il primo dei tuoi pensieri allora sei una brava mamma, non perfetta...”.
Una lunga lettera, che parla di uomini insicuri, di successi da celebrare, da traguardi da celebrare, sempre.
“Ti vorrei abbracciare piccola Chiara, per dirti che andrà tutto bene e che sono fiera di te”.
Il tutto indossando un abito fintamente ‘nude’, nel senso che – come spiega subito – si tratta di un disegno fatto sulle sue forme.
Il problema, però, resta proprio il momento monologo.
Il testo della lettera di Chiara Ferragni, monologo a Sanremo 2023
Ciao bimba.
Ho deciso di scriverti una lettera e mi commuovo se ti penso, non so perchè. Forse mi manchi o forse per farti vedere la mia vita: mi conoscono in tanti e mi apprezzano milioni di peronse anche se non piaccio a tutti. Ma piaccio a me stessa èd è un ottimo inizio. Il tuo futuro? renderti fiere. Faccio tutto per te per la bambina che sono stata. Ho sempre avuto un pensiero fisso: non sentirmi abbastanza. Vorrei abbracciarti forte e se ho pensato male di te e di me, non lo meriti Sei abbastanza e lo sei sempre stata. Se non ti sei sentita abbastanza in diversi occasioni, lo eri. E se ti sentirai ancora così non preoccuparti: è normale che lo sia. Le sfide più impo sono sempre nella nostra testa e noi.
Si continua ripercorrendo la sua vita:
“Piccola Chiara, crescerai, ci sarà felicità e tristezza ma vivi tutti quei momenti perchè fanno parte del tuo percorso e di te. Un mio amico mi ha detto che bisogna vivere le montagne russe, quando manca il fiato e quando la vetta non si vede. La paura, che vogliamo cacciare sempre, è una sifda per te stessa. Se hai paura e allora è la cosa giusta da fare. Le insicurezze le socnfiggerai altre le porteai avanti. Ora ho due figli e di Fede non ti dico niente ma con lui scopriparai l’amore vero. Sarai sempre la stessa persona con tutti suoi difetti ma gli infallibili fanno sempre il loro meglio. Fare il genitore? Sarà difficile ma i tuoi figli saranno lì al tuo fianco”.
È anche una occasione per uno sguardo alla società di oggi:
“La nostra società ci dice che quando sei mamma hai una nuova identità ma sei sempre la stessa. Ci sentiamo sbagliate quando andiamo in maternità o quando non siamo con i nostri figli ma non è così. Fai del meglio per i tuoi anche se non perfetta. Celebra i tuoi successi sempre e non sminuirti: noi donne ci facciamo piccole davanti a uomini insicuri, io ci sono passata. Da donna dovrai affrontare problemi al lavoro e per il tuo corpo: sei una suora o una troia. Ma essere una donna non è un limite, insieme alle altre donne possiamo cambiare. Io ci sto provando”.
La lettera è accompagnata dalle foto dei suoi affetti: lei piccola, i genitori, i figli. La chiosa è rassicurante, mentre l’emozione ha percorso tutta la lettura.
“Non dubitare piccola Chiara, andrà tutto bene, sii fiera di te”