Chi L’ha Visto, Floriana Secondi sul caso Pino Flamini: “Non era uno stupratore”
Il regista romano invitava giovani attrici ai casting presso la sua Accademia di Recitazione, poi abusava di loro. Floriana sostiene però che fosse “un semplice millantatore”.
Si parla ancora del caso Pino Flamini a Chi L’Ha Visto, il regista ai domiciliari che, piuttosto conosciuto a Roma e dintorni, organizzava casting a giovani attrici alle quali prometteva futuri ruoli attoriali in diverse pellicole, ma con l’unico scopo di abusare di loro.
Ospite in studio con Federica Sciarelli anche Floriana Secondi, ex concorrente del Grande Fratello che Flamini lo conosceva bene, e che senza dubbi lo difende: “Un conto è dire che lui fosse un millantatore, un altro conto è dire che fosse uno stupratore” spiega Floriana, che prosegue: “Lui diceva di essere quello che non era, prometteva cose che non stavano ne in cielo ne in terra e si vantava di essere promotore di Giorgia e Ramazzotti nonostante ovviamente non lo fosse”.
Quel che è certo, è che le vittime di Flamini fossero tutte giovanissime, alcune anche minorenni all’epoca dei fatti. Ma la Secondi rincara la dose: “Il suo problema più grande non era sicuramente quello di provarci con le giovanissime. Vi assicuro che in quel periodo, stiamo parlando di 7 o 8 anni fa, ne giravano tantissime”, prima di sottolineare di quanto Flamini con lei si sia sempre comportato benissimo. Anche Floriana, infatti, lo aveva incontrato per motivi di lavoro, senza però aver alcun problema.
Dalle sue vittime più giovani, Pino Flamini si faceva chiamare “Maestro“, millantando un’Accademia di Recitazione che in realtà altro non era che un vero e proprio luogo di violenza. A denunciare il tutto, due sue ex collaboratori.
Del caso Flamini si era già parlato anche questa mattina a Storie Italiane. In collegamento telefonico, un collaboratore dell’ex regista aveva confermato le parole di Floriana: “Conosco Pino da circa dieci anni, inizialmente collaboravo con lui. Il suo modo di fare affascinava molte ragazze, che spesso e volentieri arrivavano ad accettare compromessi pur di ottenere ciò che desideravano. Lui tendeva a gonfiare un po’ le cose”, conclude, sostenendo la tesi di Floriana Secondi secondo la quale il regista altro non fosse che un ‘semplice millantatore’.