Chi dice a Veronica Maya che Lo Zecchino d’oro non è il suo Fantastico?

Ieri si è concluso Lo Zecchino d’oro, con una promessa disperatamente autoconsolatoria della sua conduttrice fissa – da qualche anno a questa parte – Veronica Maya: che resterà su RaiUno. Il problema non è che lo Zecchino d’oro abbia fatto il suo tempo e che quest’edizione non abbia registrato ascolti esaltanti (dopo il salto, vi proponiamo un boxino di confronto delle puntate finali dell’anno scorso e di quest’anno).

Il vero problema è che non si investe più sui volti della tv dei ragazzi. Salire sul carrozzone dell’Antoniano è diventato talmente chic per il “conduttore medio”, ma al tempo stesso cheap per un fuoriclasse (figuriamoci se la Clerici – che pure ne ricicla i motivetti da anni – si piegasse a risollevarlo), che a rimetterci è solo il baby-telespettatore.

Un tempo lo Zecchino aveva dei suoi scudieri esclusivi, che ci credevano sul serio e non lo difendevano solo per interessi professionali. Lo Zecchino era Cino Tortorella, Cristina d’Avena, Topo Gigio, persino Heather Parisi ai tempi delle Feste della mamma. Lo Zecchino era fatto di volti rassicuranti, fuori dai giri delle scuderie o dei contratti aziendali.

Da diverse edizioni, invece, lo Zecchino d’oro è diventato la borsa di Prada di Veronica Maya, che vi ha messo le grinfie in una maniera morbosamente autocelebrativa. La conduttrice, che pure è impeccabilmente posata in Verdetto Finale e si è fatta apprezzare per la sua spigliatezza a Uno Mattina Estate (lì l’avevo incensata), ha dentro di sé una pericolosa sindrome, che è quella della soubrette a tutti i costi. Ci aveva provato – senza successo – a dimostrare di essere cresciuta a pane e Lorella Cuccarini in Incredibile, flop in prima serata. Qui il suo storico can can e qui un altro classico degno del Bagaglino, Amado mio.

Poi l’hanno relegata in daytime con tailleur gessati e Veronica si è dovuta “sfogare” in altre sedi (dalle pagine di gossip, in cui è quasi sempre in costume o in mises seducenti, alle feste private con la sua compagna di ‘goliardate’ Manuela Arcuri – ricordate Bikini?).

Ora, la Maya anche quest’anno non era sola alla conduzione, ma dopo due anni di melensaggini con Paolo Conticini le hanno affiancato un co-conduttore più maturo (solo anagraficamente, visto il suo spirito da Peter Pan).

Ebbene, sin dal primo momento – senza che sembrasse una gag – Veronica ci ha tenuto a sottolineare che i bambini dello Zecchino sono suoi, per poi farsi dedicare persino una canzone con il suo nome (tra l’altro, quando si deciderà a piantarla col gioco di parole con l’ape Maya saremo tutti più felici).

Insegno, dalla sua, si è messo in gioco, alla faccia di chi abbia malignato sulla sua presenza imposta. Dalla sua, infatti, ha un curriculum adeguato allo scopo: i mascheramenti ridicoli a cui si è sottoposto erano all’altezza della sua “esperienza” nella Buona Domenica di Costanzo, in cui di certo non recitava Shakespeare. Lui e la Maya hanno giocato talmente tanto sul loro antagonismo da finire per oscurare lo spirito autenticamente giocoso della kermesse.

Pur di essere al passo coi tempi, lo Zecchino si è snaturato con la sfida a squadre tra le maye e i pini, a immagine e somiglianza dell’ego dei capisquadra. A questo si è aggiunta durante la settimana una giuria che ammiccava ruffianamente ai talent show, ma con esponenti di dubbio pregio come Samantha De Grenet e Yvonne Sciò. Questo per dire che la colpa non è dell’Antoniano, ma della Rai che trasforma un suo marchio incontaminato in un party in cui si imbuca chiunque, senza avere la “patente” per farlo.

Per dire, due volti come Georgia Luzi e Massimiliano Ossini (che avrebbe potuto lasciare per una settimana Cose dell’altro Geo) sarebbero stati molto più genuini, come altrettanto stimolante sarebbe stato riportare alla conduzione un presentatore istituzionale, come Fabrizio Frizzi o Mara Venier (vista la sua pausa forzata da La vita in diretta).

Oppure, risparmiando sui costi, si poteva investire sul sodalizio con Dea Kids, che partorendo lo spin-off dello Zecchino Show ha chiamato all’appello personaggi ben più degni come lo stesso Massimiliano Ossini, Roberta Lanfranchi e il piccolo Mimmo dei Cesaroni. Insomma, allo Zecchino vero quest’anno mancavano le attrazioni per i bambini, come Geronimo Stilton, i Teletubbies o qualsiasi altro personaggio di fantasia che sta spopolando nelle pagine su Facebook, vista anche la concomitante giornata dell’infanzia. L’anno scorso, almeno, si inventarono la partnership con Music Gate.

Protagonisti fissi della scena, invece, una Maya leziosa che ha scambiato una festa per bambini con il suo Fantastico e un conduttore sornione che aveva scritto in faccia ogni istante ‘che se deve fà pè campà’. Poi non ci lamentiamo che lo Zecchino è morto: lo hanno fatto morire, mettendogli alla conduzione delle primedonne mal mascherate da baby-sitter. Non ce ne voglia la forbita Maya, che oggi andrà ospite dal suo mito a Domenica In, ma l’aula di un tribunale le fa bene per placare la sua straripante mania di protagonismo (a scapito di chi ha intorno e del contesto).

GLI ASCOLTI DELLO ZECCHINO D’ORO

La puntata del venerdì dell’edizione 2009: Il 52° Zecchino D’Oro condotto da Veronica Maya con Paolo Conticini è stato seguito nella prima parte da 2.561.000 telespettatori, share 21,45% e nella seconda da 2.133.000 22,12% mentre Pomeriggio Cinque da 2.278.000 e 21,69% nella prima, 2.799.000 20,52% nella seconda.

La puntata del venerdì dell’edizione 2010: La prima parte del 53° Zecchino d’Oro ha avuto 1.966.000 telespettatori share 17,40% e la seconda 2.728.000 20,05%. Pomeriggio Cinque condotto da Barbara d’Urso che ha trattato degli sviluppi su Avetrana, ha raggiunto l’ascolto record di 3.103.000 telespettatori, share 27,42% (29,95% su t.c.). A seguire, Pomeriggio Cinque Grande Fratello con la striscia del reality in cui tra l’altro il concorrente Nando ha parlato di una molestia, è stata vista da 2.391.000 telespettatori, share 17,05% (19,43%).

La puntata del sabato dell’edizione 2009: La prima parte del 52° Zecchino d’Oro condotto da Veronica Maya ha registrato un ascolto pari a 2.861.000 telespettatori, share 22,73% mentre la seconda il 22,61% di share e 3.991.000 e la terza, 4.765.000, 22,27%

La puntata del sabato dell’edizione 2010: Al posto de L’Eredità, il 53° Zecchino d’Oro ha registrato nella prima parte 3.145.000 19,92% e nella seconda a ridosso del Tg1 4.169.000 19,97%. Extra Factor su Rai 2 si è fermato a 802.000 4,76% e After X-Factor a 870.000 4,33%.

ecchino d’oro