Checco Zalone “Cade dalle nubi”: Piersilvio Berlusconi lo invita ai suoi 40 anni e Valsecchi gli offre un film (ma lui ignora chi sia)
Un ritratto inedito e molto autentico di Checco Zalone ci viene proposto questa settimana da Vanity Fair. Il giornalista Andrea Scarpa ha intervistato uno dei più gettonati neo-fenomeni di Zelig, raccontandolo come ragazzo qualunque alle prese con un successo inaspettato (ma comunque meritato). Educato e un po’ schivo, nonostante il suo repertorio ammicchi alla camerata
Un ritratto inedito e molto autentico di Checco Zalone ci viene proposto questa settimana da Vanity Fair. Il giornalista Andrea Scarpa ha intervistato uno dei più gettonati neo-fenomeni di Zelig, raccontandolo come ragazzo qualunque alle prese con un successo inaspettato (ma comunque meritato). Educato e un po’ schivo, nonostante il suo repertorio ammicchi alla camerata triviale, laureato in Giurisprudenza, per poi diventare un comico affermato. Quando si dice la sindrome del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che separa Luca Medici, questo il suo nome all’anagrafe, dal mattatore che tiene banco su Canale 5. E che ha intrattenuto persino il gotha dei piani alti Mediaset in occasione dei 40 anni del suo vice presidente, Piersilvio Berlusconi:
“Ho conosciuto un ragazzo timido, simpatico, piacevole. Un mio fan. Alcuni dirigenti Mediaset mi hanno invitato e io ho accettato. Gratis. Per pubbliche relazioni. Avevo solo due minuti per far ridere… La notte prima non ho dormito. Ho fatto la canzone più volgare che ho in repertorio. O’ bocchignu rigatu. E’ una certezza: ridono tutti, sempre. Anche nella sala riunioni di Piersilvio. C’erano quelli che contano. Fedele Confalonieri, Emilio Fede, Paolo Salem. Tutti in giacca e cravatta, e io lì a cantare una storia di sesso orale. Lui si è complimentato. Dopo me ne sono andato”.
Ora per il Checco Zalone nazionale è tempo di promozione sul grande schermo. E’ stato scelto, infatti, come protagonista del film Cado dalle nubi, prodotto da Taodue e distribuito da Medusa a novembre 2009. Come riporta Cineblog, sarà la storia di un cantante di provincia (il film è girato nella Puglia di Zalone, anche grazie alla Apulia Film Commission), e fra i nomi degli altri componenti del cast spiccano Tullio Solenghi, Maria Amelia Monti, Francesca Chillemi e Dino Abbrescia. Il nostro comico è così “ingenuo” e lontano dai giri che contano da non sapere neanche chi fosse il produttore Pietro Valsecchi, quando quest’ultimo lo ha chiamato:
“A dicembre mi ha chiamato dalla Dolomiti per dirmi di raggiungerlo. Scegliermi è stata una sua idea. Io nemmeno sapevo chi fosse, ma mi ha convinto per i soldi e con il ruolo da protagonista. Per farlo, ho rifiutato una parte nel film di Pieraccioni, che avevo già accettato. Una figuraccia. Ho chiamato il mio amico sceneggiatore Gennaro Nunziante e siamo partiti per Cortina, dove non ero mai stato. Un freddo… sembravamo Totò e Peppino”…
Eppure Zalone sa anche il fatto suo:
“Per chi fa cinema sono quello senza esperienza. Un pregiudizio fondato: tanti miei colleghi hanno fatto cose orribili. Ma io dico pochissimi sì, passo persino per uno che se la tira. Eppure la testa non me la sono montata. Non vado a donne, non scialacquo i soldi. Nemmeno l’auto mi sono comprato. Non so cosa accadrà da qui a dieci anni. Piuttosto che fare l’attore impegnato che non sono, sto a casa”.
Quando i riflettori dello spettacolo diventano per il talento un po’ sprovveduto (ma genuino), a maggior ragione se del “profondo Sud”, il nuovo sogno americano…