Che tempo fa: Una rubrica vergognosamente abbandonata dalla Rai
Che tempo fa una rubrica abbandonata a se stessa, in maniera vergognosa dalla Rai
C’era una volta “Che tempo fa”. Abbiamo detto “Che tempo fa” e non “Che tempo che fa”, titolo usato da Fabio Fazio per il suo programma, in cui ha adattato alle sue esigenze di talk il celebre titolo sulle previsioni di tempo, perché è di quest’ultimo programma storico della Rai di cui oggi vogliamo parlare. Questi giorni di neve e di freddo, mi hanno fatto tornare in mente, quasi inevitabilmente, quando alle ore 19:50 prima del Telegiornale, aspettavo questa rubrica di 5 minuti in cui Edmondo Bernacca prima ed Andrea Baroni con Guido Caroselli poi, spiegavano, amabilmente, con un lessico comprensibile a tutti, ma non per questo non curato, le dinamiche di questo affascinante mondo che è la meteorologia.
Dalla sigla, con quel barometro, da cui già tentavo di comprendere quale sarebbe stata l’evoluzione del tempo per il giorno dopo (beata ingenuità di quell’età infantile che non mi faceva capire che quel barometro era posizionato nello studio di Roma dove si trasmetteva e che quindi rappresentava la pressione della sola capitale) fino alle immagini del satellite (prima solo una foto) per poi passare alla cartina delle temperature, quindi alla carta con le isobare, fra basse ed alte pressione, per poi finire alla classica cartina del tempo, fatta da una lavagna magnetica con le nuvolette, la pioggia, la neve oppure il sole.
Un rito quotidiano irrinunciabile, che la maestria delle persone che ho citato, rendeva ancora più affascinante, tanta era la cura e la professionalità con cui ti veniva raccontato questo argomento. Poi venne l’avvento del preserale, l’Almanacco del giorno dopo, che precedeva Che tempo fa venne sospeso per scarsi ascolti, con lui doveva sparire anche la rubrica meteo, che in un primo tempo fu inglobata nel quiz che doveva presidiare quella fascia. Ricordo Gigi Sabani che conduceva il game “Ci siamo” nel 1992 che scherzava in diretta con Caroselli, tutto questo per rendere più appetibile Che tempo fa, con il solo risultato che l’interazione appesantiva sia la rubrica meteo che il quiz, l’esperimento infatti si concluse ben presto.
La rubrica ebbe negli anni successivi un lento declino. Fu spostata infatti nel pomeriggio dopo il Tg1 delle ore 17 con la formula classica, seppur tagliata a pochi minuti, sempre con Guido Caroselli, fino alla formula in onda attualmente al medesimo orario, con la sola lettura del bollettino meteo da parte di una speaker, questo dopo il pensionamento di Caroselli lo scorso anno. Il fatto che la Rai abbia abbandonato a se stessa questa rubrica, anche di fronte ai fenomeni meteorologici che stiamo vivendo in questo periodo, ritengo sia una vergogna inaccettabile e lo dico lasciando da parte la questione romantica di una tv che non c’è più. Vanno bene i militari dell’aereonautica ospiti nelle rubriche del mattino, ma la competenza, la professionalità e la qualità di una rubrica fissa sulla meteo quotidiana sul Servizio Pubblico e lo scrivo con le maiuscole in tempo di rinnovo del canone, credo valgano uno spazio autonomo quotidiano, magari subito dopo il Tg1 delle ore 20. Ai posteri l’ardua sentenza e Rai se ci sei, anzi e Lei se ci sei, batti un colpo.
Facciamo ora grazie ad Youtube un veloce amarcord di Che tempo fa, partendo da Edmondo Bernacca :
Proseguiamo con Andrea Baroni che spiega l’ondata di freddo nel gennaio 1985, molto attuale in questi giorni :
Chiudiamo con il commiato di Guido Caroselli lo scorso mese di giugno, più che un commiato di Caroselli è anche il commiato di Che tempo fa sulla Rai :