Che tempo che fa, puntata 4 ottobre 2015: tutte le interviste

Comincia l’Anteprima e Filippa introduce i primi ospiti. I tre youtuber Decarli, Favij e Clapis.

Fazio lancia una clip sulle prodezze video dei tre e poi passa a elencarne i numeri dei follower. Tra tutti e tre tipo 3 milioni.

Favij: “Perché abbiamo successo rispetto agli altri Youtuber? Ognuno di noi fa cose diverse. Io faccio video su videogames, su YT ci sono tanti ragazzini. Ho iniziato dopo rispetto a loro in un momento in cui sentivo di dover dire cavolate. E nel frattempo è esploso Youtube e ho seguito l’onda per inerzia”. Clapis: “Io non ho un pubblico targettizzato, faccio diversi format”. Decarli: “Non penso che funzionerebbe il nostro linguaggio in tv, abbiamo un linguaggio giovane”.

Fazio chiede se non sono spaventati dal raggiungere così tante persone e mantenere comunque la purezza e Clapis risponde tutt’altro approfittandone per sottolineare che “esiste la categoria degli haters che riversano il proprio disappunto su di noi”. E si certo, tutto il mondo gira appresso agli Youtuber.

Breve racconto del film dei tre “Game Therapy”. E’ tutto un inno all’essere “giovani”, come se essere giovani fosse un merito innato.

Fazio “ringrazia” Favij per essere riuscito a non dire parolacce e lo fa sapere al figlio a casa: “Vedi che è possibile?”.

Fazio si collega con Lucianina che è in sala “restauro”: “E’ da lunedì che è lì”. Lei presenta truccatrici e parrucchiere.

Secondo ospite lo scrittore Niccolò Ammaniti che ricorda l’episodio di quando un film non aveva avuto il successo sperato e lui si recò dalla “Maga della Maglianella” perché convinti ci fosse su una iattura.

Ammaniti parla poi del suo nuovo libro “Anna” in cui il diventare adulti diventa quasi una malattia. “Mi è sempre interessato fare un libro in cui ci fossero pochi sopravvisuti, lo immaginavo sin da piccolo. Poi ho pensato ad un mondo senza adulti: cosa farebbero solo i bambini? Questa idea è teorica e mi sono arrovellato per due anni, non riuscivo a scrivere. Poi è arrivata una svolta, e cioè che non doveva essere un bambino, ma una ragazzina. Ho cominciato a darle un carattere di cocciuta, testarda, ma un grande amore verso il fratellino”.

Fazio: “Prima volta che queste storie di Day After sono ambientate in Sicilia e non in America”. Ammaniti: “Amo la Sicilia, c’è una natura fortissima”.

Ammaniti: “E’ il libro in cui c’è maggiore speranza. In questo caso Anna è da sola, senza condizionamenti dei genitori, e lei capisce che c’è una speranza”. Poi racconta un episodio in Giappone: “Danno delle zuppiere con dentro il the, ho cominciato a berla da lì. Ho visto la gente intorno a me abbassare lo sguardo. In quella zuppiera si dovevano lavare le mani”.

E ora è il momento dei Pooh, la band italiana più longeva che ci sia. Naturalmente dopo la pubblicità! Si è cominciato con gli Youtubers e ora si chiude con i Pooh, quasi una puntata da “generazioni a confronto”.

Eccoli i Pooh. Si comincia in grande subito con i loro successi. Prima canzone Pensiero. Il tutto in una fotografia e una scenografia tra le più belle della tv italiana.

Canzian: “Non ci siamo sciolti dopo che è andato via Stefano. Abbiamo voluto festeggiare questo compleanno con questi due concerti”. Facchinetti: “Rimanere insieme così a lungo? C’è anche l’aiuto della buona stella dall’alto”. Poi intonano Amici per sempre e Chi fermerà la musica.

Per Fogli è una reunion emozionante: “Bellissimo essere qua, ho lottato contro il groppo in gola. Sono rimasti una parte della mia vita”. D’Orazio: “Compleanno irresistibile, non si poteva mancare. Ho ripreso subito confidenza con la batteria”. Robby scherza: “Da quando sei in mezzo a noi sei diventato più bello”. Il pubblico in studio è in tripudio e a Fazio che lo chiede: “E’ possibile che ci sia un’altra data. Abbiamo detto in conferenza solo le cose certe”. Dodi Battaglia: “Sono 50 anni di vita, sarà doloroso, ma è il modo migliore per chiudere una storia”. Canzian: “Essere uno dei Pooh è una grande scuola di vita. Ci sono regole e c’è la fortuna di avere un pubblico che ti ama”. Ricordano con una standing ovation Valerio Negrini, storico paroliere dei testi del gruppo.

Tutti e 5 raccontano il momento che loro ricollegano ad una carriera lunga 50 anni.

Immancabile la loro hit “Uomini soli”. Con tanto di acuti di Facchinetti. A seguire “Dimmi di sì”. Poi, su richiesta di Fazio, “tutti insieme Piccola Katy”. Arriva anche Lucianina a cantare con loro: “E’ stato il mio primo concerto. So tutte le canzoni”.

Luciana Littizzetto: “Vedrete che la Chiesa riconoscerà lo scioglimento dei Pooh”. Poi inizia il suo monologo: “Prima notizia, Belen ha l’influenza. Eccola nella foto nel suo letto di dolore. La foto gliel’ha scattata il suo medico di base. La porta del bagno è aperta, magari è anche influenza intestinale. Ma quando uno ha l’influenza sta col culo all’aria a raffreddare. A me vengono occhioni, un fischio tipo l’acuto di Al Bano. Che ceppo è? Secondo me è aviaria, c’è di mezzo la passera”.

Littizzetto: “Papa Francesco e Marino potete telefonarvi? Tutto sto torrone è partito perché il Papa non si sa se ha invitato Marino a Philadelphia. Ti pare che devono incontrarsi in America? Il Papa su via Conciliazione va a cambiarsi gli occhiali, lo becchi”. La Litti insiste: “Poi dice che lo attaccano. Ma devi rimanere a Roma. Cosa vai a Philadelphia, c’è già Renzi che va in giro, quasi inaugura uno Starbucks. Mari ti vogliamo qui per sempre”. Ultima notizia, quella balenga: “Novità pazzesca dall’America, la pillola rosa. Sapete che a una certa età scema il desiderio, vedi un Walter e pensi sia uno zucchino lasciato fuori dal frigo. Gli giri intorno e pensi che domani fai gli involtini. Lo chiami viagra rosa, tu mi insegni che non lo prendi per accendere il desiderio, ma per sostenere tipo il crick per la ruota terra. Per le donne non deve sostenere, ma riaccendere. A una certa età siamo meno fertili, finiscono le uova. Ne hanno solo Carmen Russo e la Nannini. Tra un salto sul Walter e un pacchetto di prugne della California sogni la California. Ché poi non è nemmeno vero, portami Banderas senza fagottini, ma col suo. E invece ti trascini il tuo da anni, che ti regalano fiori da fidanzati e da vedovi e in mezzo niente”.

Lucianina: “Ti immagini prendi la pillolina e trovi uno che ha una cosina? Un pocket coffee? Poi ha tanti effetti collaterali. Facciamo un esempio, prendi tutte le pilloline, esci e svieni. Poi vomiti sulle sue scarpe, poi ti addormenti sulla pasta con le cozze e infine, a casa sua, predi conoscenza. Ti sembra una pillola utile?”.

Si chiude ricordando Presadiretta e poi siparietto-selfie con i tre Youtuber. Puntata finita.