Che tempo che fa | Puntata 24 aprile 2016

Inizio trasmissione. Nell’anteprima del programma, c’è il critico e storico dell’arte, Flavio Caroli. L’argomento è il ritrovamento del quadro Giuditta e Oloferne di Caravaggio avvenuto a Tolosa, in Francia.

Caroli: “Caravaggio, in quel periodo, dipinse due quadri con la figura con il gozzo. Per coloro che pensano che quel quadro sia di Caravaggio, i conti tornano perfettamente. I contrari, invece, dicono che il quadro potrebbe essere una copia o un quadro di ispirazione caravaggesca”.

Caroli: “La verità su questo quadro non verrà mai fuori. In casi come questi, si trova un accordo”. Filippa Lagerback annuncia l’ospite musicale di questa sera: Daniele Silvestri.

Daniele Silvestre canta la canzone La mia casa.

Breve intervista di Fazio a Silvestri: “Acrobati, il titolo del mio album, è una metafora. Siamo obbligati a trovare un equilibrio”. Fine anteprima.

Riascoltiamo Daniele Silvestri, stavolta con il singolo Acrobati.

Intervista a Daniele Silvestri: “Siamo costretti ad essere acrobati perché non ci danno gli strumenti per avere quello di cui gli esseri umani hanno bisogno. Il tour è sold out e sono molto contento. La mia prima canzone l’ho scritta a 13-14 anni e parlava del secondo scudetto della Roma. Ho scritto rime improbabili come Falcao-Ingrao!”.

Silvestri: “Nei testi delle mie canzoni, uso molte allitterazioni come in Ma quali alibi. I bambini riescono a memorizzarla subito perché è come se fosse una filastrocca. L’album è dedicato a Lucio Dalla, era un amico di mia madre, ero come se fosse uno zio alla lontana”.

Daniele Silvestri canta A bocca chiusa in occasione della Festa della Liberazione di domani.

Filippa Lagerback intervista Luigi Di Maio: “La vittoria dell’estrema destra in Austria denota il crollo dei partiti tradizionali. Per fortuna, in Italia c’è il Movimento 5 Stelle altrimenti vincerebbero gli estremismi anche da noi. I migranti? Non è una questione di frontiere ma una questione di quote”.

Di Maio: “C’è una proposta di legge per lo Ius Soli. Se una persona parla italiana ed è nato in Italia, ha diritto di essere cittadino italiano. Io candidato premier? Lo decideremo con una votazione. Il Movimento è composto dalle persone che commentano le nostre proposte di legge e che contribuiscono alle nostre iniziative. Grillo è il nostro garante delle regole fondamentali. Io sono per l’introduzione del vincolo di mandato”.

Di Maio: “Il Movimento è nato da un’intuizione di Gianroberto Casaleggio. Il figlio Davide gestirà la piattaforma. Non è una decisione politica. A Londra, è stata una visita istituzionale molto interessante. Quando approvano una legge, istituiscono una commissione per vedere se quella legge sta funzionando. Vorrei portare questo meccanismo in Parlamento”.

Di Maio: “E’ un errore paragonare il Movimento a partiti come Podemos o Syriza. A me interessa prendere le buone pratiche e portarle in Italia. Stepchild adoption? In caso di contrasti, è normale la libertà di coscienza”.

Di Maio: “Ho fiducia nei cittadini che vanno a votare. Noi non siamo quelli che non ne sanno niente. Noi non siamo tuttologi in politica. Quando abbiamo bisogno di consultarci, ci consultiamo con le energie migliori. La rete non è un’oligarchia”

Di Maio: “Caso Davigo? Ieri ho espresso solidarietà al magistrato Dovigo. La politica dovrebbe fare tesoro dei consigli in tema di corruzione di un magistrato che maneggia la legge da 30 anni. Votiamola insieme una legge sulla corruzione. Livorno? Non abbiamo ancora preso una decisione”.

Di Maio: “C’è un dialogo parlamentare con Renzi. Quando ci sono cose buone da votare, si votano insieme. Noi e Renzi abbiamo due idee diverse di paese. Credo che si andrà a votare nel 2017. Parteciperò alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile”. Fine intervista.

Entrano in studio, sulle note di Mila e Shiro (!), le pallavoliste della Pomì Casalmaggiore, squadra vincitrice della Champions League: “Casalmaggiore è un posto piccolo ma è un posto magico. I 15mila abitanti ci seguono con tanto cuore. Abbiamo battuto Instabul? Le dimensioni non sono tutto nella vita!”. Fazio: “E’ una bellissima notizia! Chiamo Luciana”.

Fabio Fazio si mette alla prova con qualche palleggio. Entra Luciana Littizzetto e Fazio le affianca le due giocatrici più alte. Littizzetto: “Ho bisogno di dare il bianco e non ho la scala! Ma perché quando fate punto, vi toccate sempre il culo?”.

L’intervento di Luciana Littizzetto: “Fazio fai più ascolti dell’Amplifon! Ora che farai, Portobello? Mi davi fastidio quando dicevi ‘Si concentri…’. Di Maio, tutto perfettino, mi ricorda le foto della prima comunione”.

Littizzetto: “Vorrei dare un consiglio a Tito Boeri: la prossima volta, fai prima a dire che i futuri pensionati si devono attaccare al…”. Fazio la zittisce. Littizzetto: “Se vai in pensione a 75 anni, non hai nemmeno la cataratta per piangere. Un politico può lavorare fino a 90 anni ma un chirurgo, un pompiere, un pornodivo?”.

Littizzetto: “Bertinotti ha detto che il movimento operaio è morto e che gli piace Comunione e liberazione. Non ci posso credere. E’ come vedere Totti alla Lazio”. Fazio imita Bertinotti. Littizzetto: “Bertinotti a CL è come Berlusconi negli Ultras dell’Inter. Bertinotti ha già lo slogan: El clero unido!”.

Littizzetto: “Alcune persone, con le ascelle, mettono a repentaglio la vita di autobus interi. In tv, ci sono tante pubblicità di deodoranti. Ce n’è una dove una ragazza scrive una lettera alle ascelle e un’altra dove un uomo limona con un’ascella. La pubblicità, Fazio, ti consente di fare le tue merdate!”.

Luciana Littizzetto prende in giro gli spot delle lenti a contatto con Valerio Aspromonte: “Un pensiero a questo disgraziato che passa la vita dietro i cespugli, in attesa che qualcuno dice la parola ‘campione”. Sta diventando il Pacciani del fioretto”.

La puntata di stasera termina qui.