Che Tempo che fa, Luciana Littizzetto risponde alle suore di clausura
La Littizzetto risponde alle Suore di Clausura che avevano poco gradito il suo intervento comico sulla loro reazione davanti a Papa Francesco.
Luciana Littizzetto la scorsa settimana aveva ironizzato -un po’ come tutti- sull’involontario momento comico delle Suore di Clausura che avevano circondata Papa Francesco durante la sua visita a Napoli. Sette giorni fa disse:
Il momento migliore, il momento supremo della comicità massima è stato quando il Papa ha conosciuto le suore di clausura. Non si è capito se le suore stavano tutte intorno al Papa perché non avevano mai visto un Papa o se stavano intorno a lui perché non avevano mai visto un uomo dopo tanto tempo.
Ma tra gli spettatori a casa, anche le stesse suore di clausura hanno ascoltato le parole della comica e, via Facebook, hanno espresso un certo disappunto:
Ci dispiace che la sig.Littizzetto, che abbiamo apprezzato in altre occasioni, abbia pensato che le “represse” monache di clausura stessero aspettando il papa per abbracciare un uomo…probabilmente per fare questo avremmo scelto un altro luogo e ben altri uomini..se avessimo voluto.. Non sarebbe forse il caso, cara Luciana, di aggiornare il tuo manzoniano immaginario delle monache di vita contemplativa?????
Se ieri Fabio Fazio aveva già specificato che la collega non aveva mai usato il termine represse e né avrebbe -e ha- mai voluto offendere le Suore di Clausura, oggi è stata l’occasione della Littizzetto di replicare personalmente. A modo suo, ovviamente, con ironia (le suore di clausura e Facebook) e le scuse accompagnate da un invito finale:
“Fabio, vorrei che tu mi trattassi bene come Giovanni Rana tratta uno dei suoi tortellini. Questa settimana mi hanno fatta il mazz0 ancora una volta: mi mancano solo i marziani e le Giovani Marmotte. Questa volta la categoria delle suore di clausura. Mi hanno pelata viva sul loro intervento della visita del Papa e mi hanno scritto su Facebook. Le suore. Di Clausura. Su Facebook. Non ce l’ho nemmeno io Facebook, magari è la nuova clausura 2.0. Magari si fanno anche i piercing, i tatuaggi, ascolteranno musica house e leggeranno la Bibbia sull’Ipad. E guardano me in tv? La Lorena Bianchetti devo vedere. Non mi guardate, io sono pericolosissima, parlo solo di Walter e Yolanda, io sono una pecora nera. Lei magari vanno in cielo e dicono… Lei ha visto la Littizzetto e … per me è un No” Non ho detto che sono represse e non l’ho mai pensato, non fa ridere è una parola violenta. Le parole sono importanti, represso è Fabio ad esempio che non riesce ancora a dire alla moglie che non gli piace il fegato panato. Mi faceva ridere che sono saltate addosso al papa come una pagnotta di pane bianco. Le cose toste le ha dette il Cardinale Sepe, se non ci fosse stato lui non avrei mai mandato niente in onda. Loro hanno detto che se cercavano un uomo c’erano ben altri luoghi e uomini: Ma dove sono?!?! Ditecelo! Scrivetelo su Facebook. Volevo chiedere scusa se vi siete offese ma non era mia intenzione, però la prossima volta, vi prego, se avete qualcosa da dirmi, scrivete sul Twitter di Fabio, Amen”.
A questo punto direi che pace è fatta, no? Letteralmente.