Che tempo che fa, Paolantoni si presenta con la giacca viola: “Cambiati, sennò Fazio ti rompe i c…” (Video)
Che tempo che fa, Paolantoni si presenta con la giacca viola. La Littizzetto lo avvisa: “Guarda che poi Fazio rompe”. Il comico costretto a cambiarsi
Stefano De Martino in onda aveva provato a sdrammatizzare, buttandola sull’ironia. “Questa giacca gli sta stretta, c’è stato un piccolo disguido”. Il conduttore si riferiva a Francesco Paolantoni, intervenuto a Che tempo che fa con una giacca non sua. Il motivo? Legato al colore. Un viola che, a teatro come in televisione, non porterebbe benissimo.
In diretta la gag è passata quasi inosservata, soffocata subito dalle mille voci presenti al ‘tavolo’. Ma dietro le quinte un reale cambio di giacca c’era stato, con un esplicito suggerimento al comico napoletano giunto da Luciana Littizzetto: “Hai la giacchetta viola, guarda che poi Fazio ti rompe i coglioni!”.
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“Non è viola, è glicine” ha provato a spiegare Paolantoni, che ha però ascoltato il consiglio con una sostituzione in corsa che riporta inevitabilmente alla luce le voci sulla scaramanzia del padrone di casa, mai smentite dal diretto interessato.
A Tv, Sorrisi e Canzoni lo stesso Fazio elencò persino una serie di rituali a cui non rinuncia mai: “Percorro sempre la stessa strada dai camerini allo studio, in scena devono entrare prima le signore, mi faccio microfonare sempre nello stesso identico posto e guai a nominare i colori innominabili”.
Il discorso sui colori torna quindi prepotentemente a galla, senza dimenticare le rivelazioni di Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino che confessò di non mettere piede da anni negli studi di Che tempo che fa e non per scelta sua. “Da quando sono diventata presidente del Museo Egizio non mi invita più da nessuna parte, non vuole neanche parlarne – confidò a Tiki Taka – Fabio Fazio, grande mio amico dei tempi che furono, pensa veramente che gli egizi portino male”.
Episodi che, va detto, poco collimano con la linea di una trasmissione che da quasi due anni divulga con maturità e autorevolezza il messaggio della scienza nell’ambito della guerra al covid.
Difficile convincere gli scettici al vaccino se poi tutto rischia di sfaldarsi in maniera tragicomica di fronte all’esposizione del colore viola.