Che Tempo che Fa rinfresca le pareti e apre lo spazio Cottarelli, tra il debunker e lo ‘spiegone’
Che Tempo Che Fa, prima puntata della nuova stagione: si riparte alle 20.35 su Rai 1.
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20.41
C’è il portavoce dell’associazione degli sfollati. “Ripeto davanti alla tv che se c’è qualcosa di utile che come trasmissione e come Rai possiamo fare siamo qua, oltre a ritenervi invitati quando volete”. La loro prima urgenza è rientrare in casa per riprendere qualcosa: alcune famiglie sono sono proprio rientrate. E hanno bisogno di una certezza.
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20.47
“Cosa vuol dire fare Deficit?” domanda Fazio. Siamo allo Spieg(azion)one Cottarelli, che si differenzia da quello di Damilano a Propaganda Live per tutto, nel senso che non ha personalità. E’ sostanzialmente un “l’esperto risponde”.
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20.51
Siamo al “se ci fossi io farei così…”.
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20.54
E quindi si passa alle Pensioni con la Quota 100. Nel frattempo su La7 Giletti intervista Salvini.
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20.57
Lo spazio Cottarelli è praticamente un “Io farei così…” come risposta a un bignami dell’agenda settimanale della politica, quella concreta però non quella dei proclami Twitter da distrazione di massa. Una via di mezzo tra il “Cosa ti ha colpito questa settimana Marco?” e lo spiegone Damilano, ma senza ironia e brillantezza. Non è un’analisi, è una continua proposta alternativa: insomma, un manuale per l’opposizione, una specie di intervista a un Governo Ombra, tutto insieme.
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21.02
“Lo spread può essere frutto di un complotto?” domanda Fazio. “Secondo me no”: Cottarelli debunker insomma.
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21.05
Gli sfollati possono rientrare in casa a recuperare i beni? “Stiamo montando i sensori sui monconi”. Ma Toti non perde tempo a dire che aspettano da 10 giorni di Decreto Genova, mostrato da Conte il 14 settembre ma ancora un mistero. “Già vederlo scritto mi renderebbe soddisfatto. Era partito male perché quel decreto era partito senza accordi con le istituzioni locali. Domani viene anche Mattarella, che ha detto di non averlo visto neanche lui. E aspettiamo di capire anche chi sarà il commissario. Noi vogliamo fare presto…” dice Toti.
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21.08
“Va fatto tutto quello che si fa per velocizzare la ricostruzione del ponte” sintetizza Toti a proposito di chi deve ricostruirlo.
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21.08
“A me e al sindaco il progetto di Piano piace molto. Sarebbe un bel segnale” dice Toti.
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21.27
Casa Totti? L’ho letto, ma non so niente…
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21.36
A breve nelle librerie la biografia di Totti, i cui proventi andranno in beneficenza al Bambino Gesù. Si procede con aneddoti di vita vissuta da Capitano.
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21.58
Si chiude dopo la pubblicità il momento Totti. Fazio si loda per il collegamento con Vendetti a Verona. Ah no, non si chiude, si parla del figlio Christian e di quello che ha fatto a Madrid, ovvero aiutare il portiere avversario. “Ha fatto quello che un ragazzo doveva fare” dice Francesco che poi scherza: “Gliel’ho detto, non è mio figlio…”.
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22.00
Ancora co’ ‘sta storia dell’inglese: “Ringrazierò sempre Ilary per questo che li ha mandati alla scuola americana”. E’ un ragazzo dei giorni nostri, perché non dovrebbe conoscerlo? Quanto è bello Totti che ama Ilary.
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22.05
Liliana Segre per gli 80 anni della promulgazione delle Leggi Razziali. Si parte dal discorso di Mussolini del 18 settembre 1938 a Trieste, in cui parla proprio della politica di separazione dagli Ebrei. “Il mondo dovrà forse stupirsi più della nostra generosità che del nostro rigore” disse Mussolini all’epoca.
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22.15
Ottimi tempi, calmi, seri: l’argomento lo impone. Per certe cose ci vuole solennità ed è la cifra più confacente a Fazio, se però riesce a non cadere nella retorica e nell’autocompiacimento. Qui però non serve e torna a mettersi al servizio del racconto.
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22.22
Liliana Segre è tornata dai Campi a 15 anni: ci ha messo tanti anni prima di avere la forza di parlarne, perché sapeva che nessuno avrebbe potuto capire.
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22.23
“Cosa fare per i migranti? Le situazioni sono molto diverse e le similitudini rischiano di fallire. Sono storie imparagonabili. Ma l’indifferenza dell’Europa resta”. E in quest’anno particolare lei ha un progetto, anche in occasione dei 50 anni dall’omicidio di Martin Luther King: “Anche io ho un sogno: ho presentato un disegno di legge contro le parole dell’odio a tutti i livelli e spero si faccia davvero qualcosa, una commissione di vigilanza, un qualcosa che contrasti questa diffusione a tutti i livelli.
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22.30
Luciana ha l’appartamento visto Ronaldo…
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22.32
Momento incensamento di Cristian Biondani che ha vinto il Rose d’Or con Bolle.
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22.34
“SAI CHI CI SALUTA TANTO?” dice Fazio.
Johnny Dorelli e Gloria Guida.
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22.39
Ah, riparte la questione dell’hashtag: troviamo un marito alla Littizzetto. #CheMaritoCheFa. Ma l’affluenza è bassa…
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22.43
La battaglia di Lucianina è sull’aria condizionata sui treni. Lucianina, meglio averla. Fidati…
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22.51
In chiusura il caso della mamma che ha lanciato i figli per le scale a Rebibbia. Luciana chiede di accendere una luce sulle condizioni delle carceri (tanti suicidi) e di fare luce sui bambini in carcere con le mamme. Ci sono solo 5 ICAM, strutture davvero adatte, su 190 carceri. In tutto al momento ci sono 62 bambini in carcere con le mamme, dice.
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22.54
“C’è qualcuno nel suo governo, Ministro, che dice sempre che parla da papà. Spero ascolti anche una balenga come me che questa volta parla da mamma”: Salvini, è per lei. Pubblicità.
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23.06
E dopo quasi tre ore di Fazio si continua con il Tavolo. L’idea di lasciarlo solo al lunedì sera no, eh?
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23.32
“E’ meglio andare a letto con le Eccezioni e sposare le Regole o sposare le Eccezioni e andare a letto con le Regole?” si domanda Marzullo e domanda a Frassica, in qualità di neo-sposi. Risponde Baudo, sotto i baffi: “Mavaffan….”.
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22.40
Pubblicità. La fanno dire a Miss Italia. E la trattano con la classica condiscendenza odiosa riservata alle belle e ‘sceme’.
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23.55
Si parla ora del film di Gioli e Calabresi: il tavolo è iniziato quasi un’ora fa.
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00.06
E’ in ritardo… Fazio inizia a chiedere scusa alla rete.
La vera novità della seconda stagione di Che Tempo che Fa su Rai 1 è Carlo Cottarelli. Il direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici, già Commissario per la revisione della spesa e quasi Premier dopo le elezioni dello scorso marzo, è stato chiamato per offrire al pubblico “un punto di vista chiaro, equilibrato e chiarificatore” sui temi della politica e dell’economia, come spiega Fazio più volte nel corso del primo blocco, tutto dedicato a lui. Una missione apprezzabile in un clima politico caratterizzato da urla e proclami, slogan e attacchi senza il supporto di reali argomentazioni e spiegazioni. E la chiave di tutto l’intervento è proprio la spiegazione: Fazio propone gli argomenti dell’agenda politica e settimanale e Cottarelli spiega. Ne vien fuori una sorta di bignami della cronaca politica con “L’Esperto Risponde”: cos’è il deficit, si può manipolare lo spread, chi deve costruire il Ponte Morandi, la Quota 100, l’audio di Casalino contro il MEF sono alcuni degli argomenti toccati nei 20 minuti di intervento che hanno visto anche Giovanni Toti in collegamento per parlare della ricostruzione del Viadotto Polcevera e del Decreto Genova sventolato lo scorso 14 settembre dal Premier in visita nel capoluogo ma mai arrivato al Governatore. Un momento ‘didattico’ per il pubblico da parte di un soggetto terzo rispetto agli schieramenti politici, una spiegazione tecnica – per quanto possano essere ‘neutre’ le posizioni degli studiosi, ciascuno afferente a una diversa impostazione di studio e ricerca anche in economia – che serva al telespettatore per orientarsi nel mare magnum delle dichiarazioni di parte. Finisce però per esserlo anche questa, se pur nel modo pacato e sicuramente argomentato di Cottarelli: si scivola verso il ‘se ci fossi io, farei così’ e a tratti si ha l’impressione di essere di fronte al ministro di un Governo Ombra che propone ricette alternative a quelle proposte – o meglio ipotizzate – dal Governo in carica. Tutto con ottime intenzioni e con gran chiarezza di esposizione, senza dubbio, ma l’effetto ‘debunker’ si contamina con un retrogusto di ‘ricetta pronto uso’, di Guida per il Governo più che una Guida per il Telespettatore.
Per il resto il programma prosegue come ormai ci ha abituato da qualche anno: ormai più che mettere a proprio agio l’ospite si fa di tutto per imbarazzarlo con trovate autoriali che vorrebbero essere divertenti ma cavalcano i luoghi comuni (cfr. trono e gladiatori per Totti) e si insiste nella costruzione di artificiose sorprese autoreferenziali, organizzate quasi più per far vedere quanto si è bravi che per l’effetto finale (cfr. collegamento Totti – Venditti all’Arena di Verona).
Il Tavolo resta l’appendice più pesante della domenica sera: sarebbe davvero ora di tornare alla segmentazione in uso su Rai 3, con una bella prima serata (anche con access) dedicata alle interviste e un lunedì sera con Tavolo in seconda serata. Iniziare alle 23.05 un talk evanescente che trova nell’equivoco tra le diverse accezioni di riso il suo leit-motiv comico non ha un gran senso narrativo. E neanche molto intrattenitivo. Non solo gli ingredienti sono sempre gli stessi, ma vengono anche usati nello stesso modo. La cosa più interessante dell’intero tavolo è lo spezzone recuperato dalle Teche di un Baudo a Miss Italia 1977, con intervista nel backstage che ha rivelato una mise da tamarreide inattesa.
Il momento più bello della serata è stata però la bella intervista alla senatrice della Repubblica Liliana Segre: lì si è risentita tutta la forza narrativa del CTCF che fu. Ritmo dilatato, parole pesate, racconto semplice, vero, diretto. Non c’è bisogno di approntare spazi dedicati allo ‘spiegoni’ per chiarire al pubblico la follia delle Leggi Razziali, bastano i fatti e i ricordi di bambina della Segre. E il tempo si ferma.
Per il resto, Luciana Littizzetto spreca come sempre oltre 20 minuti in boutade già sentite per infilare l’unico argomento, e l’unico spunto provocatorio, utile in zona Cesarini (gli ICAM per i bambini affidati alle mamme in carcere). Notazione di merito per lo studio, che finalmente torna a vivere con un uso delle pareti mobili che torna a dare un valore allo studio almeno nei momenti live e con un rinnovamento della grafica, che ora attinge ai quadri di Osvaldo Licini. La stagione è appena iniziata, mancano più di 30 settimane alla fine – come nota lo stesso Fazio con una punta di ‘fatica’ al solo pensiero – ma certe cose non cambiano negli anni. Alcune cose, invece, andrebbero recuperate da un passato che sembra ormai molto lontano.
Che Tempo che Fa, diretta prima puntata | 23 settembre 2018
Che Tempo che Fa 2018-19, anticipazioni prima puntata
Che Tempo che Fa riparte questa sera, 23 settembre 2018, nel prime time domenicale di Rai 1. Stessa collocazione dello scorso anno, stesso studio e stesso cast, con Luciana Littizzetto che mantiene il suo blocco di 20 minuti e Filippa Lagerback ormai in Bossari che introduce gli ospiti. New entry nel cast fisso il professor Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani.
Ritorna anche il Tavolo della seconda serata, che si replica poi il lunedì sera. Chissà i pesciolini della scrivania come hanno trascorso l’estate…
Che Tempo che Fa 2018 – 19, ospiti prima puntata
Il programma continua a mescolare toni e ospiti: si parte dalla Senatrice a vita Liliana Segre per parlare anche dell’80° anniversario della promulgazione delle Leggi Razziali, e si continua con Francesco Totti, a un passo dal suo 42° compleanno, a pochi giorni dall’uscita della biografia e alla vigilia dell’inizio del Grande Fratello Vip condotto dalla moglie Ilary Blasi.
Ospiti musicali Takagi & Ketra con Giusy Ferreri che si esibiranno live con il tormentone dell’estate “Amore e capoeira”.
Che Tempo che Fa 2018 – 19, gli ospiti del Tavolo
Che tempo che fa – Il tavolo riparte con la compagnia di giro al gran completo: tornano Fabio Volo, Gigi Marzullo (novello sposo), Orietta Berti, Nino Frassica e Vincenzo Salemme. Ospiti Pippo Baudo, Fabio Rovazzi, Matilde Gioli e Paolo Calabresi, tra i protagonisti del film “Ricchi di Fantasia” di Francesco Miccichè, Alessandro Miressi, nuovo talento del nuoto azzurro (medaglia d’argento nella staffetta 4 x 100 e medaglia di bronzo nella staffetta 4 x 100 mista agli europei di Glasgow), Francesco Facchinetti e Miss Italia 2018 Carlotta Maggiorana.
Che Tempo Che Fa, il programma
Che Tempo che Fa è realizzato da Rai1 in collaborazione con l’OFFicina e va in onda dagli studi del Centro di Produzione Rai di Milano. E’ scritto da Gianluca Brullo, Claudia Carusi, Fabio Fazio, Arnaldo Greco, Piero Guerrera, Veronica Oliva, con la consulenza di Francesco Piccolo e di Stefano Faure, Giacomo Freri e Giacomo Papi. La scenografia è di Marco Calzavara, la regia è di Cristian Biondani.
Che Tempo Che Fa, come seguirlo in tv e in live streaming
Il programma va in onda ogni domenica alle 20.35 su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501) e in live streaming su RaiPlay, dove è poi disponibile on demand. Il lunedì sera in seconda serata, invece, va in onda Che Fuori Tempo Che Fa.
Che Tempo Che Fa, second screen
Che Tempo che Fa ha una pagina Facebook ufficiale, un profilo Twitter, oltre a quelli di Rai 1 (Twitter e FB). L’hashtag è #CheTempoCheFa, insieme a #CTCF.