Che Tempo Che Fa, diretta 8 Febbraio 2015: tutte le interviste e gli ospiti
Che Tempo Che Fa in diretta su Blogo dalle 20.10: gli ospiti e le interviste di stasera.
21.51 Ci si saluta, la linea passa a Presa Diretta di Iacona. A sabato prossimo con Che Tempo Che Fa.
21.47 Andrea Jublin relegato in fine serata. Il regista ha fatto un film che si chiama Banana, racconta la storia di un ragazzino 14enne perché ha il piede a banana, ovvero storto, ma è nutrito dalla filosofia brasiliana del calcio. Un film di formazione, insomma. Fazio ci saluta con un discorso per promuovere le opere prime e distribuire anche i film cosiddetti minori.
Luciana Littizzetto
21.35 La notizia balengoide. Partiamo da lontano: cosa si fa durante il mese di febbraio, che è freddo? La ciupa dance, ovvio. E gli studiosi americani hanno trovato i posti dove fare l’amore in inverno, tra camini accesi e muri caldi (dove scorrono i tubi del riscaldamento). Ma il must, ovviamente, resta la vasca da bagno con le candele accese intorno.
21.34 Lucianina si rivolge direttamente a Mattarella:
Presidente, l’accompagno io all’Ikea! Portiamo la Finocchiaro con i bodyguard!
21.31 L’onda lunga dell’elezione del presidente Mattarella porta dietro una serie di soprannomi: Ser Grey (come Mr Grey), Mottarello… meglio Ser Grey. Ma hai presente quanto è grosso il Quirinale?
Sai come si chiamano i gatti del presidente? Hai la faccia del c*lo che guarda la siringa! Sono tre: Dante, Boccaccio e Cimabue. Vuoi sapere come si chiama la mia cagna? Gigia. Capite che il livello è bassissimo.
21.28 Mattarella Presidente, ovviamente, detto “Matt” col commento al discorso di insediamento. Luciana fa un tentativo di discorso da par suo: ad ogni smorfia, un applauso. “E vi risparmio le 21 cannonate!”
21.25 Si parla di Cristiano Malgioglio: Luciana ha riso tantissimo sul racconto del bacio dato da Belen a Malgioglio, e lui col voltastomaco. Intanto un plauso ai capelli della Littizzetto, veramente molto belli e finalmente di un biondo decente: e Lucianina si toglie la felpa sostenendo che ha caldo.
21.23 Ed ecco Lucianina Littizzetto: che per prima cosa si è chiesta quale fosse il codice fiscale di Dario Fo. Poi non si poteva non parlare dei capelli biondi di Flavio Insinna (che nel frattempo è tornato moro. Diteglielo, alla Littizzetto)
Alex Zanardi
21.20 La gag del budino è meglio persino di quella del cameriere: ha salvato il dolce della moglie con un piccolo escamotage.
21.15 Si parla di doping: che gusto c’è a vincere se sai che sei dopato?
È un problema di educazione. Per fortuna oggi c’è maggiore attenzione al doping. Ti posso dire che in Italia quello su cui dobbiamo lavorare è puntare sull’educazione, cambiare il clima e crearne uno dove chi si dopa capisca che sta commettendo un crimine, che sta facendo qualcosa di illecito. A tutti i livelli: ci sono persone che si siedono in un ufficio e pensano di avvantaggiarsi personalmente. Il doping non è in grado di regalarti nessun tipo di soddisfazione, nessun tipo di gioia: se hai in mano un oggetto e quell’oggetto ti ricorda tutto il bello che hai fatto, ha un valore, altrimenti è quello che porta molti atleti a vuotare il sacco.
21.14 Rio 2016: come si sta preparando?
Innanzitutto esserci, a quasi 50 anni non sarebbe male!
21.11 La maleducazione degli italiani alla guida, piccolo momento naif: Alex Zanardi si fa portavoce della guida sicura, denunciando la mancanza di attenzione endemica nei guidatori del nostro paese. Il cervello collegato al piede, sempre.
21.09 Laguna Seca 1996, il cavatappi celebre di Alex Zanardi.
Ci fu un problemino. Ultima gara, ultimo giro, classifica scritta: Jimmy si avviava a vincere il campionato, e a tre curve dalla fine… dicono che la fortuna aiuta gli audaci, ma lì ne ho avuta parecchia!
21.05 Lo hanno definito un eroe, un campione, un Iron Men.
Tutti noi abbiamo dei talenti, dipende cosa ci interessa davvero diventare. Le decisioni che i ragazzi prendono sono poi determinanti nel resto della vita. È molto più difficile capire cosa vuoi davvero diventare piuttosto che farlo davvero: ho avuto dei genitori che mi hanno stimolato ad essere curioso. Poi comunque è il lavoro che paga
21.03 Il cappello introduttivo è per parlare del gol più bello per lui: il celeberrimo cucchiaio di Francesco Totti.
Quella palla la potevo parare io che sto fermo con le gambe e magari mi arrivava in mano.
21.03 La gag del cameriere romano che al cliente volgare dice “in fondo, c’è scritto gentlemen… entra, nun te preoccupa’” merita, comunque.
20.59 È il momento di Alex Zanardi, che si definisce “poco tecnologico”.
Zoff ho avuto il privilegio di conoscerlo, assieme a Mario Andretti era uno dei due eroi di mio papà che non c’è più. È difficile fare una scelta: vengo preso da una specie di trance. Lo sport… La nostra puntata è sui gol azzurri.Devo articolare la risposta un pochino: io credo che la cosa bella è che lo sport è capace di dare un’emozione di un certo tipo, legata all’importanza dell’evento. Poi c’è un secondo tipo di emozione, come il gol di Fabio Grosso: questo ragazzo non è un bomber, ma ci riesce nell’occasione più importante. La terza emozione è quella che ti raccontano: far entrare le persone nel personaggio, fargli vedere l’azione con gli occhi del personaggio.
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Dario Fo
20.50 Un incontro fondamentale?
Troppo facile dire che è stata Franca. Per me è stata tutto. Lei mi ha insegnato il teatro, secoli e secoli di storia del teatro erano addosso a lei. Poi un cavallo enorme: mio nonno mi convinse che potevo guidarlo, domarlo. La tristezza è quando ho scoperto che il cavallo la strada che faceva la sapeva a memoria.
E quando parla di Franca, in effetti, gli occhi brillano di lacrime nostalgia.
Una coppia di amore di intelligenza e di spirito. Gli occhi di #DarioFo quando pronuncia il nome di Franca.
#chetempochefa
— MIKE (@Michael_theS) 8 Febbraio 2015
20.46 Si parla di pittura, perché Fo è anche pittore e nel suo studio accoglie tanti ragazzi.
Di professione io sono pittore, ho cominciato a 14 anni all’Accademia di Brera. Ho passato una vita dentro l’Accademia di Brera. Ho smesso di dipingere come professione e ho cominciato a innamorarmi del teatro, ho scoperto che quando non avevo più fiato bastava che cominciassi a dipingere; dipingevo e finalmente l’idea giusta mi veniva. Il coraggio di cominciare da capo: una delle cose più difficile in tutte le arti è dire “basta ho sbagliato”, pochi hanno il coraggio di buttar via quello che è stato scritto con fatica e ricominciare da capo. Pensa se una follia del genere venisse in mente ai nostri rappresentanti del governo.
20.43 Fo ironizza sui politici italiani tacciandoli di sicumera e prosopopea. “Come diceva Voltaire, un uomo che non ha dubbi è un imbecille”.
20.40 Il fatto chiave sta proprio nella follia del re: il pazzo, nel teatro, è l’unico che sappia farsi ascoltare. Ma Fo pensa di essere un po’ matto?
Sì (ride). Ho scoperto su di me che la pazzia è contro il luogo comune, la banalità, l’ovvio, il risaputo. Sposta la dimensione del pensare a me e ai miei interessi. Cancella il principio di essere il punto focale della vita mia e degli altri: è questa la cosa oscena che soltanto la follia può distruggere e sostituire con una società dove sviluppare senza violenza le situazioni anche più drammatiche.
20.35 La storia è quella del figlio di Cristiano VII di Danimarca, Federico Vi,che fu considerato pazzo o meglio ancora folle. La storia del libro è ambientata nell’epoca dei Lumi, 25 anni prima della rivoluzione francese che capovolse il mondo.
Questo re pazzo è veramente pazzo. Ad un certo punto si innamora: vuole partecipare, si fa aiutare da un dottore. Vuole far diventare il suo paese qualcosa di avanti a tutti, libera da imposizioni e schiavitù totale. La cultura, le scuole gratuite per tutti i ragazzini… Sposta tutto oltre la misura, la libertà di stampa, la libertà di pensiero… La sua forza è che davanti al matto si fermano tutti. Ha delle idee geniali e capisce che la dialettica è qualcosa di straordinario ed è generoso con i contadini.
20.34 Un minuto di video per omaggiare Dario Fo e naturalmente la compagna di una vita, Franca Rame. Commovente.
20.32 Ed eccoci in studio per l’inizio ufficiale di Che Tempo Che Fa. Filippa Lagerback introduce Dario Fo.
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Che Tempo Che Fa, diretta 8 Febbraio 2015: Carmen Consoli
20.28 Un saluto e un grazie a Carmen Consoli per la sua apparizione.
20.23 Eccoci con L’abitudine di tornare, canzone che racconta l’amore complicato tra due amanti e le vite parallele.
20.19 I complimenti di Fazio sembrano non scalfire la nostra cantantessa.
A me piace raccontare le storie. All’improvviso tra luglio e agosto ho preso di nuovo la chitarra, l’avevo lasciata per fare la “gazetta” (la calzetta, lavorare ai ferri). Mi piace vedere i personaggi, farli vivere, gioco afare il piccolo regista nelle canzoni. Ho cercato di mantenere uno sguardo imparziale su tutto di modo che il giudizio non fosse esplicito, ma chi ascolta le canzoni può dare il giudizio che vuole.
È stata l’unica italiana chiamata ad omaggiare Bob Marley:
Scrivere col cuore, non con le orecchie. È proprio una necessità scrivere. Da lui (Bob Marley, ndr), ho imparato questo.
Da noi si dice che il pesce, soprattutto le alici facciano molto bene alla gola. Orazio, il mio pescivendolo, mi dà sempre dei buoni consigli. Lo zio Orazio
20.17 Si parla de L’abitudine di tornare, il nuovo album di Carmen Consoli.
Sono passati 5 anni, quasi 6. Un lustro. Mi sono concentrata su altre cose, a vivere una vita straordinariamente comune, tra cui un bambino, Carlo, mio figlio. Mi sono dedicata alla vita, alla vita di quartiere: ero una vip di quartiere e questo equilibrio mi ha nutrita.
20.16: Fazio dice che se lo ricorda il compleanno della Consoli: il 4 Settembre. E le dice che era brava già da subito. Alla faccia di monsieur Lapalisse.
20.14 Carmen Consoli entra arpeggiando Amore di plastica. Adorabile nella sua semplicità: e il pezzo è di quelli storici, visto che è uscita praticamente 19 anni fa e fu portata a Sanremo 1996.
20.13 Ci segnalano che lo streaming è un po’ in ritardo, comunque si comincia!
20.01 In attesa della puntata, una foto dallo studio: sono già pronti i microfoni di Carmen Consoli, a quanto pare!
@chetempochefa aspettando la diretta…#chetempochefa pic.twitter.com/Dcl5ePYTbW
— Cristina Ska (@Cri9Ska) 8 Febbraio 2015
fazio
Che Tempo Che Fa porta nella domenica sera 8 Febbraio 2015 di Rai 3 una le consuete interviste vis-a-vis di Fabio Fazio: gli ospiti della domenica sera sono tra i più disparati e quelli della puntata di stasera non faranno eccezione, dopo il bellissimo e commovente intervento di Samantha Cristoforetti nella trasmissione del sabato sera.
In qualità di elegante padrona di casa, per quanto relegata sulla sua poltroncina, ci sarà come sempre Filippa Lagerback, mentre a Luciana Littizzetto tocca al suo solito il ruolo di grillo parlante della trasmissione con il suo commento personalissimo sulle notizie della settimana appena trascorsa.
Che Tempo Che Fa, puntata 8 Febbraio 2015: gli ospiti
Il talk show condotto da Fabio Fazio si apre con la cantautrice Carmen Consoli, che ha ripreso possesso delle scene musicali con il suo ottavo album L’abitudine di tornare. La cantantessa siciliana si esibirà dal vivo con il primo singolo, la title track L’abitudine di tornare, e si sottoporrà ad una brevissima botta&risposta con Fabio Fazio, come ha dato ad intendere il conduttore ieri sera.
A seguire ci sarà l’immenso Dario Fo, scrittore, scenografo, drammaturgo, pittore, attore, regista, Premio Nobel per la Letteratura 1997 e quanto altro: l’occasione è quella della pubblicazione del nuovo romanzo storico C’è un Re Pazzo in Danimarca e della celebrazione del Festival Dario Fo – Franca Rame in corso in Belgio.
Tra gli ospiti anche Alex Zanardi, il pilota automobilistico, ciclista su strada e conduttore televisivo (tornato a condurre il nuovo ciclo di Sfide) parlerà con tutta probabilità della sua recente partecipazione alla gara di triathlon più famosa del mondo, che lo ha consacrato ufficialmente IronMan in 9 ore, 47 minuti e 14 secondi, e il regista Andrea Jublin.
Che Fuori Tempo Che Fa: come vederlo in tv e in streaming
Che Tempo Che Fa si può seguire in live streaming sul portale Rai.tv ogni domenica dalle 20.10 alle 21.40, in contemporanea alla trasmissione su Rai 3.
Che Fuori Tempo Che Fa: second screen
È possibile rivedere le puntate di Che Tempo Che Fa, , le interviste e le clip sugli interventi degli ospiti direttamente sul portale Rai.tv, che le pubblica pochi minuti dopo la diretta e le lascia a disposizione on demand, e sul sito ufficiale del programma.
Il liveblogging di Blogo dalle 20.10 su TvBlog vi consentirà di commentare la puntata durante la diretta, oltre ai canali social come la pagina ufficiale Facebook o il profilo Twitter @chetempochefa. L’hashtag di riferimento è ovviamente #chetempochefa.