Che Tempo Che Fa, standing ovation per Liliana Segre: “Sull’antirazzismo non è possibile non essere d’accordo”
Fabio Fazio e Luciana Littizzetto ribadiscono su Rai 2 in diretta tv la centralità della lotta all’odio razziale.
“Restituiamo qui, stasera, gli applausi che Liliana Segre non ha avuto in Parlamento”.
Così Luciana Littizzetto ha invitato il pubblico di Che Tempo Che Fa a tributare un omaggio a Liliana Segre, che qualche giorno fa, in Parlamento, non ha ricevuto né un applauso né un omaggio da parte degli esponenti di CentroDestra, astenutisi peraltro dal voto alla mozione anti odio e antirazzismo presentato dalla Senatrice a Vita.
“Chiedo di restituire quella parte di applausi che non sono stati fatti a questa donna che ha vissuto sulla sua pelle la Shoah, che ci ricorda ogni giorno che esiste un presente che non deve mai dimenticare il passato e non esiste qualcuno che qualcuno possa non essere d’accordo”
aggiunge la Littizzetto, mentre il pubblico in studio si alza in piedi per applaudire la Segre, di cui appare una foto sul ledwall alle spalle della scrivania/acquario ormai simbolo del programma.
Alla Littizzetto fa eco Fabio Fazio che ribadisce come la lotta al razzismo debba essere considerato come “il primo argomento al mondo sul quale non è possibile non essere d’accordo”. Eppure prima l’astensione in Parlamento lo scorso 1° novembre e poi le giustificazioni arrivate al telefono da Giorgia Meloni poi dimostrano l’esatto contrario. Senza contare che siamo in un clima in cui le celebrazioni filofasciste si moltiplicano sul nostro territorio, mentre in Germania il Consiglio comunale di Dresda ha proclamato lo “stato d’emergenza nazismo”.
È stato uno dei pochi tentativi televisivi di compensare le mancanze di una parte del Parlamento con una presa di posizione che supponiamo attirerà l’attenzione di qualche membro del CdA o della Commissione di Vigilanza, anche se a pochi giorni da un atteso, più che annunciato, valzer di cariche seguito al cambio di maggioranza parlamentare. Giusto per restare sul tema della rappresentatività.
Il lungo applauso, accompagnato come detto da una standing ovation, ha poi preceduto una ‘letterina’ accorata indirizzata da Luciana Littizzetto a chi non paga le tasse e si lamenta delle mancanze nei servizi essenziali. Una lettera non sarà sufficiente, ahinoi. Intanto l’applauso alla Segre in tv è stato un bel segnale.