Che tempo che fa, puntata 31 maggio 2015: tutte le interviste da Di Matteo a Morandi-Baglioni
Ecco cosa è accaduto nella puntata di domenica 31 maggio del talk show di Rai3 con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
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20.14
Barmasse: “Sono di quarta generazione di guide alpine del Cervino”. Lui nel 2011 ha aperto una nuova via in solitaria su quel monte: “Tre giorni di bivacchi appeso alla montagna, si dorme sospesi nel vuoto, l’ultimo bivacco l’ho affrontato all’altezza di 4.000 metri con sotto il vuoto e le temperature rigide a -17-18°. Ma ho trascorso notti felici”.
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20.15
Parte un filmato che mostra le avventure di Barmasse sul Cervino tra appigli, neve e adrenalina pura. Lui: “Ogni volta è un’esperienza differente. Ognuno compie la sua impresa. Il Cervino è parte di me, non è un’entità di ghiaccio ma una persona con cui mi confronto e riesco addirittura a parlare”.
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20.23
Barmasse è d’accordo con Fazio sull’idea di un museo su Walter Bonatti in una delle vecchie funivie.
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20.30
Fazio: “Non è semplice avere in uno studio televisivo un ospite così ed è un piacere ascoltarlo”. Inizia così l’intervista a Nino Di Matteo, Pubblico Ministero della DDA di Palermo.
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20.33
Non si può parlare di politici vista la giornata di silenzio elettorale. Di Matteo dichiara: “I mafiosi hanno la consapevolezza che la loro forza sta nel rapporto con il potere istituzionali. Speriamo che la politica sia consapevole che, per sconfiggere la mafia, bisogna recidere i rapporti tra istituzioni e mafia e non lasciare questo compito solo alla magistratura. In passato le istituzioni hanno dialogato con la mafia per questioni di interesse politico o per una malcelata ragione di Stato ma la conseguenza è stata sempre tremenda”.
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20.34
E prosegue: “In uno Stato di diritto le strade della mafia e dello Stato devono essere parallele, non si devono mai incontrare altrimenti – l’esperienza insegna – lo Stato si consegna in qualche modo nelle mani della mafia e questo non è accettabile”.
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20.36
Sui pentiti: “Preferisco parlare di collaboratori di giustizia. Sono un’arma fondamentale da usare con cautela e professionalità. Non è quello il patto tra lo Stato e la mafia ma il riconoscimento di attenuanti nella pena da scontare”.
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20.39
E poi: “Per molti delitti eccellenti ci può essere stato un ruolo di esponenti politici, potentati economici, uomini delle istituzioni. Non possiamo permetterci di lasciare inesplorati questi campi altrimenti consegneremmo alla mafia un potenziale di ricatto che varrà per ora e per il futuro”.
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20.41
Di Matteo fa riferimento al voto di scambio: “Tanti candidati dimostrano di pretenderlo ancora oggi dalle famiglie mafiose. Ci sono, poi, imprenditori, anche grossi, del Nord Italia che, quando vengono in Sicilia, cercano i mafiosi per conseguire meglio e presto i loro obiettivi economici. Ma così si consegnano nelle loro mani”.
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20.45
Di Matteo propone: “Agirei sul terreno della corruzione, prevederei per queste inchieste lo strumento giuridico dell’agente provocatore”.
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20.47
In questi giorni si parla spesso di impresentabili: “Il rapporto mafia-politica non può dipendere esclusivamente dalle inchieste penali della magistratura, occorre anche una responsabilità politica. Ben vengano le iniziative come quella della commissione antimafia di questi giorni. Sarebbe stato meglio che a monte certi partiti non avessero presentato alcune candidature”.
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20.50
Di Matteo che rapporto ha con la paura viste le tante minacce ricevute? “Non voglio essere ipocrita, non si può non avere paura quando ascolti le parole del più feroce stragista della storia recente d’Italia che insiste per una tua eliminazione veloce o quando ti dicono che c’è un progetto d’attentato in fase di esecuzione. Ma, accanto alla paura, c’è un altro sentimento che prevale: la passione per la verità e la dignità, la consapevolezza che il mio ruolo di magistrato ha un senso solo se viene esercitato senza condizionamenti da parte di nessuno e per nessuno motivo”. Una frase che tocca il cuore.
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21.04
I due bisticciano simpaticamente durante l’intervista. Claudio: “Le canzoni di Gianni, a parte le ultime che sono più complesse, hanno testi brevi e sono semplici”.
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21.05
Gianni: “Strada facendo dura 5 minuti e 35, io ne canto tre in quel periodo! I suoi concerti durano tre ore. In due che facciamo: aspettiamo l’alba?”.
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21.12
Baglioni: “Ci sono 21 musicisti, la scena sarà bellissima, tutta vista e senza impalcature, potremo scendere tra la gente, io guarderò Gianni da sopra, ogni sera avremo 8-9 mila persone”.
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21.14
Morandi accenna Scende la pioggia e subito il pubblico lo accompagna. Baglioni: “Io, invece, devo fare un’introduzione di tre minuti”. E si ascoltano rapidamente Strada facendo, C’era un ragazzo, La vita è adesso, Uno su mille, Mille giorni di te e di me, cantati o da uno o dall’altro. Pubblico in delirio. Morandi: “Ci divertiremo molto”.
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21.15
Fazio: “Questa cosa comincia a Roma il 10 settembre ma non finirà lì, ne sono certo”. Gianni: “Sì, Claudio, ma scrivi la canzone Capitani coraggiosi!”.
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21.27
La Littizzetto parla del sì dell’Irlanda ai referendum gay: “Fazio e Gramellini, Morandi e Baglioni, se cambiano identità, possono andare lì. Tutti contenti tranne il segretario di Stato Vaticano che ha parlato di sconfitta per l’umanità. Mi sono venuti gli occhi incarfagnati”. Fazio: “Non puoi fare nomi!”. Lei: “Che serata faticosa”. E poi: “E’ una sconfitta per l’umanità chi muore di fame, i genocidi, non due gay che si sposano. Nessuno muore, al limite si allargano i diritti. Capisco la Chiesa ma veniamoci incontro, paroliamo”.
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21.30
E poi: “Meglio due gay che si sposano piuttosto che chi si fa prete e poi va a fare certe cose…”. Fazio: “Non generalizziamo”. Lei: “Non è che con il matrimonio devono rimanere castigati solo gli etero, che lo siano anche i gay, vogliamo la parità! Che provino le bomboniere, le liste nozze, il karaoke con lo zio che canta My way ubriaco, il bouquet lanciato alle zitelle”.
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21.33
Luciana: “E’ ritornata Giovanna… la pubblicità della Saratopa. E’ sempre Giovanna, avrà 65 anni ormai, Fedez non era ancora nato, c’era la lira, è sempre lì che imbianca in short, giro-coscia e canottiera strizzatette. La domanda è: perché mettono una così a riverniciare il cancello con il capello sciolto e cotonato? Non è credibile”. E le scappa il cognome di un altro politico, Crosetto. La domanda finale di Luciana è: “Perché Giovanna è brava? L’unica soluzione è fidanzarsi… con Gigi della cremeria!”. Il pubblico in studio ride ma Paolo Giordano de Il Giornale commenta su Twitter: “Littizzetto sempre più debole, ha bisogno di una vacanza”. Non ha tutti i torti…
Che tempo che fa | Anticipazioni | Puntata 31 maggio 2015
Che tempo che fa torna stasera, domenica 31 maggio, alle 20.10 su Rai3 con Fabio Fazio. A Luciana Littizzetto affidato il monologo finale. Ospiti introdotti da Filippa Lagerback.
Che tempo che fa | 31 maggio 2015 | Ospiti
Si apre con Hervè Barmasse la puntata: a 38 anni è uno dei maggiori alpinisti viventi, viaggiando in terre lontane (Pakistan, Patagonia, Cina, Nepal) e sulle Alpi, le sue scalate riportano ai principi dell’alpinismo: avventura, esposizione al rischio e ricerca del nuovo; dal 28 maggio è in libreria con La montagna dentro.
Ospiti anche Claudio Baglioni e Gianni Morandi, per la prima volta insieme in televisione, i due grandi della musica italiana parlano del loro progetto artistico e musicale: Capitani coraggiosi che prende in prestito il titolo del famoso romanzo di Rudyard Kipling per trasformarlo in una sorta di valigia da riempire con testimonianze, pensieri, riflessioni, contributi di personalità della cultura, dello spettacolo, dell’arte, dello sport e culminare nei dieci live show del Foro Italico a Roma, dal 10 al 22 settembre.
Si parlerà delle inchieste di mafia con Nino Di Matteo, dal 1992 al 1999, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale Antimafia di Caltanisetta e, dal’99 ad oggi, Pubblico Ministero della DDA di Palermo. Ha indagato sulle stragi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici e, da anni, è impegnato nelle inchieste sulla trattativa tra Stato e mafia; il 7 maggio scorso, con il giornalista de La Repubblica Salvo Palazzolo, ha pubblicato Collusi – Perché politici, uomini delle istituzioni e manager continuano a trattare con la mafia.
Luciana Littizzetto ospiterà Lisa Casali, blogger di cucina sostenibile e autrice di Tutto fa brodo – Dagli scarti alle scorte: la mia rivoluzione in cucina.
Che tempo che fa | Come vederlo in tv e in streaming
Che Tempo Che Fa è visibile in live streaming sul portale Rai.tv ogni domenica nell’access prime time, dalle 20.10 alle 21.40, in simulcast con Rai 3.
Che tempo che fa | Second screen
E’ possibile rivedere le puntate di Che tempo che fa, o anche le sue clip e le singole interviste, sul portale Rai.tv.
Per commentare live la puntata c’è, ovviamente, il liveblogging di Blogo, dalle 20.10 su TvBlog. Sempre attivi i social: CTCF ha una pagina ufficiale su Facebook e anche un profilo Twitter @chetempochefa, con hashtag #chetempochefa.