Che Tempo Che Fa, 2 dicembre 2018: ospiti e interviste

Collegamento del Tg1 con Fazio. Ospiti Saviano, Cottarelli, Moretti… a Salvini gli viene uno sturbo stasera.

Si parte con Roberto Saviano in collegamento da New York. Con lui si parla di migrazioni e sicurezza con riferimento alla carovana dei migranti in USA: come se ne parla negli USA.

“La più grande fuga dal narcotraffico della storia dell’umanità”, dice Saviano che ne ricostruisce la storia.

Tre fotografia per sintetizzare la storia di questi migranti. “I bambini dormono così durante la marcia” dice Saviano.

Bambina che dorme sulla bambola.

Madre con figlio disabile. “Sperano di essere accolti”.

Gli americani che ne pensano? “Una parte molto aggressiva pensano sia invasori. Chi dà la colpa ai migranti ovviamente ha torto e lo fa per sviare da altre cose. E non solo negli USA” dice Saviano.

Entra Cottarelli, anche, per parlare di economia criminale.

Salutato Saviano si resta a parlare con Cottarelli, di Spread & Co. Ma prima un po’ di pubblicità.

Nanni Moretti per parlare di Santago, Italia che parla del colpo di stato in Cile del 1973. “Volevo raccontare con semplicità una storia umana, ma siamo ormai al paradosso che raccontare una storia umana sia chissà quale gesto politico”.

“L’Italia è stata una madre generosa e solidale”: sembra si parli di un’altra Italia, “involontariamente, ma non casualmente, si parla anche di oggi” dice Moretti, che anticipa il suo prossimo libro, tratto dal libro di uno scrittore israeliano, Tre Piani. Cosa ci è successo?

“Di qualcosa di sinistra a chi lo diresti oggi?”
“E’ stato molto brutto negli anni scorsi il PD non fare lo Ius Soli temperato o lo Ius Culturae a bambini e ragazzi italiani. Un errore vergognoso e imperdonabile e mi incazzo perché sono rimasto un elettore fedele. Non sono stati capaci di spiegare agli italiani che una cosa erano gli sbarchi e una cosa era la riforma della cittadinanza, da dare a bambini italiani che ora sono senza cittadinanza”.

Moretti ricorda Bertolucci che stava lavorando a un nuovo film.

Immagini della Carrà prima del suo ingresso.

Lungo abbraccio di Fazio e standing ovation: l’ha scoperto lei. Lui sembra quasi commosso. Pubblicità.

Da 5 anni non era nei negozi di musica: ha fatto il disco perché aveva uno spazietto in ufficio senza premi.

Ecco Fazio all’epoca degli inizi.

Era riccia anche la Carrà, poi tra biondo e piastra…

La Carrà che infila in una intervista natalizia una doppia lezione, parlando di emigrati italiani in Cile e ricordando a Fazio che persone dello stesso sesso che si amano si chiamano gay. Viva Raffaella. Pubblicità.

Un telefono e dei fagioli. Al telefono la Littizzetto.

Una telefonata arriva anche Nino Frassica.

L’augurio di Raffaella è per tutti lo stesso: che si cancelli dai dizionari il verbo Litigare. “Ai signori, dovete stare calmi; noi donne possiamo avere lingue come coltelli, ma poi voi i coltelli li prendete veramente; alle donne dico di contare fino a 10 prima di lanciare le vostre parole. E non andate mai all’ultimo appuntamento, MAI, MAI!”.

E su Fiesta entrano i ballerini. Una cosa molto Raffa. E balla anche Fazio. Si muove, va.

Parte anche Tanti Auguri.

Per il suo spazietto libero un regalo dalla Sony.

E niente, lei è la regina.

Un po’ in ritardo per Gianluca Vialli. Ma Fazio taglia sempre le presentazioni della Lagerback….

Si inizia a parlare della Cremonese.

Ma si finisce subito a parlare del tumore, al momento superato. “Questa esperienza mi ha fatto diventare una persona migliore, ma per un paio di cose posso dire di essere stato fortunato nella sfortuna. Perché non è una fortuna, ma va sfruttata, se viene, per diventare una persona migliore”.

“Non si può considerare una fortuna perché sarebbe vergognoso e ingeneroso per chi non ce la fa” dice Fazio. Echi del caso Toffa. “L’ho affrontata come quando ero un calciatore, dandomi degli obiettivi come quello di non morire prima dei tuoi genitori e portare le mie figlie all’altare. E poi obiettivi più a breve termine: l’operazione, la chemio, le vacanze in Sardegna…”.

Tante le dimostrazioni di affetto dei tifosi, della Samp, della Juve, che lo hanno commosso. “Tutti dicono che sono stato coraggioso, ma io mi sono fatto sotto tante volte…” dice Vialli.

Forza Italia, condotta da Walter Zenga: eccoli tutti e tre.

Spogliatoio dopo aver perso Champions, tutti in lacrime e Boskov dice: “Uomo non piange mai per partita di calcio”. Mito.

Blocco Littizzetto. Che si porta dietro un albero di Natale. E polemizza sui puntali che non stanno su.

Il Natale alla Casa Bianca, stile Casamonica.

La notizia bomba della settimana, secondo la Littizzetto, è che Asia e Corona si sono lasciati… “Ti metti con Corona e ti stupisci che ci sia del Gossip? E’ come dire che ti fidanzi con Dracula e poi ti stupisci che morde”.

Conte e Tria in Europa.

“Cos’è la superficie di Marte? La faccia di Vespa? La polenta taragna?”: battute già lette su Twitter, da altri.

Curiosity, secondo la Littizzetto, su Marte ha disegnato questo…

“Di Maio nero come quelli che lavoravano per il padre”. Anche questa cosa dei ministri orfani per evitare scandali non è freschissima.

“Se c’è qualcuno che fa casino sono i padri” dice la Littizzetto. Beh, non tanto a considerare il caso Di Maio.

Una letterina per il compleanno di Fazio.

Vanno tra il pubblico per salutare Andrea Mucci, di Firenze per sostenere il suo progetto contro le barriere architettoniche e i parcheggi selvaggi.

Arriva Marco Mengoni. E anche stavolta Fazio taglia la presentazione alla Lagerback.

5 copertine diverse, più una diversa ancora per il vinile. “”Hola” è quello che ci rimane dalle esperienze” dice Mengoni.

“Avevamo l’head quarter in Torre Velasca e abbiamo fatto qualunque cosa per e con questo disco”. Pure la festa in balera.

Il 27 parte da Torino. “L’Atlantico non ha barriere e non ce ne devono essere nel 2018: questo il messaggio che voglio far passare con questo disco”.

Riccardo Chailly si prepara alla Prima della Scala. E si va in platea.

Il percorso che porta all’Attila è iniziato un paio di anni fa con la Giovanna d’Arco e che si concluderà tra qualche anno con Macbeth per la trilogia della gioventù di Verdi.

Un ricordo di Abbado. Certo che Chailly pure ha avuto grande pazienza a restare in attesa finora.

(Comunque prima del collegamento Fazio ha salutato Teodoli che oggi conclude la sua direzione a Rai 1 ringraziandolo per essere stato accanto al programma. E saluta la new entry, la “Signora De Santis”.

“L’apporto della Rai è fondamentale in questa prima: la gioia di essere in prima serata sulla Rai è incommensurabile”: appuntamento al 7 dicembre.

E si introducono gli ospiti del tavolo. “Ma Dio ti benedica!” dice Fazio alla Parietti.

Jerry Calà e Alba Parietti hanno passato una parte di vita insieme, visto che lei era sposata con Franco Oppini, dei Gatti di Vicolo Miracoli.

A gennaio Volo andrà in America.

Abbronzatissimi 1991.

Si parla di Non Stop, trasmissione della fine anni ’70, cult della comicità di una generazione.

Anche Orietta ha conosciuto Lambert. E ricorda di una foto fatta a Los Angeles che però ha conservato il suo amico gay.

Natale a 5 Stelle, scritto da Carlo ed Enrico Vanzina, su Netflix, che l’ha prodotto, dal 7 dicembre senza uscire al cinema. Ne parla Ciavarro. Una farsa satirica che fa nomi e “prende in giro con leggerezza i politici”. E presa da Out of Order, spettacolo ancora in scena. C’è anche l’inviato de Le Iene, interpretato da Riccardo Rossi.

Ciavarro ha fatto i fotoromanzi con Alba.

Pubblicità. E poi Baby K.

40 anni di Sereno Variabile per Bevilacqua, 230 milioni di visualizzazioni per Baby K.

La ferita di Fabio Volo scivolato in un fiordo norvegese…

Ciavarro ha ripreso a fare sesso. Contenti?

I Gatti di Vicolo Miracoli e Woody Allen.

Momento Frassica.

E anche stasera è finita.