Che sarà, tra ospiti in promozione, dibattiti e scrivania: Serena Bortone per il post-Fazio? La recensione
Serena Bortone riacquista un maggiore taglio giornalistico, ma non si scorda della lezione sull’intrattenimento imparata a Rai 1. E Rai 3 scommette su di lei per il post Che Tempo Che Fa
A giugno abbiamo lasciato Serena Bortone in uno studio più simile ad un salotto, adatto ai contenuti proposti da un programma pomeridiano da tv generalista. Ora che siamo a settembre la ritroviamo circondata da un’altra scenografia, con un pubblico e soprattutto una grande scrivania. Che sarà si presenta così, su una rete (Rai 3) ed una fascia oraria (l’access prime time del fine settimana) da cui risuona ancora l’eco di un certo programma che vent’anni fa era partito con le stesse premesse: raccontare i tempi che viviamo.
Che Bortone Che Fa
Chissà se inconsciamente o meno, Serena Bortone per il suo ritorno su Rai 3 ha costruito un programma d’attualità, che indaga sui fatti della settimana, con ospiti pronti a presentare le proprie uscite letterarie e con tanto di intermezzo comico (con Francesco Paolantoni nascerà una nuova coppia tv?). Insomma, se Rai 3 è rimasto orfano di Che Tempo Che Fa, ne ha trovato un sostituto, almeno sulla carta. Se poi saprà essere all’altezza, dovremo aspettare qualche settimana e permettere al programma di ingranare.
Quel che risalta già da questo debutto è però la perfetta aderenza di Che Sarà alla sua conduttrice, che evidentemente ha imparato la lezione di Oggi è un altro giorno. Il talk show del daytime di Raiuno, tre anni fa, aveva debuttato con un taglio più giornalistico, adattandosi mese dopo mese alle esigenze del pubblico del pomeriggio e lasciandosi andare a maggiori momenti di svago.
Che sarà parte ricordandosi proprio di questa componente leggera, senza scordarsi che la rete è cambiata, e con essa il pubblico di riferimento. Ed ora Bortone può stare più a suo agio dentro le notizie, commentandole con la professionalità e la precisione che avevamo già visto su Raiuno, ma nel mare caotico dell’intrattenimento a tutti i costi.
Due format per un programma
Che sarà viaggia così su due binari, proponendo due format in uno: quello classico dell’intervista faccia a faccia ed a favore di promozione, e quello del divanetto per il confronto (la koinè, la lingua comune) sui fatti della settimana, con notizie, dati e qualche divagazione.
Il ritmo si adegua a seconda del momento: se le interviste hanno un non so che di frenetico, costringendo quasi l’ospite a dire più cose possibili in poco tempo, nello spazio della koinè il tempo si dilata, e nel fiume di parole, si riesce a seguire un percorso in maniera più comoda e rilassata. Piace che, in entrambi i casi, si faccia un uso molto misurato (sono praticamente assenti) dei sottopancia,
La nuova scrivania di Raitre
Elemento chiave della scenografia e del programma è la grande scrivania al centro del programma, la cui forma a L permette di rivolgersi a seconda del momento o all’ospite singolo o al divanetto con gli ospiti della koinè. Una scrivania a schermo, che cambia colore e immagini riprendendo ciò che passa sul ledwall sullo sfondo.
Un arredo che vuole essere anche un messaggio per il pubblico serale del weekend di Raitre: lo spazio per il confronto e l’analisi della rete non ha chiuso, ma ha solo cambiato forma. Che ne sarà? Ne riparleremo…