Che fuori tempo che fa, puntata del 16 aprile: tutte le dichiarazioni degli ospiti

Fazio chiede scusa perché in settimana sarà “invadente”: “Giovedì e venerdì al Rischiatutto, sabato e domenica a Che tempo che fa, non ne potrete più di me ma poi tornerò a una vita regolare”.

Gramellini fa gli auguri a Il Giorno per i 60 anni “nonostante” lui fosse stato assunto proprio lì come praticante nel 1986.

“Obesità infantile”, l’Italia e la Grecia sono al top nel mondo, “altro che dieta mediterranea”. Ed elogia il fondatore di Slow food.

Si parla delle foto di Dorina Matei (la giovane romena che uccise la 23enne Vanessa Russo con un’ombrellata in un occhio nella metropolitana di Roma nel 2007) su Facebook per le quali ha perso la semilibertà: “9 anni da un omicidio sono pochi per avere comportamenti che possano offendere le vittime, chi è ancora vivo come i parenti. Si può perdonare ma 9 anni sono pochi. Mi hanno criticato ma non importa”.

Quando lunedì i suoi compagni di terza media dell’istituto omnicomprensivo Carlo Cattaneo di Legnano, in provincia di Milano, andranno in gita, Gianna non sarà con loro. Niente giro dell’Alta Austria, niente visita educativa al lager di Mauthausen. Solo perché Gianna è una ragazzina autistica, con qualche problema comportamentale. Fazio e Gramellini condannano l’episodio.

Il governo tedesco ha deciso di concedere l’autorizzazione al procedimento penale contro il comico Boehmermann per la poesia satirica sul presidente turco. “Io premierei Erdogan come comico”, dice il critico.

“Dodici”, il Papa Francesco è tornato dall’Isola di Lesbo portando con sé dodici migranti di cui si prenderà cura il Vaticano. “Ha fatto bene o male? Ha fatto il Papa”.

“Escort”, un ministro inglese ci è andato “a sua insaputa”: “O era gratis o la pagava qualcun altro per lui come le famose case”. “Salvinata” è stato introdotto nella Treccani, Gramellini ci scherza su.

Il monologo di Fabio Fazio prende spunto dalla settimana del Salone del Mobile a Milano. Una nota azienda di sanitari ha attaccato il gabinetto a un drone che ha sorvolato la Darsena. Il conduttore ha scritto un tema ad hoc su cosa succede in quella manifestazione.

“Interi quartieri sono diventati spazi espositivi. Si vedono portinai mandare via gruppi di giapponesi. Chissà cosa fanno per il resto dell’anno… Non era una poltrona ma un pensiero. La lampada si chiama immaginazione perché non emette luce, bisogna immaginarla. Nulla è più un divano”. E alla fine bolla tutte come caz*ate!

Takahide Sano torna per il secondo sabato consecutivo e ha un radar salvaspazio… in realtà è il coperchio di una pentola invisibile.

Jury Chechi sottolinea la mancanza della pizza in Giappone. Ma Takahide difende i connazionali: “Perché non sei napoletano!”.

Domenica scorsa Caterina Caselli è entrata in un teatro di Milano e ha trovato tutti i “suoi” artisti (nella foto) che l’hanno festeggiata per i 70 anni di compleanno: “Una serata meravigliosa, un regalo che non mi aspettavo”. Nessuno mi può giudicare, invece, ha compiuto 50 anni ed è riuscito in tiratura limitata con la sua voce all’inizio e poi quelle dei cantanti che ha lanciato lei (da Malika Ayane ad Elisa…). Viene fatto sentire l’audio, purtroppo il brano non sarà in vendita.

La Caselli nel 1970 si sposò e si ritirò per un po’, poi è tornata nell’ambiente musicale nel ruolo di produttrice: “Cerco in altri qualità artistiche, voglio essere un gradino per qualcun altro”. E un rvm la celebra nel migliore dei modi.

Niccolò Fabi elogia il suo “ruolo unico” nella discografia moderna e lei sottolinea la passione che continua ad accompagnarla. Ora conduce anche un programma su Radio2 Rai (Nessuno mi può giudicare-testa a testa) con Giovanni Caccamo, “un ragazzo brillante, ci divertiamo nel far sentire le canzoni di ieri e oggi che sono in gara”. “70 anni più un traguardo o una partenza?” è la domanda di Marzullo. Lei: “E’ una partenza, sono una persona positiva”.

Fazio vuole mettere alla prova Frassica sullo spagnolo. E viene mostrato un filmato di Don Matteo trasmesso in Spagna con Nino e Terence Hill doppiati veramente nella lingua iberica. Un’altra clip, invece, fa scoprire il doppiaggio della fiction in francese. Frassica commenta la sua “voce” transalpina: “Sembravo gay!”.

Fazio elenca i successi interminabili e magnifici di Chechi nella ginnastica artistica e lui cita un aneddoto: “A 9 anni in quarta elementare già dicevo che volevo vincere le Olimpiadi, avevo le idee chiare e una forte motivazione. Non avevo tanto talento ma ho lavorato tantissimo”. Marzullo sognava di diventare chirurgo. Fazio: “Ci è andata bene”. Gramellini: “Sarebbe stato perfetto per l’anestesia”. Clip celebrativa anche per l’ex atleta olimpionico. I suoi figli fanno judo o equitazione.

Il Signor No lo interroga sulla prima medaglia vinta, Frassica vuole sapere da lui, invece, se quando si è sposato ha detto no ma gli è stato fatto valere come sì. Peregrini dice di essere molto emozionato per il ritorno del Rischiatutto. Fazio sottolinea che le analisi dei critici televisivi sul programma verranno fatte solo in base agli ascolti che si otterranno e non prima. Tvblog escluso ovviamente!

Venerdì prossimo esce Una somma di piccole cose, il nuovo disco di Fabi. E viene mostrato il videoclip (bellissimo) del primo singolo Ha perso la città. Lui: “Non riesco a pensare a singoli, le canzoni sono tutte legate. L’album è nato in campagna e nasce come un regalo”. Fazio vorrebbe dedicare Capelli a Chechi…

Pallavolo, nuoto, atletica, free climbing sono le attività sportive nel “curriculum” di Stefania Rocca che ha dormito appesa in parete sul Monte Bianco: “Un’esperienza bellissima”. Fazio: “Non c’erano camere a Courmayeur?”. Chechi rivela di soffrire di vertigini ma di conviverci serenamente.

Culicchia parla dei luoghi comuni: “Sui giornali mi danno fastidio, con gli amici creano affetto”. E dedica “bot” (“investimento sicuro, non rende nulla”) a Frassica e Marzullo.

Stefania Rocca parla di Abbraccialo per me, “un film che parla di sentimenti fragili e incerti, l’eccesso di amore può provocare danni, quando uno è indipendente l’attenzione va su chi ha bisogno”. Frassica ha visto il film: “Lei è bellissima ma si arrabbia se glielo dicono”. L’attrice: “Devono dirmi ‘bella e brava’ così sono contenta”.

Scatta la “contestazione” durante il Rischiatutto con l’avvocato Aglio (e qualcosa…). Stavolta, però, c’è il Signor No a sorvegliare sulla regolarità del gioco.

L’ultima parola di Gramellini è “Rischiatutto”: “Mike Bongiorno, alla vigilia della prima puntata, cambiò il titolo Repentaglio in Rischiatutto. Era un altro mondo. La tv era ancora memoria collettiva, tutti il giorno dopo parlavano della stessa cosa ma c’erano solo due canali. Il programma rappresentava una parata di persone ‘ossessive’, specialiste nelle materie più disparate”. Elenca alcuni aneddoti cult sulla storia del quiz ma smentisce la mitologia sulla signora Longari “caduta sull’uccello”. La puntata finisce qui.