Che Fuori Tempo Che Fa | 12 marzo 2016 | Il racconto del 1982, dai Mondiali di Cabrini e Gentile alla tv che fu

Si parte.

Si inizia con le Parole della Settimana. La prima storia di Gramellini è quella del Pinguino che ogni anno va a trovare l’uomo che lo ha liberato dal petrolio.

Seconda parola, l’hashtag #ViajoSola che si collega all’uccisione di due ragazze che viaggiavano da sole e sono state uccise da due ragazzi ai quali si erano negate.

Terza parola, Cruz: Gramellini racconta il video promo del candidato Rep anti-Trump, Ted Cruz, che si è cucinato la pancetta sulla canna del fucile.

Si procede con Olio, vista l’apertura all’importazione dell’olio tunisino per aiutare l’economia di quel Paese massacrato dal terrorismo.

Si continua con Mazzette, tema sempre caldo in Italia. Non si sbaglia mai.

Altra parola, Primarie, tra Gazebarie di FI e i brogli di Napoli.

“Massimo D’Alema si è sacrificato: per far risalire di qualche punto Renzi, ha rilasciato un’intervista in cui accusa i capi del PD di oggi di essere arroganti e di combuttare con la destra”: stavolta son d’accordo con Gramellini.

“Genitori”: e si parla del padre di Manuel Foffo, che in tv ha difeso suo figlio – colpevole dell’omicidio di Luca Varani – definendolo un bravo ragazzo; il padre dell’altro assassino ha fatto un post egoriferito e contro la stampa che “ha fatto a brandelli le vite di tre famiglie”.

Fazio: “Ore e ore di cronaca nera, in tv, sui giornali… vorrei non se ne parlasse più”.

Si chiude con Jovanotti pelato. E si va in pubblicità.

Puntata a tema 1982: è l’anno che collega tutti gli ospiti. E la Finale dei Mondiali ’82 è il tema del monologo di Fazio, incentrato sulla nostalgia, dalla cabina telefonica ai nastri da ravvolgere. Tuffo negli anni ’80.

Ed ecco gli ospiti: Nino Frassica, Marzullo e Federica Moro, Miss Italia 1982 e indimenticata protagonista di serie tv di Italia 1 come College e Aquile. Il Botox però mi sa che è apparso…

Al tavolo anche Noemi, con Francesco Gabbani, direttamente da Sanremo 2016.

Non manca Fabio Volo, seguito da Tullio Solenghi.

E si chiude con Cabrini e Gentile. Due colonne. E Cabrini, il bello di quella Nazionale, non si smentisce. Anzi è anche migliorato.

Iniziano i giri di tavolo: mattatori della prima parte sono Cabrini e Gentile, che ricorda come rifiutò il primo ingaggio perché non gli pagavano l’abbonamento per la funicolare..

Marzullo entra con una domanda per Volo. “E’ meglio aver di apparire o aver l’orgoglio di appartenere?”. Le ali ridono..

Ragazzi, le immagini del 1982. Tuffo al cuore. E io avevo anche la giacca ufficiale della Nazionale di Calcio (chissà dov’è finita…).

Anche Cabrini ricorda College… “Qualcuno ha perso anche un po’ la vista con quella serie”

Fabio Volo è andato a caccia dell’Aereo di Stato che riportò la Nazionale del 1982 in Italia dopo i Mondiali, di proprietà Alitalia. Si diceva volessero distruggerlo, ma pare che invece in molti se lo contendano. Il museo di Malpensa lo vuole per esporlo.

Pubblicità. E lo stacco è su Storie di Tutti i Giorni, canzone di Riccardo Fogli, che vinse Sanremo 1982. Grazie Forzano.

Si riparte da Nino Frassica. Ma mi sa che ormai Marzullo lo sta sorpassando con le sue domande. La camicia a rigoni non si può guardare.

Ma la domanda migliore è quella di Solenghi a Marzullo: “Le sue domande sono frutto dei suoi neuroni o i suoi neuroni sono alla frutta?”. Standing ovation.

Fabio Fazio parla di College come se fosse un film. Non sa che è una serie. Non cita neanche Aquile. Ha avuto una brutta infanzia.

“Sei bella nature, ma se ti dovessi cambiare una parte del corpo quale cambieresti e quale parte vorresti in un film” chiede Frassica alla Moro, che intanto ha lasciato lo show-biz e ora ha una galleria d’arte.

Frassica chiede a Gabbani se possono usare la sua Amen come sigla finale di Don Matteo. E chiede spiegazioni di alcuni versi della sua canzone.

Si passa quindi ai cantanti: Francesco Gabbani e Noemi sono i bersagli di Frassica.

E’ il momento di Solenghi, che Fazio definisce un sex-symbol. Ma anche l’attore dice che la sua signora non disdegna Cabrini. “I miei compagni mi mandavano avanti, ma poi finalizzavano loro” racconta. E si ricorda di come la Nazionale italiana alloggiò nello stesso albergo delle mogli della Germania…

Noemi posò per una pubblicità di pannolini a un anno… Ma la foto non c’è.

Si passa a parlare dello spettacolo che sta portando in giro con Massimo Dapporto nel quale interpretano due barbieri gay che vivono in un sottoscala.

Nel 1982 nacque il Trio Solenghi-Marchesini-Lopez: e scatta un video omaggio. Mitici.

“Il maschio è più cazzone, le donne sono più curiose e vogliono sapere tutto della partita” dice Cabrini, che racconta la sua esperienza da CT della Nazionale Femminile.

Si racconta anche del lungo bacio tra Federica Moro e Celentano: pare che non fosse finto. Pare proprio di no.

Momento provini Rischiatutto di Frassica. Coinvolto Solenghi.

Siamo all’ultima parola di Gramellini che cerca di spiegare l’epicità del Mondiale ’82 vs quello del 2006. Dice che non è solo un fatto generazionale, ma una conseguenza del post Anni di Piombo. Ed era ancora l’età dell’innocenza per l’Italia, dice.

Cerbottana: Cervo femmina dai facili costumi; Culinaria: sistema di areazione dei glutei; Preterintenzionale: sacerdote che lo fa apposta; Balalaika: testicolo ateo; bigodino: orgasmo doppio. Le creazioni linguistiche di Solenghi: hanno 30 anni, ma dimostrano come la cultura (e la curiosità) sia la base della comicità.

Un assaggio della musica degli anni ’80: adesso nello stacco c’è Eye of the Tiger e si rientra con Felicità.

Tullio Solenghi nel 1982 divenne papà e adesso invece è diventato nonno. Fazio gli dedica Blu Eyes. Mentre alla Moro Fazio dedica Reality, direttamente da Il tempo delle mele. E lei la dedica ai suoi compagni di bici.

E poi c’è Ballo Ballo, Avrai per Noemi e Gabbani, menre Fabio Volo dedica Non sono una signora a Marzullo.

Ultimo atto, un omaggio floreale alle signore. “C’è un’età della vita in cui i ricordi spazzano via i sogni?”. Risponde Frassica: “No!”. Amen. E per tutti noi c’è Un’Estate al Mare: però, quell’anno ne uscirono di belle canzoni.