Centovetrine in prima serata dal 22 gennaio. Ma i lavoratori protestano: “Avete preferito Beautiful a noi”
La soap di Canale 5 prodotta da Mediavivere ferma le riprese in attesa dello sbarco in prime time dal 22 gennaio. I lavoratori non sono d’accordo
Come vi avevamo anticipato Centovetrine tenterà la carta del prime time per salvarsi, in onda da domenica 22 gennaio 2012 su Canale 5 con puntate rimontate ad hoc per un esperimento di alcune settimane. Ma a Telecittà gli umori sono tutt’altro che positivi, i contratti di oltre 300 lavoratori non sono stati rinnovati e le maestranze temono che non accadrà neppure nell’anno nuovo. Nonostante le rassicurazioni di Mediaset, che in una dichiarazione all’agenzia AGI ha detto “Centovetrine non chiude, il sipario non cala: la soap tv continuerà ad andare in onda in day time e inoltre dal prossimo gennaio sarà avviata una sperimentazione in prime time” e questa è “la conferma che noi in questo prodotto ci crediamo”, per coloro che lavorano nel centro di San Giusto Canavese sarà un Natale amaro, come gli stessi hanno scritto congiuntamente in un comunicato inviato alle agenzie.
“Sarà un Natale amaro per tutti noi che lavoriamo a Centovetrine e questo grazie a Mediaset che, dopo 11 anni e oltre 2.500 puntate, ha deciso di chiudere la produzione della soap. Dieci giorni fa avevamo inviato a Pier Silvio Berlusconi una lettera nella quale chiedevamo di fare chiarimento sulle voci di chiusura che si erano susseguite sui giornali ma la risposta è arrivata solo ieri: i contratti in scadenza oggi non sono stati rinnovati. Ci chiediamo perché Mediaset deve chiudere una produzione italiana e invece continua a mandare in onda una serie straniera come Beautiful che, a quanto ci risulta ha dei costi più elevati e fa meno ascolti?
Oltretutto, già due anni fa erano stati ridotti del 30%, sacrificando molte riprese in esterna ma, nonostante questo, Centovetrine ha sempre mantenuto ottimi ascolti.
Dopo 11 anni di lavoro, gli studi di Telecittà, alle porte di Torino, chiuderanno i battenti, lasciando a casa 300 persone, senza considerare tutto l’indotto, persone che hanno lavorato a questo prodotto sempre con grande professionalità, passione e senso di responsabilità.
In un momento così delicato, di crisi generale, la scelta di chiudere Centovetrine ci sembra assurda considerando che il gradimento del pubblico è confermato, quotidianamente, dagli ascolti, che sono alla base di qualsiasi televisione commerciale”.
Da Mediaset rispondono che, nonostante gli ascolti siano decisamente buoni (circa 3,5 milioni di telespettatori giornalieri e il 20% di share) i costi di produzione non giustificano più l’investimento nel daytime e che Centovetrine non chiuderà i battenti ma continuerà ad andare in onda con le puntate registrate alle 14:10 (la produzione è avanti nove mesi rispetto alla messa in onda) e dal 22 gennaio verrà effettuato un esperimento di una volta alla settimana in prime time con una puntata speciale, più lunga, e un montaggio rifatto appositamente per la prima serata. Dunque se gli ascolti saranno soddisfacenti (la valutazione verrà fatta solo dopo l’esperimento), la produzione potrebbe riprendere, ma a Telecittà rispondono che “mandarla in prime time è come buttarsi dall’aereo senza paracadute“.
Staremo a vedere. Di certo la collocazione di prima serata per un prodotto soap è alquanto rischiosa. D’altra parte alla domenica Canale 5 fatica da sempre moltissimo con qualsiasi prodotto anche per la concomitante presenza del calcio e di fiction seguite soprattutto da un pubblico anziano su Rai 1 (target opposto a Centovetrine che è femminile e giovane); magari una chance la soap prodotta da Mediavivere può averla. Se siete tra i fans e non volete che chiuda definitivamente dopo 2500 puntate e 11 anni di programmazione (e soprattutto conoscete qualcuno che possiede il meter Auditel), sapete cosa fare dal 22 gennaio.