Cecchi Paone, comico nato
Prima di scrivere questo post, c’ho pensato varie volte. Un po’ intenerita dalla cartolina di Angelo Ferrari che “ci saluta” dall’Honduras, in attesa dell’uragano Felix, un po’ restia a dedicare l’ennesimo articolo a Cecchi Paone, perché ormai è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, difese del buon Italo Moscati a parte. Alla fine però
Prima di scrivere questo post, c’ho pensato varie volte. Un po’ intenerita dalla cartolina di Angelo Ferrari che “ci saluta” dall’Honduras, in attesa dell’uragano Felix, un po’ restia a dedicare l’ennesimo articolo a Cecchi Paone, perché ormai è un po’ come sparare sulla Croce Rossa, difese del buon Italo Moscati a parte.
Alla fine però non ho resistito. Alessandro Cecchi Paone – qui la sua scheda -, da quando è stato messo nella lista dei possibili partecipanti alla quinta edizione de L’isola dei famosi (e poi è stato confermato), ha iniziato la nuova professione di comico.
Le decine di dichiarazioni rilasciate a destra e manca, non fanno che rimarcare che L’isola è l’unico reality vero, che lui è una persona vera (Filippo Nardi ha fatto scuola) e che i personaggi non hanno copione. Che lui non è assolutamente incoerente e che la sua è quasi una “missione”, un compito, ossia quello di educare scientificamente.
La battuta che ho preferito però è questa, rilasciata al settimanale Tu in edicola domani:
“Gli autori del reality hanno deciso, per quest’anno, di alzare il livello culturale. Per questo, hanno chiamato me”
Sì, certo. E per abbassarlo nuovamente hanno chiamato Malgioglio.