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Ce soir tout est permis avec Arthur, il format francese di Amadeus che fa tanto Buona Domenica

Dall’8 settembre Amadeus conduce su Rai2 Stasera tutto è possibile. Ecco il format francese a cui si ispira, Ce soir tout est permis avec Arthur

pubblicato 30 Agosto 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:28

Qualche settimana fa zappingavo in vacanza in Francia e mi sono sintonizzato per caso su Ce soir tout est permis avec Arthur (titolo a volte preceduto da Vendredi o Samedi, a seconda della sere di messa in onda). Il programma andava in prima serata su TF1. Ho pensato tra me e me, la tv francese fa rimpiangere quella italiana. Assistevo a un gioco dei mimi tra vip, presenziato da un conduttore trèsh-chic in prima serata. Una roba che nella tv nostrana ci siamo gettati alle spalle da vent’anni e che occupava, al massimo, le domeniche pomeriggio di Maurizio Costanzo.

Oggi faccio mente locale sulle dichiarazioni rilasciate da Amadeus a Libero: “Il mio Stasera tutto è possibile è tratto da un format francese”. Ancora una volta abbiamo dovuto, Endemol nella fattispecie, comprare un format dall’estero semplicemente per dare ai vip nostrani un alibi per far cassa in prima serata. I giochini aperitivo del Mezzogiorno di Guardì, ormai riproposti in tv solo la sera del 6 gennaio da Antonella Clerici, troveranno un upgrade in prima serata su Rai2 dall’8 settembre.

Ma cerchiamo di capire meglio la storia del format francese, nato nel 2011 “nella seconda parte della prima serata” – come spesso accade in Francia – e poi promosso, dopo alcuni speciali o spin-off, in prima serata dal 2013. Alla conduzione Arthur, un intrattenitore di punta di TF1 al punto da personalizzare il titolo della trasmissione (è lo stesso, storico, conduttore di Les Enfants de la télé, da noi flop di Antonella Clerici alla seconda edizione: la particolarità, in Francia, sta nel fatto che sopravvive dal 1996 andando in onda una volta al mese).

Ebbene, in Ce soir tout est permis avec Arthur si alternano varie prove da villaggio vacanze, da ABC song (gli invitati devono cantare una canzone che cominci dalla lettera sorteggiata) e ABC story (stavolta devono raccontare una storia cominciata da chi gli precede e cominciando da una data lettera) al più classico gioco dei mimi. Ma la prova più tipica del gioco è Le Décor penché, ambientata in una casa inclinata in cui i concorrenti si trovano a recitare dei siparietti da avanspettacolo (tipo il marito e l’amante).

Dalle dichiarazioni di Amadeus sembrerebbe che Rai2 voglia fare di questa singola prova il fattore identitario del nostrano Stasera tutto è possibile, con i soliti vippini pronti a coprirsi di ridicolo per un gettone di presenza. Ad esempio le spaccate di Lisa Fusco sarebbero perfette per l’occasione:

“E’ un format francese che va in onda in gran parte del mondo. Tutto si svolge in una casa inclinata di 22.5 gradi e qui si mettono in gioco 7-8 vip. Cinque puntate senza gara, giuria o televoto: è il racconto di una serata tra amici tra giochi di società e divertimento. Mostrerà il lato inedito dei personaggi tv, il lato più sornione e goliardico”.

Lo ripetiamo, valeva la pena sprecare soldi pubblici per un format simile? Quantomeno Amadeus, la cui iniziale è la A di Arthur, ha avuto l’umiltà (o la prudenza?) di non metterci il suo nome nel titolo…