C’è posto per Paola Barale?
Ci sono tante persone che si dichiarano “esiliate” dalla tv senza validi motivi, mentre ce ne sono altre che qualche motivo per lamentarsi dell’assenza forzata dal teleschermo ce l’avrebbero davvero e una di queste, forse, è Paola Barale. Non che Paola sia una conduttrice eccezionale, ma le carte in regola per ritagliarsi un posto di
Ci sono tante persone che si dichiarano “esiliate” dalla tv senza validi motivi, mentre ce ne sono altre che qualche motivo per lamentarsi dell’assenza forzata dal teleschermo ce l’avrebbero davvero e una di queste, forse, è Paola Barale.
Non che Paola sia una conduttrice eccezionale, ma le carte in regola per ritagliarsi un posto di tutto rispetto all’interno del panorama televisivo a mio parere le avrebbe avute. Nella sua carriera però contiamo una lunga gavetta (sette anni) al fianco di Mike Bongiorno a La ruota della fortuna, tante edizioni di Buona Domenica e poche altre cose, se non trasmissioni o conduzioni di secondo piano, tranne forse La sai l’ultima nel ’95.
La discesa della Barale è iniziata stranamente con l’ascesa dell’ex marito Gianni Sperti. Dopo quattro anni di matrimonio ed una separazione tutt’altro che facile, quasi in contemporanea Paola è “scappata” (o è stata costretta a farlo) da Mediaset e Gianni ha iniziato a partecipare dapprima a Uomini e Donne e successivamente nel reality La Talpa, che tra l’altro ha (meritatamente) vinto. Con questo non voglio immaginare chissà quali congetture alle spalle della bella piemontese, ma permettetemi di dire che una sparizione del genere non è normale in un mondo in cui fin troppo spesso ci si calpesta per non rimanere indietro.
D’altra parte però la versione dei fatti raccontata dalla Barale in questi anni è sempre stata poco chiara. In alcune interviste si era descritta come donna alla ricerca di nuove esperienze televisive e di vita, in altre come personaggio non voluto. Quale sia la verità non ci è possibile saperlo, ma sta di fatto che il suo debutto in Rai nel 2002 le ha portato solo una conduzione di secondo piano accanto a Pippo Baudo, Un disco per l’estate e qualche ospitata a Quelli che il calcio, mentre il ritorno a Buona Domenica nel 2005 è sembrato una sorta di contentino datole per non si sa quale motivo. Il programma (se possiamo definirlo così) più importante che l’ha vista protagonista in questi ultimi anni è stato il filmato del suo viaggio con il compagno Raz Degan. Poco, per una ex vincitrice del Telegatto come personaggio femminile dell’anno.
Mi chiedo come mai con tanti programmi condotti da presentatori non professionisti (Ainette Stephens a RTV, Pupo ad Affari Tuoi, Enrico Ruggeri a Il bivio, solo per citarne alcuni) o professionisti “scarsi” (qui la lista sarebbe davvero lunga), non si possa trovare un posto anche per Paola Barale. Possibile che in Italia se le conduzioni non sono affidate ai soliti noti si cerchino presentatori sperimentali, quando sarebbe più facile andare a colpo sicuro con personaggi molto più validi?
Si è sempre detto che in tv c’è posto per tutti…forse Paola alla soglia dei 40 anni una possibilità concreta la merita.