C’è Posto per 30? si corregge per strada (ma non calma i ristoratori)
La terza puntata di C’è posto per 30? è ambientata a Milano, dove fa tappa il bus ‘guidato’ da Max Giusti.
Alla terza puntata, C’è Posto per 30? mette a posto alcune lungaggini nel format e dà più struttura al momento cruciale dello svelamento, oltre che rendere più intellegibile il ruolo del Tavolo del Conduttore, dimostrando di aver corretto almeno qualche errore di sceneggiatura notato nelle prime due puntate. Un nuovo format è un work in progress e qualche soluzione tentata in prima battuta è stata evidentemente riconsiderata.
Il caso più evidente riguarda lo svelamento dei voti dei tavoli: fino alla scorsa settimana, una grafica riassumeva i voti per ciascuon tavolo, col totale parziale senza il voto del Tavolo di Max, al termine del pranzo, rendendo sostanzialmente lo svelamento de visu dei voti un momento inutilmente lungo, utile solo a far sfogare (anche malamente) i ristoratori nei confessionali e a dare un po’ di visibilità ai giudici. Questa volta, invece, si lascia la suspence, peraltro con i tavoli che danno velocemente voto e commento per ogni ristorante. Il momento riacquista senso e mostra un suo ritmo.
La grafica è quindi ridotta al solo momento finale. Meglio.
Cambia anche la presentazione degli ospiti di Max, presentati in voice over dallo stesso giudice: rende più veloce e diretto il passaggio alla gara.
Non cambia, invece, la tendenza dei concorrenti ad attaccare, il più delle volte nel segreto del confessionale, i giudici. Questa volta la palma del Fair Play va a Maida, del Pont de Ferr, che apostrofa con “Che stronzi!” gli Amici, che non hanno apprezzato la sua cucina. Anche no. Questa volta si va anche oltre, con la contestazione diretta della ristoratrice al Tavolo dei Pensionati, i più critici – e sivuramente meno adatti – verso la sua cucina: “Vi siete lamentati di tutto fin da subito. Dopo avermi chiesto il prosciutto al posto dei miei antipasti avevo anche pensato di non servirvi più!” dice ai 4 del Tavolo ‘Over’, prima di rivendicare con una certa ‘prepotenza’ che i Pensionati devono stare a casa loro. Delle due l’una: o gli autori hanno deciso di caricare, e quindi continuiamo a suggerire loro di evitare questa aggressività che stona col tono del racconto dei tavoli e provoca una fastidiosa e sgradevole acidità di stomaco dopo il pasto, o certi ristoratori dovrebbero pensarci prima di partecipare a un programma televisivo. La sensazione da casa non è che i giudici ‘non capiscano’ di cibo, ma che il ristoratore di turno non sappiafare il proprio mestiere, sia insopportabilmente presuntuoso e scortese con i suoi ospiti: non proprio il massimo.
C’è Posto per 30? a Milano, la diretta della terza puntata
C’è Posto per 30?, le anticipazioni della terza puntata del 21 ottobre 2018
Il bus di C’è Posto per 30? fa tappa a Milano per la terza puntata del cooking game condotto da Max Giusti e in onda questa sera, domenica 21 ottobre, alle 21.25 su Nove e in liveblogging su TvBlog.
Dopo Parma e Roma, i 30 giudici popolari, divisi in 8 tavoli, sono attesi a Milano: in gara come sempre due ristoranti, o meglio due ristoratori che si siedono alternativamente al Tavolo di Max per criticare i piatti dell’avversario. Ogni tavolo deve alla fine del pranza esprimere un voto da 0 a 10 che tenga conto della location, del menu, del gusto, della presentazione.
Il voto del tavolo di Max, che accoglie anche un ospite/amico di Giusti, un esperto della cucina o di prodotti del territorio oltre ai concorrenti, vale doppio: una responsabilità in più per chi si assume il potere di “confermare o ribaltare il risultato”. Ospiti di questa terza puntata il giornalista food Alberto Lupini e il produttore teatrale Andrea Bianco.
C’è Posto per 30? a Milano: i ristoranti in gara
In gara nella puntata milanese l’Osteria Al Pont de Ferr della sommelier e ristoratrice Maida Mercuri, attenta al prodotto e alla cucina tradizionale ma con taglio contemporaneo, e l’Antica Marmeria di Mirko, che guarda soprattutto alle carni in un ambiente più ‘casalingo’. Ad accomunare i due locali, la location: i due ristoranti infatti sono in Ripa di Porta Ticinese sul Naviglio Grande.
La giuria di C’è posto per 30?
Come dicevamo, la giuria è composta 30 giudici popolari divisi per 8 tavoli che rappresentano un punto di vista diverso sul piacere dello stare a tavola. La famiglia Longo viene da Roma ed è composta da padre, madre e due figli maschi: allegri e caciaroni, sanno far famiglia; gli Amici vengono da Vigevano (con uno trapiantato da Roma) e amano il buon cibo e le belle donne; i Pensionati hanno esperienza da offrire e tanta voglia di vivere; i Millenials hanno come metro di giudizio l’instagrammabilità dei piatti (e sono i più importanti per il main sponsor, The Fork); i Competenti sono esigenti per natura e ci tengono a far vedere di saperne di più; i Fidanzati, belli e innamorati anche del piacere di mangiare sano, annoverano un ex concorrente di Bake Off (Paolo Patrizi); gli Stranieri, che arrivano dall’Irlanda, dalla Cina, da Santo Domingo e dal Senegal, sono interessanti.
C’è posto per 30?, il format
Di questa prima stagione sono state realizzate otto puntate, da un’ora ciascuna, prodotte da DryMedia (Banijay Group) per Discovery Italia. Dopo Parma, Roma e Milano si proseguirà con Castellina in Chianti (SI), Iseo (BS), Ascoli Piceno, Altamura (BA) e Castellabate (SA).
C’è posto per 30?, come vederlo in tv e in live streaming
C’è posto per 30? va in onda ogni domenica alle 21.25 su Nove (DTT, 9) ed è poi disponibile on demand su Dplay.
C’è posto per 30?, second screen
L’hashtag è #cepostoper30. Il programma non ha propri social ma si appoggia a quelli di Nove, dal sito ufficiale (www.nove.tv), all’account Twitter, al profilo Instagram e alla pagina Facebook ufficiale.