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C’è posta per te puntata 28 febbraio 2015: Modà e Gabriel Garko ospiti, tutte le storie

I Modà e Gabriel Garko gli ospiti della sesta puntata di C’è Posta per te in onda sabato 28 febbraio 2015. Segui il live su Blogo.it

pubblicato 28 Febbraio 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:49

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C’E’ POSTA PER TE DIRETTA, AGGIORNA QUI

00.37. E, come da tradizione, si chiude con i saluti di Saki e la buonanotte di Maria.

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00.33. Veronica ha molti dubbi se aprire la busta proprio per i tanti anni che sono trascorsi da quando è scomparso. “Una possibilità però gliela voglio dare”. Busta aperta.

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00.22. Veronica si chiede perché non si sia mai fatto vivo in questi anni: “Ho sempre pensato, papà è lui, è lui che deve cercarmi”. In maniera matura, la figlia ammette che le fa piacere che il padre stia bene e sia sereno. Le ha fatto effetto rivederlo.

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00.21. “Io volevo chiederti se ci possiamo… se tu vuoi conoscere tuo papà, io accetterò qualsiasi cosa tu decida, l’importante per me è che tu sia felice”.

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00.18. “Ho tante cose da dirti, faccio fatica… ” Scatta un applauso per dargli coraggio: “Non so niente di te, non so cosa ti piace, che scuola hai fatto, se sei fidanzata… non so niente. So solo una cosa, che ti vedevo da piccola perché venivo a spiarti fuori da scuola. Poi combattevo con gli avvocati per riuscire a vederti ma non si arrivava mai a un punto. Passavano i giorni, gli anni, e continuavo a prendere gocce”. Gli rivela di avere avuto un altro figlio e di essere sposato, oggi.

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00.17. L’uomo ammette di essere agitato. Maria va a vedere se ha accettato l’invito. Veronica è in studio.

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00.12. Ultima storia. La compagna dell’ultimo protagonista ha scritto al programma per farle incontrare nuovamente sua figlia. “Non sono uno che ama le discussioni, le liti e che a un certo punto si fa da parte”. Non vede la figlia da 11 anni. Fino ai suoi 14 anni la spiava fuori dalle scuole, non poteva vederla e la guardava uscire. Ha 20 anni quando si innamora della mamma di Veronica. Era innamorata, rimane incinta, era felice. Il rapporto poi si è rovinato e ha interrotto la storia. Abbandona la casa dove viveva. All’inizio la poteva vedere, poi quando la madre di Veronica torna dalla madre, inizia la guerra con gli alimenti. Stressato, disperato e depresso, rinuncia alla figlia quando lei ha 14 anni. Si risposa con un’altra donna con cui finisce e con cui ha avuto un altro figlio. Ora vive felice con una nuova compagna.

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00.09. Un bacio di saluto e un sentitissimo “Dai poi ci sentiamo, eh”.

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00.05. Maria. “Non è pronta a venire a vivere con te…”. Prima abitava a Luciano, adesso a Latina.

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00.00. Mariagrazia si ricorda di lui. E anche lei, anche il cognome. “Era quello che ti ho detto che lasciavo con la moto quando andavo con quell’altro”. LA MERAVIGLIA.

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23.59. Benito vorrebbe la sua amicizia e anche vivere assieme. Le reazioni non sembrano delle migliori…

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23.57. “Come mi chiamo?” chiede la signora bionda. Ma Benito sembra un po’ impacciato. “Al mattino mi guardo allo specchio e mi vedo invecchiato, sono gli anni che passano. Sono invecchiato bene. Vivo da solo, mi cucino da solo. Mi piace vestirmi sportivo (???)”

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23.55. Le due si chiedono chi ci sarà. Lo vedono: ottimo inizio. “E chi è questo?”.

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23.53. Invito a C’è posta per te. Ma per tutte e due. Benito è convinto che sia la signora bionda.

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23.48. Benito e Maria Grazia si innamorano. Poi lui sparisce e dopo 53 anni è pentito. Siamo nel 1960, all’Isola D’Elba. In una passeggiata vede tre ragazze, si ferma con la moto, chiede a una come si chiama: Maria Grazia. Iniziano a uscire. Si fidanzano ufficialmente, poi va via per lavoro e non le scrive più. Lì conosce quella che sarà sua moglie. Da sei anni a questa parte, dopo la scomparsa della moglie, inizia a pensare ancora a Maria Grazia. Ed eccolo da Maria.

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23.41. “Io da questa sera ti prometto di dirti più volte e dimostrartelo che Ti Amo davvero. Noi siamo sempre stati uniti tutti e tre, nella vita potrai andare via, ti sposerai, ma il nostro legame deve sempre rimanere quelle. Io ti abbraccio se togli la busta”.

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23.38. Primo regalo: un orso dei Modà con maglietta. Cd, magliette e gadget, ospite di un tour. Stereo e iPhone. E un corso per barman acrobatico a tre km da casa sua (e tutto il set per esercitarsi)

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23.35. I Modà cantano “Tappeto di fragole”. Poi le dicono:

“Sei una ragazza fantastica e matura per l’età che hai. Tu hai un cuore pieno di cose belle e l’hai dimostrato con tua sorella”

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23.32. “So che fai una vita semplice, che raccogli fragole in una serra, ma ti sbagli. Sbagli la direzione di dove guardare, guarda tra il pubblico, dietro di te, c’è una serenata speciale per te”:

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23.30. “Devi smetterla di pensare di essere un ospite sgradito per me, mio marito e i miei figli”. Ci sono giorni in cui ti blindi in camera tua, piangi da sola e ci sono cose che non puoi capire. “Mi rinfacci spesso di non capirti e hai ragione, da stasera voglio provare a capirti di più, io ti ascolterà con attenzione ogni volta che avrai bisogno. Quando mi abbraccerai smetterò di rimanere rigida. Sono orgogliosa di te, di una bellezza che mi emoziona e mi ricorda tanto quella di mamma. Voglio si sciolga tutto il ghiaccio che ho fabbricato per non soffrire più”.

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23.28 “Se stasera mi darai la mano posso uscire da quella stupida corazza che mi tiene distante da tutti. Ce ne andremo da questo Polo Nord, dove c’è vita, colore e nella normalità io e te diventeremo speciali”.

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23.26. Busta con un messaggio solo per lei.

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23.25. Come sarebbe bello specchiarci l’una con l’altra e riuscire a vivere insieme con i cuori leggeri. Avrei dovuto prendere il posto di mamma perché voi era così che vivevate, in una simbiosi di allegria, eravate amiche, sorelle, più di madre e figlia.

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23.23. Ci mancava Enya con Only Time.

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23.20. Siamo rimasti immobili io e te in una distesa di ghiaccio e il dolore pesa ancora di più sul cuore. “Io non ero pronta a perdere una madre, a dare forza a te che ci vivevi insieme. Non ero pronta a fare pace con l’idea di non averle mai detto Mamma ti voglio bene” almeno una volta”. Ho retto fino al funerale e io rimanevo immobile. In apatia.

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23.18. Come per incanto, quella vita semplice che avevamo con lei è scomparsa. E’ come se si fosse ghiacciato tutto.

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23.16. “Avevo dieci anni quando, per mesi, guardavo la pancia della mamma che lievitava come una pagnotta. Dentro c’era una bellissima bambina che si chiamava Luisa e che ho scoperto di amare più della mia bambola preferita”.

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23.13. Piange appena apre la busta e vede la sorella. Tra le mani, la sorella tiene un cuscino con la foto di mamma.

“Ciao Luisa io stasera sono qui… Io questo freddo non lo voglio più, sono arrabbiata con me perché non riesco mai a dirti quello che sento a differenza tua, eppure sono la più grande. Sai tanto amare come mamma ha sempre amato noi. Quando mi vieni vicino e mi abbracci, io sono sempre ferma lì, metto un muro tra me e te, non lo faccio con cattiveria. Ti ho dimostrato il mio affetto mai con una parola o con un gesto ma credimi che il mio cuore non è di ghiaccio e stasera voglio dimostrartelo”.

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23.12 Scende la neve in studio.

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23.05. Entra Antonella. “La chiama per sua sorella Luisa. Quando lei è venuta da me a parlare mi ha detto ‘Io so che per me sarà molto difficile e sedermi su quel puf perché sono una persona chiusa ma ho deciso di dire a mia sorella tutto quello che sento perché non apprtiene al mio carattere’. Non voglio più vivere di rimpianti, rimorsi e sensi di colpa. Lei è mamma di 4 figli. Io e mia sorella eravamo molto legate a nostra madre, ci ha cresciuto perché nostro padre non c’era mai. Invidiavo il rapporto tra lei e mia madre. Mia sorella la aspettava a casa dal lavoro, bevevano il latte o guardavano insieme la tv. Parlavano di tutto, avevano una passione per la musica, per i Modà, sentivano le loro canzoni e le cantavano insieme. Io ero sempre lì a guardare. La abbracciava, se lo dicevano reciprocamente. Il più grande rimorso è quello di non essere riuscita a dire alla madre quanto le vuole bene. Muore per un brutto incidente a 47 anni, all’improvviso. Esce e non rientra più. Da quel momento, la sorella vive con lei. Non sono riuscita a dire a mia madre tutto quello che sentivo, veniva a trovare me e i miei nipoti ma ogni volta che volevo dirle qualcosa mi saliva un groppo in gola e non sono riuscito a dirglielo. Per me, mia sorella, è come una figlia. La vedo giocare con i miei figli, non le riesco a dire che le voglio bene. Anche il giorno del funerale: la sorella piangeva e si disperava, lei era in disparte con un atteggiamento riservato e lo stesso dolore. Il giorno prima dell’incidente, la mamma e la sorella avevano comprato un enorme orso di peluche. Adesso la sorella dorme con un cuscino con la foto di mamma e il peluche. Tante volte vorrei dire a mia sorella, Voglio dormire con te una sera, ma non riesco a dirglielo”. Posta consegnata a Luisa.

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23.01. La storia di una sorpresa: i Modà ospiti. Clip introduttiva con elenco dei successi della band italiana. Poi il gruppo entra in studio. Ringrazia Maria per l’invito:

“Sai benissimo che Maria è stata parte importantissima del nostro cammino, ti ringrazio a nome di tutta la band

C’è posta per te, Gemma incontra la mamma Catherine

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22.54. Abbraccio tra madre e figlia: “Queste sono per te…”. Pubblicità, vado a cercare un fazzoletto.

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22.53. “Ti ha portato delle rose…” Gialle…” conclude la mamma. Ricorda di quando, da piccola, le diede delle roselline gialle che aveva preso dalle aiuole delle suore.

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22.50. Lacrime come non ci fosse un domani e io sto bagnando la tastiera. Quindi se non scrivo più, sapete il perché.

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22.48. Altra busta da aprire.

“Sono passati 40 anni lunghissimi, mi sei mancata tantissimo, ti voglio tanto bene… Mi manca il tuo sorriso, i tuoi abbracci, i tuoi baci. Mi sei mancata tantissimo anche nei momenti più tristi avrei voluto stare vicino a te, sei sempre stata nel mio cuore, avrei voluto che tu fossi stata vicino a me e gioire nella nascita dei miei figli, tu sei la nonna dei miei figli. Tu sei importantissima per me, ho bisogno di te, mamma.”

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22.47. E’ mio nipote… E piange. E io pure. Ti pareva…Lo abbraccia forte.

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22.44. Maria: “E’ un viso che non le dice niente?” Catherine: “Però mi sembra di riconoscerlo…”. Maria le rivela che non l’ha mai incontrato.

“Mi chiamo Andrea, ho 28 anni, abbiamo un bimbo piccolo di tre anni di nome Claudio. E’ bellissimo. Mia madre… ha avuto sempre belle parole per te, diceva che eri dolcissima, sempre sorridente, molto affettuosa con i propri figli. Noi purtroppo non ci conosciamo, io sono tuo nipote”.

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22.42. Posta consegnata a Catherine. Doppia busta. Andrea va davanti alla prima, come una sorta di alleggerimento della notizia. La donna è comprensibilmente sorpresa nel vedere il volto del nipote (che non aveva mai visto).

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22.35. Entrano Gemma e Andrea. Gemma è la mamma di 4 figli: Andrea è uno di loro. Lei cerca la madre, l’ultima volta che l’ha vista aveva 11 anni “Quella sera mi ha dato la buonanotte e sono passati quarant’anni”. Ha una sola foto E’ scappata dalla casa in cui viveva: era un inferno per colpa della nonna paterna e di suo padre, succube di lei. Le ha lasciato una lettera scritta in inglese (che non ha mai letto) e un anellino che la nonna le ha fatto sparire. Riescono a trovare la madre Catherine, inglese.

C’è posta per te, Marina scrive per recuperare i rapporti con la figlia Sara

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22.28. Finalmente l’abbraccio finale. Senza Thomas, ribadisco. Poveretto.

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22.25. Meravigliosa Maria: “Apro io eh”. Sara: “No, io non apro”. La mia sopportazione sta evaporando. “Se esce lui…” Sto poveraccio accetterebbe pure di uscire per la seconda volta! “L’importante è che cominci tu, non ti preoccupare”.

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22.24. “Tolgo?” Sara: “No”. Anche il marito la invita ad aprire la busta. Dai, però…

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22.21. Maria le fa presente che si vede che vuole bene alla madre e alla sorella. “Lui ti ha detto anche, se vuole, si fa da parte”. Cerca di farla ragionare. “Tuo marito vuole aprire”. Ma Sara non vuole lui… Maria: “Cerca di essere un po’ meno spigolosa”. Sì, beh, però adesso anche meno…

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22.18. Thomas: “Il loro discorso non fa una piega, vista come l’hanno vista loro ha ragione”. Maria chiede se sia possibile un incontro: “Anche subito, non ho problemi”. Sta pensando di aprire un’attività e farli venire giù a lavorare con loro, per aiutarli anche. “Anche se scelgono mamma, il mio aiuto c’è sempre”. Sara, però, scuote la testa.

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22.16. Sara piange all’idea di vedere nuovamente la sua famiglia riunita. “Non voglio farlo rientrare perché litighiate in puntata ma per raggiungere un accordo di vita”. Thomas può rientrare. Adesso la situazione è delicatissima.

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22.14. Maria sottolinea che, per Thomas, Marina si è trasferita a Lecce da Busto. Maria propone di far rientrare Thomas in studio. “Rimarresti nuovamente delusa perché lei è in qualche modo condizionata da quest’uomo. Non necessariamente negativo come termine…”.

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22.12. Sara preferisce dormire in macchina piuttosto che avere i soldi di Thomas. Vuole le cose da sua madre e non dal suo compagno. Il problema, però, è che la madre ha perso anche il lavoro e dipende economicamente dall’uomo. Sara pensa che la madre abbia perso il lavoro per Thomas.

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22.09. Maria cerca di spiegare a Serena e alla madre che, una volta che la figlia e il marito se ne sono andate, Sara pensasse che a lei non importasse più di loro perché troppo concentrata sul compagno. Sara non vuole provare a conoscere Thomas.

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22.07. Anni fa, per non pesare anche al padre, hanno dormito in macchina. Si fanno la doccia anche fredda. Dal 2010. Sara è convinta che la madre non si sia mai fatta viva anche perché condizionata dal compagno. Maria fa presente che Sara pensa come la madre non si sia preoccupata del fatto che la figlia non avesse il gas…

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22.04. Maria riassume. “Non ha proprio capito cosa ha fatto. Se l’ha fatto”. Sara pensa che dipenda da Thomas. “E’ cambiata da quando c’è lui”. Sara: “Io avevo vent’anni ‘Sono il tuo nuovo papà’… No, io un papà ce l’ho, lui per me non è nessuno, è una persona estranea…”. Sara racconta che hanno anche dormito in macchina.

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22.03. Marina: “Non so se hai spinto Sara a parlare ancora con me… te lo chiedo ora. Se io, anche involontariamente mi sono comportata male, fatemelo sapere… Mi manca Sara, il suo sorriso, la sua voce. Abbattiamo un muro, cancelliamo tutto, torniamo ad essere una famiglia unita,a rivederci a Natale, ai compleanni…”

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22.01. Sara si commuove nel sentire parlare la madre. La sorella: “Non si merita questo, lo sai, ci vuole bene e non ci ha mai fatto mancare niente. Vi voglio bene troppo a tutte e due ed essere unite con un tempo. Apri il tuo cuore. Fra, sei una brava persona, mi piaceva pranzare e cenare insieme tutti i giorni. Voglio tornare così, ho bisogno di questo…”

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21.59. Thomas esce. Marina: “Mi dispiace che hai fatto uscire THomas perché lui non ha mai fatto nulla contro di te… Dopo quella vacanza si è sfasciato tutto o dopo quello che ho detto a Francois. Tu mi manchi e ti voglio riabbracciare. Lo sai la complicità che c’era tra noi due, anche con Francois… Questa cosa qua non riesco a capirla, ho sempre chiesto notizie e voluto sapere quello che passavate, dalla perdita del lavoro, alle situazioni economiche alle cure che stai facendo in ospedale…”

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21.58. Francois si lascia sfuggire un “No” quando vede Thomas. Sara ha girato la testa non appena ha notato la presenza dell’uomo. Francois e Sara non vogliono che Thomas parli.

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21.56. Posta consegnata. Hanno accettato l’invito. Appena li vede, Sara stringe la mano del marito.

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21.52. Marina parla da subito, con le figlie, di Thomas, del loro incontro. Fa il suo ingresso in casa solo dopo il consenso delle figlie. Inizialmente vanno tutti d’accordo e addirittura parlano di una vacanza insieme. Ma una settimana prima, la madre di Thomas viene ricoverata in ospedale. Marina rinuncia al viaggio per rispetto verso il compagno. “Penso che alla fine della fiera andavano lei e il marito, comunque…”. Una sera, prima della partenza di Thomas, Sara e Francois sono a casa: sente che il marito dice “Ammazzati”, a bassa voce, nei confronti di Thomas. Marina, il giorno dopo, affronta Francois e le dice “Se devi parlare così di lui, quella è la porta”. Lui se ne va, Sara insieme al marito. Serena vede e sente Sara ma lei non vuole saperne di parlare con la mamma.

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21.49. Marina è la mamma di Serena. Ha anche Sara, sorella di Serena. E Thomas è il compagno di Marina da 7 anni, non è il padre di nessuna delle due figlie. Convive con Marina da sette anni ed è da allora che Sara non ha più nulla a che fare con la madre (insieme al marito della stessa Sara, Francois). Thomas è convinto che, una volta aperta la busta, non solo non lo faranno parlare ma chiederanno che esca dallo studio. Marina, invece, non crede sia così. Marina vorrebbe capire il motivo dell’allontanamento della figlia da lei: “Ho sempre lavorato per loro”. Non è molto espansiva con le figlie però con i comportamenti “penso di averle dimostrato il bene di tutto il mondo”.

C’è posta per te, Gabriel Garko ospite

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21.44 Abbraccio finale e appello dell’attore: “Se non guardare L’onore e il rispetto, vi vengo a trovare a tutti”.

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21.40. Innaffiano un vaso, lui le fa avere un borsone per fare un maglione: “Mi dovresti prendere le misure”. Via la giacca. Le signore del pubblicano strillano senza un domani. Le fa cercare nelle tasche qualcosa. “E’ piccolo ma prezioso”. Voi siete persone maliziose e cattive: è un diamante di un carato. Glielo mette al collo.

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21.38. Gabriel recupera oggetti “in ostaggio” da parte del pubblico. E ironizza: “Toccano, eh!”.

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21.36. Gabriel evidenzia come, i vent’anni, dovrebbero in realtà essere l’età di essere spensierati, fare le marachelle con i genitori (cit.) Il messaggio della madre di Franca a tutti i genitori che si trovano in una situazione simile: “Non mollare mai, crederci sempre”. Garko: “Siccome hai pianto troppo, vorrei diversificare tutto. Ho un po’ di regali da darti…”

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21.34. L’incubo è finito circa sei anni fa. “Ma adesso io e Maria ti lasciamo da sola con un uomo speciale per dirti Grazie, prendere le tue mani, guardare dentro i tuoi occhi dolci e fare un lento con te”. Ed ecco Gabriel con rosa rossa e abbraccio per questa mamma straordinaria.

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21.32. “So che questo calvario ha cambiato tutti i piani della nostra vita. Non c’è stato più il bar con papà, un parrucchiere e una passeggiata con le amiche. Le tue piccole mani si sono trasformate in cento mani che si sono allungate in cielo per fermare il destino e salvarmi”.

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21.29. “Voglio dimenticare la sensazione di quando senti la tua vita che ti sta abbandonando, sta andando e quella sensazione di non poterlo trattenere in alcun modo. Io avevo te, la tua voce nelle orecchie, le tue frasi che mettevano un gancio dentro di me e mi trattenevano a forza dentro qui. Tu mamma, con dolcezza e determinazione, mi hai messo al mondo due volte: la prima 26 anni fa, la seconda volta in quel letto d’ospedale dove dormivi, se riuscivi, qualche ore. Non perdevi occasione di coinvolgere tutti per farmi avere allegria intorno a me. E sono qui proprio per dirti grazie. E’ solo merito tuo”.

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21.26. “Da una finestrona dell’ospedale, potevamo vedere solo la metà di un cielo stellato”. Quel tempo, quella seconda metà, poteva solo essere disegnata. “Facemmo il nostro murales ridendo, quando tornai in stanza fui stanca ma felice. Il vero motivo della mia felicità eri tu che mi sei stata accanto come il mio stesso cuore, la mia stessa pelle, la mia stessa anima. Prendevi i dolori, le nausee e il mal di testa. L’hai fatto senza nemmeno avere il diritto di lamentarti e mi ripetevi sempre ‘Vedrai che ce la faremo, vedrai che adesso passa’. ”

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21.23. Maria inizia a leggere la lettera di Jessica alla madre: “Studiavo economia. Era il 22 ottobre 2008, ero tornata da fare l’animatrice, avevo delle macchie sulle gambe. Feci una visita in ospedale e conobbi la faccia della paura. Fulminante. Ricordo la frase del medico “I prossimi 15 giorni sono fondamentali, se combatti con tutta te stessa, forse puoi farcela”. Ma cosa devo combattere? Chi devo combattere?”

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21.21. Jessica stringe una bambola: “Questa ballerina me l’hai regalata tu e prima di salire sull’ambulanza me l’hai data perché non potevi venire con me. Io e te abbiamo conosciuto insieme la paura. Insieme siamo riusciti a vincerla. Da te ho imparato molte cose: Ho imparato la forza, ad avere coraggio, ad avere speranza e ad alzarci sempre ad ogni nostra caduta. Stasera sono qua perché voglio farti vedere come una figlia nasce due volte”.

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21.18. Franca è agitata. “Mamma mia, tremi!”. Maria fa diventare il pavimento dello studio come il mare. E le stringe la mano, sedendosi accanto a lei: “Mi hanno anche detto che devo farti leggere una frase importante: Questo è il mio modo di dirti quello che ho nel cuore…”

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21.15. Tutto ha preso un altro peso e un altro valore, come il valore delle stelle (che non poteva vedere dalla finestra dell’ospedale in cui era ricoverata). “Adesso inizio a non dare più nulla di scontato e voglio ringraziare mia madre per essere riuscita a sconfiggere la malattia”. A volte la trattava male perché era l’unica persona che aveva accanto. Invito per la signora Franca.

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21.09. Puntualissima inizia la puntata. La storia di una sorpresa con Gabriel Garko e l’ovazione in studio. Jessica lavorava come animatrice e un giorno nota dei piccoli lividi: leucemia acuta fulminante. E’ in un reparto dove, chiunque è lì, subisce cicli di chemioterapia e l’unica persona che poteva entrare in reparto era la mamma.

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C’è posta per te torna questa sera, alle 21,10, su Canale 5, con la sesta puntata del people show condotto, con successo confermato, da Maria De Filippi. Anche in questa serata, ci saranno una serie di storie raccontate dalla padrona di casa con finale in dubbio (busta aperta o chiusa?) e due ospiti: Gabriel Garko e i Modà.

C’è posta per te puntata 28 febbraio 2015, Ospiti

Ci saranno Gabriel Garko e i Modà in questa puntata di C’è posta per te. L’attore di fiction Mediaset e la band italiana di maggior successo degli ultimi anni, sono al centro di una sorpresa per un destinatario che è all’oscuro di tutto. Una persona ha scritto una lettera alla redazione del programma per poter sorprendere qualcuno che ha particolarmente a cuore e ringraziarlo in quel modo, facendogli conoscere, dal vivo, il proprio idolo. In questo caso, come da struttura della puntata, ci saranno due sorprese diverse, una con Garko come protagonista, l’altra con i Modà come gruppo del cuore.

C’è posta per te puntata 28 febbraio 2015, Storie

Le storie di C’è posta per te -ad eccezione delle sue con i Vip come protagonisti- vedono un mittente che ha scritto al programma per cercare un riavvicinamento (o chiedere scusa pubblicamente) con una persona che ha ferito o che non vede da tantissimo tempo, per questioni personali apparentemente insormontabili. Durante la puntata, il destinatario dell’invito deciderà se far parlare chi vede dall’altro lato della busta (o rifiutarsi di ascoltarlo) e al termine se perdonarlo oppure no.

C’è posta per te puntata 28 febbraio, Come vederlo in diretta tv

C’è posta per te va in onda dalle 21.10 su Canale 5 ed è possibile poi recuperare la puntata sul sito ufficiale del programma, poche ore dopo la messa in onda.

C’è posta per te puntata 28 febbraio 2015, Second Screen

C’è posta per te ottiene, ogni settimana, un grande riscontro anche a livello social, con i vip spesso tra i trend topic della serata e l’hashtag ufficiale ai primi posti: #cepostaperte

Vi aspettiamo su TvBlog per seguire insieme a voi la sesta puntata del programma. A più tardi!

C'è posta per teMaria De Filippi