Innanzitutto, una constatazione rassicurante. C’è posta per te, che questa sera ha dato il via alla sua ventiquattresima edizione, non si è inchinato eccessivamente alla pandemia di COVID-19, né dal punto di vista logistico (le novità riscontrate nello studio sono le medesime già ammirate in altri programmi Fascino come Uomini e Donne e Tu sì que vales), né dal punto di vista editoriale, con le storie raccontate che non hanno assunto una piega esasperante da questo punto di vista.
Il COVID-19 c’è, esiste, è entrato nelle nostre vite e nessuno sta chiedendo a nessuno di fingere che non ci sia. Quello che vogliamo far notare è che un’eccessiva concentrazione di storie incentrate sul tema non avrebbe portato benefici al programma anche perché ciò avrebbe comportato la rinuncia ai famigerati tópoi che hanno consolidato il people show del sabato sera di Canale 5 nei decenni, rendendolo un classico, con schemi narrativi ai quali Maria De Filippi non intende, per ora, rinunciare.
La vis di un programma come C’è posta per te si nota nei dettagli come, ad esempio, permettersi il lusso di esordire con una prima puntata tranquilla, senza fischi e botti, senza cedere alla tentazione di dover stupire con effetti speciali, per forza, fin da subito.
La prima puntata dell’edizione 2021 di C’è posta è suonata un po’ come un “dove eravamo rimasti”, come i recap introduttivi che aprono un nuovo episodio di una serie, come una sorta di costante autocitazione, molto di moda, ultimamente, nella commedia italiana, e che in tv possono permettersi in pochissimi.
Certo, ripercorrere schemi narrativi utilizzati più e più volte può comportare anche dei rischi perché trattasi di scelte interpretabili come voglia di andare sul sicuro (la seconda moglie, il secondo marito, i figli abbandonati, l’amore di gioventù…).
Poi, ovviamente, c’è tutto un discorso riguardante storie meritevoli e non meritevoli di trovare un’opportunità di risoluzione nello studio di C’è posta per te e ciò, come ovvio che sia, è a discrezione di chi ci lavora. Scegliere storie, però, che possano mettere ulteriormente alla prova la conduttrice nelle sue opere di convincimento non sarebbe una cattiva idea, pur essendo perfettamente consci del fatto che non stiamo assistendo ad una sorta di duello tra la conduttrice e i destinatari delle missive (alcune delle storie viste stasera non erano così interessanti, questo è il succo).
Se si vuole ricorrere ai tópoi, per ribadire che C’è posta per te è un classico e non va modificato, allora, una mossa astuta sarebbe quella di scegliere sempre storie televisivamente forti, anche al limite del “trash”, senza travalicarlo, ovviamente. Non c’è una ricetta certa ma vent’anni di esperienza, insomma, dovrebbero essere di aiuto…
Se si ripercorre la strada già conosciuta con eccessiva sicurezza, si corre il pericolo di assistere a pallidi compendi di robe già viste. Una seccatura, per il telespettatore, evitabile.
Tornando al COVID-19, come già anticipato, il tema è stato trattato da un altro punto di vista, la crisi economica, la difficoltà di un uomo di cinquant’anni di reinventarsi dal punto di vista professionale. Sabrina Ferilli è adatta ad ogni situazione, non si fa intimorire da nulla, anche da situazioni emotivamente complicate: è un punto di forza, una certezza alla quale la De Filippi non vuole rinunciare e fa bene.
Rimanendo sulle sorprese, però, a volte si ha la sensazione che l’ospite venga inserito in modo non spontaneo in questo tipo di spazi. Un esperimento interessante potrebbe essere quello di inserire l’ospite vip in un altro tipo di contesto, ad esempio, nello spazio dedicato a chi vuole rivedere un amore di gioventù. In casi come quelli, la materia prima per un comico, ad esempio, ci sarebbe sempre.
Essere un classico televisivo comporta pro e contro, onori e oneri.
Se ci si adagia troppo, non è un bene.
La presentazione
C’è posta per te, il people show condotto da Maria De Filippi, tornerà in onda a partire da questa sera, sabato 9 gennaio 2021, su Canale 5, dalle ore 21:15.
Con l’edizione che andrà in onda quest’anno, la ventiquattresima, il celebre programma di Maria De Filippi festeggerà i 21 anni di programmazione: la prima puntata in assoluto di C’è posta per te, infatti, andò in onda il 12 gennaio 2000.
Il format portato al successo da Maria De Filippi in questi vent’anni resterà il medesimo anche per quanto riguarderà la nuova edizione. I protagonisti saranno le persone comuni, che porteranno in studio le loro storie, e i vip, che daranno il loro contributo per realizzare delle sorprese.
Per quanto riguarda gli spazi dedicati alle sorprese di questa prima puntata, Maria De Filippi punterà sul “sicuro”, chiamando la sua amica Sabrina Ferilli che, per l’occasione, si presenterà in studio con la sua mamma Ida (qui, il video).
Il secondo ospite sarà un altro nome del momento, l’attore Luca Argentero, reduce dal successo, anche internazionale, della prima stagione della serie DOC-Nelle tue mani (qui, il video).
Per quanto riguarda tutte le altre storie, invece, Maria De Filippi, come di consueto, tenterà di ricucire i rapporti tra due o più persone che hanno interrotto ogni contatto per i più disparati motivi, provando a mediare e a convincere il destinatario della lettera a concedere una seconda opportunità al mittente e ad aprire, quindi, la busta che, in studio, li separerà.
Storie d’amore in crisi, tradimenti, incomprensioni familiari, genitori lontani dai figli e anche storie leggere, come persone in là con l’età alla ricerca dei loro primi amori, saranno al centro dei nuovi racconti che vedremo anche in quest’edizione di C’è posta per te.
I postini che recapiteranno gli inviti sulle loro biciclette saranno Gianfranco Apicerni, Marcello Mordino, Chiara Carcano e Andrea Offredi.
La regia del programma sarà a cura di Paolo Pietrangeli.
Scontato sottolineare, ovviamente, che la 24esima edizione di C’è posta per te è stata registrata nel rispetto delle norme per contenere il contagio da COVID-19.
Dopo la messa in onda della prima puntata, su TvBlog, sarà disponibile una recensione.